Lo Yoga diminuisce davvero la depressione?
Nelle religioni originarie dell'India, con il termine Yoga si designano le pratiche ascetiche e meditative che hanno come obiettivo la realizzazione e la salvezza spirituale.
Quando, in epoche recenti, lo Yoga si è diffuso nel mondo occidentale si è trasformato rispetto alla sua accezione tradizionale in un variegato insieme di attività, caratterizzate da discipline psicofisiche basate su ginnastica ed esercizi della respirazione, finalizzate alla meditazione o al rilassamento.
Yoga: dalla meditazione alla pratica delle asana
B.K.S. Iyengar ha dato un enorme contributo alla didattica dello Yoga, rendendolo accessibile a tutti anche grazie all’utilizzo di attrezzi (props) e creando una Scuola, che pone enfasi sulla precisione del movimento attraverso la pratica delle asana (posture) e del pranayama (controllo del prana ossia l’energia vitale che si materializza nel respiro).
Chris Streeter, Professore di Psichiatria e Neurologia alla Boston University School of Medicine, Massachusetts, ha di recente pubblicato su Journal of Alternative and Complementary Medicine il lavoro “Can Yoga Decrease Depression?” che dimostra con quale meccanismo lo Yoga determini un miglioramento del tono dell’umore.
Perché praticare yoga allevia i sintomi della depressione?
L’acido γ-amminobutirrico (GABA) è un neurotrasmettitore inibitorio, che impedisce cioè che un impulso nervoso sia troppo vigoroso e quindi, rallentando l’attività cerebrale, diminuisce i pensieri indesiderati che alimentano l’ansia e la depressione.
Nei soggetti affetti da disturbo depressivo, i farmaci anti-depressivi conseguono il loro effetto terapeutico correggendo i deficit del sistema GABA-ergico. Tuttavia, nel 40% - 50% dei pazienti depressi i farmaci da soli non ottengono un completo miglioramento del disturbo.
Da tempo era noto che la pratica dello Yoga diminuisce i sintomi del paziente depresso benché non se ne conoscesse l’esatto meccanismo d’azione. Attraverso questa ricerca, il team di Streeter ha evidenziato che lo Yoga aumenta i livelli di GABA.
Sono stati arruolati 28 pazienti, dell’età media di 37 anni, 82% di sesso femminile, omogenei per stato demografico e per condizioni generali di salute, e sono stati randomizzati in due gruppi di studio sulla base del valore del Beck Depressive Inventory (BDI):
- HDG (high-dose group): (BDI: 24.38) 3 sessioni di yoga di 90 minuti in palestra e 4 sessioni di 30 minuti a casa/settimana
- LDG(low-dose group): (BDI: 27.73) 2 sessioni di yoga di 90 minuti in palestra e 3 sessioni di 30 minuti a casa/settimana
Ciascuna sessione comprendeva 60 minuti di Iyengar yoga, 10 minuti di rilassamento e 20 minuti di esercizi di respiro (5 respiri/minuto con egual durata di inspirazione ed espirazione). La sessione svolta in casa consisteva di 15 minuti di postura e 15 minuti di respiro controllato.
Sottoponendo i soggetti alla spettroscopia protonica di risonanza magnetica (H-MRS), che permette di individuare i livelli di alcuni metaboliti in specifiche strutture anatomiche, i ricercatori hanno valutato le variazioni del GABA nel talamo, area funzionalmente connessa alle regioni cerebrali implicate nella regolazione dell’umore. L’MRS è stata effettuata tre volte ai vari stadi dell’indagine: prima della randomizzazione, dopo 12 settimane e immediatamente dopo una sessione yoga di 90 minuti.
Al termine dello studio, entrambi i gruppi hanno mostrato una diminuzione dello score BDI (P<.05) senza una significativa differenza fra loro in termini di miglioramento della depressione, rilevandosi nell’intera coorte un aumento dei livelli talamici di GABA, che è rimasto elevato per 4 giorni, cominciando a decrescere dopo 8 giorni. Ciò suggerisce che sia necessario almeno una sessione di Yoga per settimana per mantenere elevato il livello di GABA.
Marisa Silveri, Professore di Neuroscienze al McLean Hospital in Belmont, Massachusetts commenta questa ricerca enfatizzandone l’importante valore neurobiologico sulla comprensione del meccanismo con cui lo yoga, attraverso il sistema GABAergico, possa alleviare la depressione, anche se sia arduo determinare se l’effetto positivo sul GABA possa dipendere dal respiro controllato, dalla postura o dalla meditazione.
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