L'utilizzo della curcuma per la prevenzione dell'Alzheimer
La malattia (o morbo) di Alzheimer (descritta nel 1906 dallo psichiatra e neuropatologo tedesco Alois Alzheimer (1864-1915)) è la forma più frequente di demenza degenerativa. È caratterizzata da un progressivo declino della memoria e delle capacità intellettive, con limitazioni sempre più severe a condurre una vita normale.
Un possibile agente di prevenzione potrebbe ritrovarsi nell'utilizzo della curcuma nell'alimentazione.
Il consumo di curcumina e la scarsa incidenza dell'Alzheimer nelle popolazioni indiane
Dal punto di vista epidemiologico, si è visto che le popolazioni indiane hanno un'incidenza di Alzheimer molto più bassa rispetto ad altri Paesi e, fra le varie ipotesi postulate, è stata presa in considerazione la dieta di questa nazione che si basa, in buona parte, sull'utilizzo di grandi quantità di curcumina, circa 80-200 mg/die a persona.
Quest'osservazione ha portato ad ipotizzare il possibile coinvolgimento della curcumina nella prevenzione dello sviluppo di Alzheimer.
Le proprietà benefiche della curcumina
La curcumina, contenuta nella Curcuma longa (o Zafferano delle Indie, o Turmerico), ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e neuroprotettive. È anche utilizzata come potenziale agente preventivo e/o curativo in molte neoplasie.
Nell'Alzheimer, stimola i macrofagi (particolari cellule del sistema immunitario) a eliminare la proteina B-amiloide, che nel cervello forma le placche tipiche di questa malattia, le quali rendono prima difficoltosa e poi impossibile la trasmissione degli impulsi nervosi. Inoltre, diminuisce l'infiammazione cerebrale. Ne consegue un miglioramento delle funzioni cognitive.