Covid perdita olfatto.

COVID-19 e perdita dell'olfatto

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno

Ritengo importante riportare i dati di questi due studi che naturalmente necessiteranno di ulteriori evidenze e valutata la attuale contingenza pandemica ci auguriamo delle smentite, delle disconferme. L'ipotesi di lavoro è quella che, qualora i pazienti perdessero l'olfatto, il virus potrebbe colpire l'encefalo. Ciò potrebbe essere la unica manifestazione clinica in particolare in soggetti di giovane età positivi alla infezione da Covid 19

Tra i vari sintomi del coronavirus, c'è anche la perdita dell'olfatto

Una caratteristica della malattia che, inizialmente, era stata quasi ignorata, ma che ora mostra tutta la pericolosità del Covid-19 è la perdita dell'olfatto. Questo sintomo, infatti, potrebbe essere spiegato con la capacità che ha il virus di infettare il sistema nervoso centrale dei malati, in particolare la zona del cervello che controlla le funzioni olfattive.

È la nuova e sconvolgente ipotesi, contenuta in due articoli scientifici, che si basa su particelle di virus trovate nei neuroni.

Il primo, pubblicato dai ricercatori cinesi sul Journal of Clinical Virology, ha analizzato i dati ottenuti sui coronavirus diversi dalla Sars-CoV-2, mentre il secondo, pubblicato sul Chemical Neuroscience, propone dei meccanismi capaci di spiegare questa potenziale capacità del virus, ad infettare il sistema nervoso.

Il team cinese ha analizzato diversi campioni, prelevati nei primi anni Duemila sulle vittime di Sars-CoV-1, il virus "parente" del Covid-19, che fece diversi morti. Questi campioni, hanno sottolineato gli autori, "hanno mostrato la presenza di particelle del virus nel cervello, trovate quasi esclusivamente nei neuroni".

Per approfondire:Omicron 5: sintomi, contagio, incubazione, efficacia dei vaccini

Altri studi, condotti su topi modificati per diventare sensibili ai coronavirus che colpiscono l'uomo, hanno mostrato che il Sars-CoV-1 e il Mers-CoV (il virus responsabile dell'epidemia che ha colpito il Medio Oriente nel 2012) "possono penetrare nel cervello, probabilmente attraverso i nervi olfattivi, e propagarsi rapidamente ad alcune zone specifiche del cervello, in particolare talamo e corteccia cerebrale".

Nonostante gli studi mostrino la possibilità di un'infezione dei coronavirus nel cervello, "resta ancora molto da capire sull'impatto che alcuni virus possono avere sul sistema nervoso centrale, che è un'area molto particolare".

Infatti, "il sistema immunitario non può 'lavorare' lì come nel resto dell'organismo perché deve combattere contro l'infezione evitando di distruggere le cellule neuronali, che non si rinnovano da sole o lo fanno molto poco".

Questi studi mostrerebbero la possibilità che i pazienti affetti da Covid-19 perdano l'olfatto a causa della diffusione del Covid-19 nel sistema nervoso e, in particolare, nella parte del cervello che controlla il sistema olfattivo.

Per approfondire:Approvato il vaccino per la nuova variante XBB

Guarda il video: 5 domande sul Long Covid

Data pubblicazione: 24 marzo 2020

39 commenti

#1
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Dr. Antonio Ferraloro

Ottimo articolo quello dell'Amico e Collega Dr. Poli.
Avevo già letto qualcosa in tal senso ma tu hai esposto l'argomento in maniera chiara ma completa in base alle attuali conoscenze su un eventuale coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale.
Come giustamente scrivi, c'è ancora molto da capire in merito all'impatto del virus sul cervello umano.
Aggiungo soltanto che oltre l'anosmia (perdita dell'olfatto) o iposmia (riduzione dell'olfatto) in alcuni soggetti è stata riscontrata anche disgeusia (alterazione del gusto).

#2
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Dr. Otello Poli

Ringrazio l'Amico e Collega Dr. Ferrarolo per feedback positivo. E' sempre un piacere ricevere un complimento da Collega così caro e così autorevole. Circa la disgeusia hai ragione. Letto anche io. A me premeva solo mettere in evidenza una possibile porta d'ingresso dal rinofaringe all'encefalo attraverso filuzzi olfattivi e lamina cribrosa.

#3
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Utente 589XXX

Buongiorno,
sono uno dei tanti che nei giorni scorsi è stato colpito da totale anosmia e disgeusia. Si hanno dati statistici sulla reversibilità? Normalmente si torna a percepire gli odori e in quanto tempo? Sono ormai 8 giorni che soffro di questo sintomo, purtroppo a causa del periodo le visite specialistiche sono sospese e il medico curante mi ha detto di aspettare che si sarebbe risolto da solo in qualche settimana. Vi ringrazio in anticipo, lavoro in campo alimentare e questo rappresenta una forte menomazione per il mio lavoro. Cordialmente, alberto

#4
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Dr. Otello Poli

Buon giorno,
quanti anni? (La domanda ha lo scopo di voler verificare quanto riportato nei due studi suddetti, ossia che la ipo-osmia la la anosmia, siano, se unici sintomi isolati, manifestazione caratteristica di una popolazione giovane/ giovane adulta).
Non so rispondere alla sua domanda poichè negli studi citati non si faceva alcun riferimento alle percentuali di quanti soggetti recuperano e in quale percentuale recuperino.
Personalmente, ma è solo una opinione personale, penso che una parte di pazienti con ipo- o anosmia e disgeusia recuperà almeno una parte della funzionalità deficitaria ma, come detto, non saprei in quale misura.
Cordialmente.

#5
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Utente 589XXX

Buongiorno Dottore,
grazie per il feedback. Ho 35 anni, non ho mai sofferto di sinusiti o riniti. Come altro sintomo ho solamente un eczema del condotto uditivo (con tappo di cerume), che mi porta spesso a grattarmi.
Ad oggi non sento ancora nessun odore. Pensa che una terapia cortisonica potrebbe essere una soluzione? Il mio medico curante me lo ha sconsigliato, in quanto abbassa le difese immunitarie, ma ho paura che con il passare del tempo il virus possa danneggiare il nervo olfattivo in maniera irreversibile. Cordialmente, Alberto

#6
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Utente 589XXX

Aggiungo che abito in provincia di Brescia, zona molto colpita da Covid-19, e l'anosmia è un sintomo molto comune in diversi individui della zona che hanno superato la malattia (ho sentito diversi medici curanti con molti pazienti che manifestavano questo sintomo, ma che hanno recuperato in qualche settimana).
Cordialmente, Alberto

#7
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Dr. Otello Poli

Concordo con il suo medico di medicina generale. I Corticosteroidi indeboliscono le difese immunitarie ed in particolari nelle infezioni virali.

Circa "...ho paura che con il passare del tempo il virus possa danneggiare il nervo olfattivo in maniera irreversibile...", come saprà, la medicina non è una scienza esatta.

Non per tutti i pazienti le cose vanno nella medesima maniera.
Confidi in quel che scrive "...medici curanti con molti pazienti che manifestavano questo sintomo, ma che hanno recuperato in qualche settimana...).

Il mondo scientifico sta studiando come sconfiggere la pandemia Covid 19

#8
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Utente 589XXX

Grazie Dottore. Solamente al fine di dare ulteriori informazioni per la statistica, il sintomo mi è comparso 4 giorni dopo una febbre a 37.8, che curata con Aspirina è scesa in giornata. Per i successivi giorni ho avuto astenia e leggero raffreddamento, fino ad arrivare all'anosmia. Fortunatamente sto lavorando da casa e non sono in contatto con altre persone. Vivo con la mia compagna, che però non manifesta alcun sintomo.
Cordialmente, Alberto

#9

L'anosmia e l'ageusia sono un sintoma inequivocabile di infezione da coronavirus (in assenza di altre patologie,ovviamente).
L'ottusità dei ragionieri delle ASP che emanano delibere e ordinanze che obbligano i medici a non decidere su ciò che è il loro dovere, ovvero fare diagnosi e terapie, faranno prolungare questa pandemia.
Quei sintomi vanno subito indagati con il tampone e non aspettare che arrivi (perché arriverà) l'nsufficienza respiratoria e sarà troppo tardi e nessuno pagherà per questi errori

#10
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Utente 390XXX

Buongiorno, io ho avuto tutti questi sintomi (anosmia, ageusia, stanchezza, mal di testa, febbre inferiore a 38, tosse prima secca e poi grassa, fortissimo mal di gola, congiuntivite, senso di oppressione al petto) la prima settimana di dicembre. Il tutto è durato una decina di giorni e poi è sfociato in un'otite con la rottura del timpano, poi con un dolore al petto a sinistra per altri 20 giorni. So che i tempi non coincidono con quelli ufficiali dell'inizio dell'epidemia, ma c'è qualche possibilità che si trattasse di questa malattia? Quando tutto sarà meno caotico ci sarà la possibilità di fare gli esami per vedere se si hanno gli anticorpi?

#11
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Dr. Otello Poli

Buongiorno a Lei,
in realtà non siamo in grado di poter dire quando si siano manifestati i primi sintomi nei primi pazienti in Italia a causa del grave ritardo di comunicazione circa lo sviluppo dell'epidemia (poi divenuta pandemia) da parte della Cina. Pertanto è possibile o quantomeno non si può escludere che, come Lei dice, "...si trattasse di questa malattia...".
Più in là nel tempo sarà possibile fare uno studio circa gli eventuali anticorpi.

#12
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Utente 590XXX

Buongiorno Dottore,
Ho letto che in caso di anosmia negli asintomatici a COVID19 si consiglia l'autoisolamento per 7 giorni.
È un intervallo di tempo sufficiente per escludere di essere contagiosi o consiglia un periodo di isolamento maggiore ? È necessario attendere la ricomparsa dell'olfatto per potersi considerare fuori pericolo? In caso di sola anosmia con presenza invece del gusto si può comunque ipotizzare di essere positivi ? Grazie mille in anticipo

#13
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Dr. Otello Poli

Sia la iposmia e la anosmia sono sintomi che, se insorti al tempo del covid19 e non altrimenti spiegabili con patologie organiche, possono essere considerati indici di positività.
Ciò sia in presenza o assenza di disgeusia ossia alterazione del senso del gusto.
L'isolamento non può essere inferiore alle due settimane.
Solo i tamponi possono documentare la avvenuta negativizzazione e lo stato di non essere piu' possibile persona infettante verso gli altri.

#14
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La ringrazio Dottore. Buon lavoro

#15
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Utente 153XXX

Il mio compagno, 47 anni, ha perso gusto e olfatto ormai da 13 giorni, da 3 sente appena qualche odore se annusa molto da vicino ma nient'altro. Ha avuto febbre a 38.7 un giorno, poi per altri 2 più bassa fino a scomparire. Qualche colpo di tosse ma niente di più. Gusto e olfatto sono spariti circa 6 giorni dopo la febbre più alta.
Come lui altri 2 suoi colleghi e 2 ragazze che conosce.
Il suo medico si è informato per il tampone ma il servizio di igiene ha detto che non lo fanno "ormai" era da fare prima (quando non si sa). Lui è a casa ma lunedì dovrebbe tornare al lavoro in quanto fa parte delle categorie che rimangono operative. Io non ho avuto i suoi sintomi finora e eventualmente mi auguro di aver passato tutto in maniera asintomatica ma se nessuno ci controlla... Per "fortuna" la mia azienda sarà chiusa ancora per un po' perché non c'è lavoro, ma almeno la spesa dobbiamo farla.
Nessun medico ha parlato di eventuale cura per l'anosmia, bisogna solo aspettare fiduciosi?

#16
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Utente 591XXX

Buongiorno, Io ho avuto i primi sintomi il12/02, circa una settimana prima del paziente1. Ho avuto febbre a 39 per 3 giorni che non si abbassava con il paracetamolo e tosse secca. Il mio medico al 4 giorno mi ha prescritto un antibiotico e la febbre ha iniziato ad abbassarsi a 37 per altri 5 giorni con tosse sempre presente, senso di malessere e giramenti di testa. In questa fase ho avuto anche la parziale perdita di olfatto e gusto senza raffreddore e (una cosa che ho notato molto strana) l’odore dell’aceto era cambiato e diventato insopportabile anche a distanza di un metro. Poi è tornato tutto alla normalità a parte qualche altro giorno di tosse grassa.
Non so ancora se effettivamente fosse Coronavirus o no ma nel mio caso l’iposmia è passata.

#17
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Dr. Otello Poli

Risposta al quesito #16
La storia è suggestiva ma se è guarito con antibiotici sappia come questi sono efficaci solo su infezioni batteriche ma non su quelle virali.
Per sapere il suo attuale stato dovrebbe effettuare il "tampone naso faringeo".
Per sapere se quella che racconta era una infezione da covid19 dalla quale è guarito ed ora è immune e non può infettare altre persone si sta mettendo a punto il "test degli anticorpi".
A tal proposito allego il link:
https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-test-degli-anticorpi-come-soluzione-alla-chiusura-ecco-lidea-dellesperto-per-farci-uscire-di-casa/amp?utm_campaign=pulsanti_social&utm_source=whatsup&utm_medium=news_amp

#18
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Dr. Otello Poli

#Risposta al quesito 15
Per conoscere l'attuale stato del suo compagno ed il suo e per la tutela delle altre persone ritengo come entrambi dovreste sottoporvi a "tampone naso-faringeo".
Penso che quanto racconta dovrebbe essere riferito al medico del lavoro di entrambi.
Legga anche quanto alla risposta precedente circa il "test degli anticorpi".

#19
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Dr. Otello Poli

Mi corre l'obbligo di precisare di come sia state segnalate solo sporadiche colonizzazioni del Sistema Nervoso da parte del virus Covid19 responsabili per lo più di stati confusionali e di episodi epilettici.
Non c'è pressochè letteratura su questo aspetto al momento. Il che ci porta a considerarlo un fenomeno ad ora marginale.

Altro discorso sono i pazienti neurologici già affetti da epilessia.
Per loro vale quansto segue ossia alcune manifestazioni cliniche Covid19-correlate quali febbre, deprivazione di sonno e stress prolungato possono rappresentare fattori trigger ossia scatenanti ulteriori crisi epilettiche in chi di epilessia è gia affetto.

#20
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Utente 594XXX

Buongiorno egregi Dottori,

Ho 37 anni e da ormai quasi 4 settimane ho l’olfatto completamente azzerato; per il resto sto perfettamente bene. Ho avuto 37,8 di febbre per due giorni 3 settimane fa con una leggera tosse. Sono preoccupato perchè è ormai da molto tempo che non sento minimamente gli odori (nemmeno quelli forti, caffè, pepe, agrumi...). È possibile sapere se A si guarisce completamente e B quanto tempo ancora ci vuole? Non avendo oramai da parecchi giorni altri sintomi di altro tipo (tosse, febbre o difficolta’ respiratorie). Grazie mille per le risposte.
Alessandro

#21
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Dr. Otello Poli

Ha eseguito Tamponi naso faringei. Mi sembrerebbe molto indicato. Inoltre Test sierologici sulle Immunoglobuline IgG ed IgM.
Usualmente indeficit olfattorio quanto meno migliora.
I tempi sono molto variabili.

#22
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Utente 594XXX

Salve, ho 37 anni e lavoro come cameriere 7 giorni su 7.

Da quando siamo bloccati a casa per l'emergenza sanitaria, avverto dei fastidi simili a crampi nella zona tibiale sinistra e polpaccio al risveglio mattutino e quando sono seduto, inoltre ho avvertito in queste sere delle leggere fitte nella zona interna dell'avambraccio destro, e a volte anche sinistro.

Chiedo per cortesia un suo consulto.

In attesa porgo cordiali saluti

#23
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Dr. Otello Poli

Crampi muscolari circoscritti e sporadiche fitte muscolari.
Penso che si tratti di un aumento della eccitabilita' neuromuscolare e parestesie rispettivamente. Immagino e soolineo immano poiché come faccio ad esprime un parere adeguato in un consulto scritto a distanza? Possibile verosimile la genesi psicogena: stress, immobilità forzata, peggioramento della qualità della vita. Ovvio siano ipotesi. Ma non ritengo poiché non segnalato con evidenza che possa essere una nuova espressione clinica fel cobid 19. Provi un poco di stretching. Provi ad uscire in sicurezza nei limiti del consentito dall' attuale Dpcm. Siamo tutti un poco "fuori". Chi è giustamente costretto a stare a casa ha sbiluppato antenne molto e troppo attente al proprio corpo. O almeno penso... lo vedo tra i pazienti che mi contattano e mi chiedono un Video Consulto su Skype. Ho cercano una visita "urgente" a Studio. Non sappiamo quali quadri neuropsichiatrici potranno esitare dalla situane in corso... è una situazione nuova... prudurra' vari effetti e disturbi nuovi di tipo psico-reattivo. Certamente un aumento dell' arousal e della attenzione ai segnali dal proprio corpo. E in questo momento è difgicile effettuare accertamenti strumentali a conferma o a disconferma.

#24
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Dr. Otello Poli

Mi scuso per i vari errori di ortografia ma ero senza occhiali.
Per ritornare al focus della sua domanda... ad esempio sa quante cefelee muscolo-tensive stress-correlate sono aumentate? Oppure quanto sono aumentati i disturbi del sonno?

#25
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Utente 594XXX

Buongiorno dott. Poli,ha ragione quando afferma che in questa situazione siamo diventati troppo attenti al nostro corpo, con la conseguenza di pensare subito a brutte malattie.

#26
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Utente 594XXX

La ringrazio, è stato gentilissimo.Saluti

#27
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Utente 594XXX

Grazie dott. Poli,

il mio dottore ha detto che non è possibile fare il tampone attualmente.
Anche i test sierologici come si fanno? Cosa si deve fare per farli?
Grazie
Alessandro

#28
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Dr. Otello Poli

Immagino attendere che le autorità sanitarie competenti, se contattate al numero regipnale, ritengano di effettuare il Tampone.
Per i Test Sierologici sono ancora in via di Validazione.

#29
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Utente 595XXX

Salve Dottor Poli,
volevo raccontarle in breve la mia esperienza per condividerla con gli altri utenti (magari può essere di aiuto/confronto) e poi per porle alcune domande: ho avuto massimo 37.8 per una serata, trattata con tachipirina, e altri due giorni di 37-37.5. Zero tosse, zero raffreddore, nessun malessere. Conclusa la febbre una delle sere successive vado a dormire con un forte mal di testa (premesso che soffro di emicrania classica senza aura) e la mattina dopo mi accorgo di aver perso gusto ed olfatto. Da quel giorno mi sono rinchiuso in casa. Dopo una settimana inizio nuovamente a percepire gli odori ed i gusti, la seconda settimana è stata di "consolidamento", la terza ho notato un netto miglioramento ed ora che sono alla quarta settimana ho recuperato circa il 70%. In questa quarta settimana ho avuto alcuni fastidi mentre respiravo a fondo (non dolori) e delle piccole vesciche alle mani. Volevo chiederle se:
- secondo lei gusto e olfatto rientreranno completamente
- conclusa questa vicenda quali visite/analisi mi consiglia di effettuare per verificare eventuali danni "collaterali"
Cordialmente,
Davide

#30
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Dr. Otello Poli

Circa olfatto e gusto, come già scritto, non mi sembra emerga una evidenza certa circa la entità del recupero.
Febbre quasi 38 trattata con Paracetamolo.
Al termine di queste settimane di quarantena ha fatto uno o meglio due tamponi?

Non so cosa intenda dire con "danni collaterali".

#31
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Utente 595XXX

La ringrazio per la risposta.
Ho fatto richiesta tramite il mio medico di base e sono in attesa di essere ricontattato dalla mia ASL e nel frattempo resto in casa. Per "danni collaterali" intendo che leggendo i molteplici organi che possono essere coinvolti/compromessi è possibile che il fatto di essere asintomatici possa nascondere comunque danni che il virus può ugualmente aver causato (vedi polmoni..ecc..)
Grazie ancora,
Davide

#32
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Dr. Otello Poli

Immagino che un danno ad organi differenti che non sia l'apparato respiratrio si sarebbero manifestati clinicamente.

Vero è che una buona norma anche per chi è stato verosimilmente infettato ed ha mostrato pochi sintomi (ossia pauci- sintomatico) sarà quello di egfettusre un check generale quando sarà possibile.

#33
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Utente 390XXX

Buongiorno, sono l'utente del commento n.10. La mia regione dà la possibilità ad alcune categorie di lavoratori fra le quali io rientro di fare gratuitamente il test sierologico. In caso di positività dovrebbe essere possibile fare il tampone entro 24 ore. Sono indecisa anche perché ho paura che non sia realmente possibile fare il tampone in così breve tempo e quindi di rimanere in una situazione di incertezza in caso di positività al sierologico. (Naturalmente dovrei stare in quarantena fino ad accertamento). Lei pensa che sarebbe opportuno farlo?

#34
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Dr. Otello Poli

La condapevolezza e la conoscenza non mi sembrano un male.
Ma circa le scelte personali di ognuno non ritengo dovermi esprimere.
La paura fa parte della vita di ciascuno di noi ed è un fatto privato.
La omissione di un atto e la possibilità di nuocere involontariamente agli altri è questione che concerne la salute pubblica.

#35
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Ex utente

Buongiorno
Avrei bisogno di un consiglio per quanto riguarda un disturbo che mi accompagna da un paio di mesi.

Verso metà di marzo ho avuto sintomi che secondo me sono riconducibili al Coronavirus, ovvero dolori soprattutto a gambe e schiena un giorno di febbre (max 37.5) e perdita totale di gusto olfatto.
Sintomi che sono durati tre giorni totali.

Ad oggi però nonostante siano passati due mesi olfatto e gusto non sono stati recuperati a pieno (50%) , quindi chiedo se é normale che sia passato tutto questo tempo senza recuperare, se ogni persona ha un tempo di recupero diverso e se è un disturbo che con il tempo si risolve al 100%.

Ad oggi non sto facendo nessuna cura, e chiedo se è il caso di fare una visita specialistica che mi indicherà un percorso o semplicemente aspettare che le cose migliorino.
Spero di essere stato chiaro grazie mille!!

#36
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Utente 153XXX

All'utente dell'ultimo commento mi collego perché il mio compagno ha perso gusto e olfatto 2 mesi fa, purtroppo gli hanno fatto il tampone solo dopo 40 giorni ed era (già) negativo, anche se vari medici hanno detto che quasi sicuramente era covid. Anche noi non abbiamo notizie di esami o altro che si possa fare e lui non ha recuperato neanche il 50%, poi qualche giorno migliora, altri torna a peggiorare. Ce ne sono tanti nelle stesse condizioni...

#37
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Ex utente

Il mio medico di base, chiamato in questi giorni ha detto che bisogna portare pazienza e dare modo alle cellule di rigenerarsi, il mio dubbio è sul recupero , sarà totale ?? Anche se in tempi lunghi, o potrebbe essere stato danneggiato in modo non più reversibile...

#38
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Utente 594XXX

Anche a me il dottore ha detto che bisogna avere pazienza. Io è da più di 2 mesi che ho l'olfatto azzerato mentre il gusto un po' meglio ma comunque poco. Il dubbio che ho io è come si fa a capire se il danno sia reversibile o sia stato irreversibile. Non riesco a capire le percentuali di recupero. Possibile poi che non esista cura o almeno qualcosa che possa favorire o aiutare il recupero, la rigenerazione delle cellule ?

#39
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Dr. Otello Poli

I tempi di recupero delle funzionalità perdute possono variare da individuo ad individuo, la misura del recupero può essere totale o solamente parziale.
Non vi sono evidenze certe nè sui tempi nè sulla misura dell'eventuale recupero.

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