Aggiornamento sul trattamento delle Miodesopsie
Fort Myers, Florida
Dopo aver partecipato ai Congressi dell'A.S.O.P.R.S. (American Society of Ophthalmic Plastic & Reconstructive Surgery) e dell'A.A.O. (American Academy of Ophthalmology) tenutisi ad Orlando dal 21 al 25 ottobre 2011, approfittando della vicinanza geografica, mi sono recato a Fort Myers, nel Centro del Dott. Scott Geller, per aggiornarmi sulla tecnica Yag Laser utile nel migliorare la condizione dei pazienti affetti da Miodesopsie.
Il Dott. Scott Geller ha aperto il primo Eye Floater Specialty Center nel mondo 25 anni fa ed è autore di molte pubblicazioni sull'utilizzo del laser per eliminare o diminuire i Corpi Mobili Endovitreali.
Ho avuto il piacere di affiancarlo qualche giorno durante le visite ed i numerosi trattamenti da lui effettuati su pazienti provenienti da tutte le parti degli Stati Uniti.
Mi ha letteralmente smontato il suo Laser per farmi meglio apprendere il suo funzionamento (vedi foto) e mi ha parlato della sua lunga esperienza in questo campo.
Mi ha detto che le poche complicanze che ha avuto, in 25 anni, sono state di aumento della pressione endoculare, dovute principalmente alle bolle di gas che si formano per la vaporizzazione indotta dal laser sui floaters. Nella maggior parte dei casi questa è ritornata nella norma, in qualche caso, in pazienti pseudofachici (cioè precedentemente operati di cataratta) ha dovuto prescrivere un collirio per mantenere la PIO (pressione endoculare) nella norma.
Mi ha inoltre anticipato che il problema attualmente allo studio in USA e nel suo Centro, è quello di capire come mai, in alcuni casi, alcune fibre si riorganizzano ricompattandosi, dopo qualche tempo, più o meno lungo, in piccoli floaters. La soluzione a questo problema, mi ha confidato, potrebbe essere quello di effettuare una iniezione intravitreale, finito il ciclo di trattamenti, di una piccola quantità di ialuronidasi (un enzima che degrada l'Acido Ialuronico, sostanza che, con le fibre collagene, contribuisce alla formazione del Corpo Vitreo).
La mia esperienza in questo campo è solo di 2 anni e mezzo, e, fin'ora, ho trattato solo corpi mobili distanti dalla retina e dal cristallino, non avendo complicazioni.
Geller, invece, mi ha fatto vedere come sia possibile trattare tutti i tipi di Floaters, allontanandoli il giorno precedente dalle altre strutture oculari, con una tecnica personale che non ha avuto difficoltà ad insegnarmi.
In quei giorni ho avuto modo di parlare con molti pazienti da lui trattati di ogni età (vi sono infatti molti giovani che soffrono di degenerazione precoce del vitreo) e tutti si sono mostrati entusiasti.
Pazienti che non potevano più guidare per la visione di ombre improvvise che attraversavano il campo visivo od altri che avevano difficoltà a lavorare sul computer. Molti di loro, inoltre, mi hanno testimoniato come hanno riscontrato un miglioramento non solo nella qualità della visione, ma anche nella quantità, sino a recuperare anche 4 o 5/10 in più rispetto a prima del trattamento.
La testimonianza che più mi ha fatto meditare, infine, è quella che tutti avevano utilizzato svariati tipi di integratori, anche per diversi anni, ma nessuno di loro ha mai notato miglioramenti, anzi molti hanno continuato a peggiorare e sono migliorati solo dopo il trattamento Yag Laser.
Ringrazio molto Scott Geller per avermi cortesemente ospitato nel suo Centro insegnandomi la sua tecnica nei minimi particolari e per avermi permesso di visitare e conversare con i suoi pazienti.
Ho imparato molte cose da Scott e sono lieto della sua entusiastica conferma a partecipare al Congresso di Live Surgery che organizzerò i giorni 8 e 9 Giugno 2012 a Casale Monferrato, dove mi ha promesso che terrà un Corso per insegnare questa tecnica agli Oculisti italiani e discutere con quelli che, forse non conoscendola a fondo, si dichiarano ancora scettici o contrari.