Uccisa dalle bulle? No. Dai medici!
La ragazza italiana è stata picchiata da una gang di coetanee a Londra, ma non sono state loro ad ucciderla.
Intendiamoci, nessuna difesa per quelle picchiatrici che hanno agito per bullismo e per razzismo certamente. Meritano la prigione senza alcuno sconto.
Ma la giovane donna è morta per colpa dei medici inglesi di quell'ospedale dove è stata ricoverata, viva, vigile e cosciente.
Quei medici l'hanno trattenuta in Pronto Soccorso per sole 5 ore e senza nemmeno un esame radiologico e, a quanto sembra, neanche clinico.
Era sufficiente sottoporre la giovane Mariam a una TC encefalo per diagnosticare l'ematoma conseguente al pestaggio. L'intervento immediato le avrebbe salvato la vita.
La ragazza è stata invece dimessa per imperizia di quei Sanitari e il giorno successivo è morta.
L'autopsia diagnosticherà certamente un ematoma extradurale che,se fosse stato evacuato, Mariam non sarebbe morta.
Certo! Quelle delinquenti hanno procurato delle lesioni con il pestaggio, ma non si può attribuire a loro il decesso.
Quel che bisogna rilevare è come tutti i mass media, le organizzazioni mediche, non hanno avanzato alcuna ipotesi di reato per i Sanitari che l'hanno lasciata morire, a mo' del popolo di quella fiaba che affermava che il Re non era nudo.
Sarebbe ora che (con buona pace di giudici e avvocati) si capisse bene cosa voglia dire malasanità che in Italia (ancora con una Sanità di eccellenza) non esiste se non in qualche rarissmo caso.
Se fosse successo in Italia, in qualsiasi città del Nord, del Centro e del vituperato Sud, Mariam sarebbe ancora fra noi.
Fonte:
http://www.lastampa.it/2018/03/18/italia/cronache/londra-picchiata-a-morte-da-una-gang-di-bulle-il-pap-di-mariam-ammazzata-per-razzismo-5AouprKJPLUrz9gqoUEhSP/pagina.html