Medici calabresi meno bravi paghiamoli di meno

 

Questa la proposta di un sindaco leghista (è una donna, ma con buona pace della Boldrini si chiama comunque sindaco) di un paesucolo in Toscana lanciata in una trasmissione televisiva.

La sindaca (e qui uso il femminile in senso dispregiativo) in un ulteriore, quanto usuale, pensiero razzista, vuol fare intendere che i medici meridionali, e calabresi in particolare, sono meno bravi per indole etnica e non perché la maggior parte delle Strutture Ospedaliere sono fatiscenti e così lasciate da anni e anni in cui anche il leghisti scaldavano le poltrone in Parlamento.

Certo è molto più facile gridare a malasanità se un paziente muore o ha conseguenze gravi perché quell’ospedale è sporco e circolano indisturbati i topi.

Ma la sindaca (v. sopra in parentesi), toscana e quindi italiana e quindi una meridionale d’Europa, non sa (i leghisti hanno la presunzione di sapere senza nulla conoscere) che vergognose fatiscenze per esempio ci sono nei Policlinici e Ospedali di Roma, di Messina, di Palermo ed anche in qualche struttura nordica (sud Europa).

Ma dimentica che il chirurgo che opera a Palermo o a Locri ha qualche chance in più di vedere fallire la sua opera perché, per esempio, il bisturi non è stato ben sterilizzato.

E cosa c’entra la bravura?

A Catanzaro, per esempio, il Policlinico “Mater Dei” è una eccellenza italiana. Ho avuto modo di visitarlo di recente e l’impressione fu di trovarmi in un reparto di Zurigo (che anche conosco).

A Siderno, nella Locride, c’è un Centro Radiologico eccellente cui fa riferimento tutta la Calabria e parte del Sud.

Errori, per la maggior parte imprevenibili e imprevedibili, fanno parte della Medicina stessa, anche se giudici e avvocati e, spesso anche medici legali, non lo comprendono.

Ed errori per reale colpa (che non è mai dolo) seppur si verificano in minima percentuale rispetto alla mole di interventi medici e chirurgici che ogni anno si praticano in Italia, non risparmiano né il Nord, né il Centro, né il Sud, isole comprese (parafrasando una famosa pubblicità)

La sindaca (v. sopra in parentesi) se conoscesse un po’ di storia, di letteratura italiana, ma anche di banali fatti di cronaca, non identificherebbe nella “razza” calabrese una capacità, una intelligenza inferiore alle altre “razze” italiane. Dulbecco, il premio Nobel per la Medicina nel 1975, era calabrese, per non parlare di Tommaso Campanella, Bernardino Telesio, Francesco Cilea, ma la sindaca probabilmente si chiederà.

Il mio non è campanilismo, ma solo una difesa contro l’ignoranza che purtroppo imperversa in molti che credono di saper fare politica e che purtroppo trova terreno fertile.

 

Data pubblicazione: 14 dicembre 2017

62 commenti

#1
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Dr. Mauro Colangelo

Giovanni,
Ho assistito anch'io a questa puntata di Agora' (titolo che utilizza la lingua che dalla Magna Grecia -Calabria, cioè- si diffuse nella penisola diffondendo la cultura dell'ellenismo che non ho dubbi sia parte integrante della sapienza della nostra sindaca) e non potuto, da Medico e da meridionale, che restarne offeso ed ancor più amareggiato per la protervia con cui nella nostra Italietta taluni brandiscano il vessillo del "regionalismo" per umiliare i propri connazionali. Avrai comunque apprezzato come la brillante conduttrice abbia zittito la signora de quo dicendole che questi medici non vanno declassati e sanzionati con decrementi stipendiali ma piuttosto acclamati come eroi per le difficoltà che devono affrontare per portare avanti il loro lavoro. Vittorio Emanuele III, il Re sciaboletta per rispetto del quale il limite di altezza per l'idoneità al Regio Esercito fu abbassato a 154 cm, disse al figlio Umberto "E' facile la vita quando si è belli ed alti....". I Medici concittadini della sindaca, che hanno le medesime trattenute sulla paga dei loro Colleghi del Sud, non devono combattere quotidianamente per avere talora anche il minimo indispensabile per il loro lavoro che non manca, ciononostante, di produrre risultati accettabili secondo gli standard se non anche di eccellenza. Ma questo non ci deprime, Giovanni, anzi ci impone ancor più di avere la schiena dritta perche' non ci identifichiamo con la parte marcia (che esiste comunque dappertutto nel nostro Paese) nella politica e nella società meridionale, ma siamo fieri del nostro passato e del nostro presente.
Un tassista a New York quando gli dissi che venivo dall'Italia ebbe un'espressione di caloroso entusiasmo e quando gli chiesi che cosa ne sapesse lui dell'Italia, mi rispose: The Pope, Pizza, Naples!
Se siamo dell'immagine del nostro Paese, Giovanni, e non solo perché ora la Pizza è Patrimonio del'Unesco, vorrà pure dire qualcosa, no?

#2
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Dr. Giovanni Migliaccio

Infatti, caro Mauro!
La Calabria ha dato il nome all'Italia. Questo era il suo nome quando la Puglia (il Salento) si chiamava Calabria, ai tempi, di Virgilio : Mantua me genuit, Calabri rapuere, tenet nunc / Parthenope; cecini pascua, rura, duces
Come hai ricordato la Calabria era la Magna Grecia dove fiorirono arti e scienze e, guarda caso, ci fu Pitagora e Scuole di Medicina a Crotone.
In sostanza in tale periodo al Nord esistevano ancora le Palafitte, o quasi.
Ne consegue che i popoli dell'Italia Settentrionale sono figli del popolo meridionale.
Ma questo la sindaca come fa a saperlo?


#8
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Utente 442XXX

ma pagando meno i medici calabresi si avrebbe un risparmio effettivo? forse può essere un incentivo per gli stessi in queste situazioni è bene andare per tentativi

#9
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Utente 447XXX

Attenzione però non bisogna penalizzare i medici della calabria con queste iniziative. E mi riferisco all'utente guardi che per rendere la cosa "effettiva" come dice lei bisogna applicare la proposta anche ai medici calabresi che magari svolgono la professione al nord. Solo allora si può valutare

#10
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Utente 441XXX

Secondo me state dicendo grandi CAVOLATE bisognerebbe prima provare e poi vedere se ci sono miglioramenti sanitari

#11
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Utente 442XXX

Infatti è stato detto di fare tentativi Cavolate le dice lei. mi scusi ma legga bene

#12
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Dr. Giovanni Migliaccio

Mi associo all'utente 441793
Paghiamo di meno chi dovrebbe gestire la Cosa Pubblica e non lo fa, ovvero chi prende oltre 15.000 euro di stipendio solo per scaldare una poltrona al Parlamento.
Per quanto riguarda i medici calabresi, avendo nel DNA, "frammenti" di quello di Pitagora, di Ippocrate per non parlare di coloro che hanno portato la civiltà nelle paludi del Nord, essi sono tra i migliori. Ma anche il migliore dei migliori poco può fare o dimostrare di saper fare se non gli si dà una stanza o una sala operatoria decente.

#13
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Utente 442XXX

Voi dottori però avete peso politico eccome. Per esempio perché invece che dire che le merendine fanno male non organizzare qualcosa per fare in modo che sia OBBLIGATORIO mettere in commercio prodotti industriali salutari? Dal prosciutto cotto alle schiacciatine. Nessuno mai dice niente nord e sud

#14
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Utente 442XXX

Sono stufa di sentire in tv che si va di corsa che si mangia cibo industriale che non fa bene ecc. FATE IN MODO COL MINISTERO DELLA SALUTE che i prodotti industriali contengano solo ingredienti PREGIATI e qui la colpa non è dei poltroni politici ma tutta ed esclusivamente dei medici del sud. E del nord.

#15
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Utente 441XXX

Non aspettarti una risposta perché al sentire certe domande di fanno tutti calabresi. Ghi ha orecchie per intendere intenda gli altri stiano fuori

#16
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Utente 300XXX

Porto qui la mia esperienza. Mi ero prenotato al Sant'Orsola (Bologna) per subire 3 interventi chirurgici addominali. Ho pagato oltre 300€ per una visita da un luminare scoprendo che non mi avrebbe operato nemmeno lui. Liste d'attesa eterne e qualche medico mi ha detto che mandano dal sud al nord i pazienti perché non sanno svolgere il loro lavoro. Invece ho scoperto che avrebbero potuto effettuare gli stessi 3 interventi a pochi chilometri da casa, a Casa Sollievo della Sofferenza a san Giovanni Rotondo (sud). Bene, il primo intervento è stato a soli 10 giorni dalla prenotazione. È andato tutto benissimo. Chirurghi sempre gentili e alla mano, come solo lo sono gli uomini del sud, stomaterapisti disponibili e possibilità di recarmi da loro ogni volta che ne abbia bisogno (parlo di un grande centro). Felicissimo di essere rimasto al sud!

#17
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Utente 442XXX

ottimo l'intervento dell'utente. Nn ha senso scendere e salire per l'Italia. Stiamo dove siamo

#18
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Utente 442XXX

Dopotutto il sud perde dignità con medici che vengono al nord. L'egregio dottor Migliaccio visita come prima sede a Milano. Dovrebbe stare invece entro i perimetri calabresi povero mondo

#19
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Utente 300XXX

Utente 442260, sono un infermiere e ne so qualcosa. Ma che ne sa Lei di una persona che è costretta ad emigrare al nord se non all'estero per lavoro? Ma per favore. E poi al nord ci sono molti medici meridionali e questo dovrebbe essere un vanto per noi.

#20
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Utente 442XXX

no che non è un vanto perchè lasciate scoperto il sud che poi ha problemi
tante eccellenze dovrebbero stare al sud e invece che predicare bene e razzolare male

#21
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Utente 442XXX

io studio medicina se da laureata andassi all'estero e se tutti facessero come me l'Italia sarebbe finita ognuno deve contribuire nella propria zona altrimenti avremo sempre differenze

#22
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Utente 447XXX

Ma vi rendete conto che fate un putiferio per delle sciocchezze il dottor migliaccio è un uomo del sud che lavora al nord. non risponde sulla domanda del ministero della salute (molto arguto). elogia i medici calabresi ma io elogerei solo quelli che lavorano in calabria non chi viene a intasare il nord. Io vado in università al nord ma se non fossi entrato non andrei al sud a togliere i posti a chi ci abita vicino e poi magari deve lasciare la famiglia. Ognuno deve come ha detto l'utente stare a contribuire a casa sua.

#23
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Allora la quesitone e questa. state divagando. L'argomento che portava il migliaccio era di pagare meno i medici calabresi. coi soldi risparmiati si potrebbero alle ao calabresi e sanare un po la situazione. Bene che i calabresi vengano pagati meno ma anche i calabresi chelavorano al nord non solo quelli della calabria

#24
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Ex utente

Per l'articolo più che meno bravi sono forse meno seri i calabresi. Avevo una prof universitaria in calabria che diceva di iniziare a bere vini rossi italiani per far bene al cardiocircolatorio. CRIMINALE

#25
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Testimonianza da brivido. si in genere sono meno attenti alla salute e più "scialli" io che studio medicina ma non sono medico ti dico che l'alcol aumenta solo il rischio di tumori e non fa bene al cervello. Altro che rossi italiani fanno danno come i bianchi francesi ma alzano il pil

#26
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Ma il dottor colangelo??????????? l'avete visto la pizza infatti è napoletana cosa centra coi calabresi. E poi altro che patrimonio dell'unesch bella bruciata e cancerogena come l'amianto

#27
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A proposito di napoletani più simpatici dei calabresi hanno la mela campana annurca igp con la quale producono un prodotto con contenuti certificati dall'università contro la calvizie. ma non funziona mica sapete? è una trovata cialtronesca di quei furbacchioni napoletani

#28
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Lo stesso dicevano i miei insegnanti al sud.

#29
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I miei insegnanti del sud dicevano lo stesso sul consumo anche modico di alcol. Sento solletico di razzismo

#30
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figurati io mica ce l'ho con quelli del sud. pensi che i veneti siano migliori? e i liguri?

#31
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per non parlare dei friulani e trentino

#32
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Credo che bisogni iniziare a moderare. Certe affermazioni sono da idioti! Come si fa ad affibbiare simili pregiudizi in base alla provenienza?

#33
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Utente 447XXX

Quelli di Trento intanto stanno a trento. Avevo una prof del sud che ci diceva che i suoi genitori le dicevano o fai medicina o giurisprudenza. E lei si è ribellata e ha fatto ciò che sognava; filosofia. i virtuosi sono anche del sud ma ben pochi perché fanno tutti i medici o gli avvocati o almeno vorrebbero. sono superbi non vogliono fare altre professioni. studiano come gli ossessi ma poi nella pratica valgono di meno perchè lo fanno per tradizione non per vera capacità. E ovvio che ci sono le eccezioni ma non bisogna nemmeno dirlo che e scontato

#34
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ma non può scrivere insulti su questo forum l'utente 3060 si moderi lei. adesso che la pizza sia patrimonio ancora un po' santifichiamo il cancro ha ragione. Facciamo patrimonio dell'unesco gli ingredienti della nostra italia (e tanti del sud chiaramente) ma la pizza cosa diavolo c'entra qquelli che hanno deciso di farmi patrimonio sono pazzi concordo. E un demonio quello che ha approvato

#35
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Ma non tollero questi discorsi "nord, sud, Napoli, Trento"

#36
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E poi non ho parlato io di pizza!

#37
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Dai non litigate adesso. Però sulla pizza dobbiamo essere tutti d'accordo e con forza e parlo io da friulana!! I pizzaiuoli napoletani andrebbero infornati loro per quello che sono riusciti a ottenere e tra chi ha approvato c'erano sicuramente più meridionali per favorire il business dei pizzaioli contro la salute. Come i fastfood che dicono di usare dop e igp. si ma gli scarti di quei prodotti e gli riempiono di schifezze e questo non c'entra direttamente con sud bisogna dirlo chiaro e tondo. Anche se molti meridionali sono andati nelle americhe e da li è partita la cosa catena dei fastfood quindi eventualmente il loro coinvolgimento sarebbe indiretto o di secondo grado. Ma sempre a danno della salute maledizione

#38
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Secondo la mia modesta opinione dei meridionali va apprezzata la serenità in base alle mie conoscenze soffrono meno di reflusso gastroesofageo vivono in modo meno stressato sopratutto negli uffici. Mia zia ne è testimone diretta

#39
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Ma che c'entra il sud! Anche il salame, la mortadella, il lardo fanno male. Anche il tedesco wurstel nuoce alla salute, più di qualche bruciacchiata sulla pizza. Ma non voglio fare paragoni. Ma mi sono stancato che si consideri il sud come la merda dell'Italia! Quanto agli insulti utente 441793, ha iniziato Lei.

#40
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Batsa con queste discussioni vi prego non siamo d'aiuto a nessuno. Solo il dottore migliaccio dovrebbe rispondere sulla questione dei prodotti industriali del peso politico dei medici. E poi cancellare il suo articolo che è nato male e a quanto sembra in modo non costruttivo date le polemiche sorte. Inoltre non era di nessuna utilità medica e infatti i medici settentrionali non hanno nemmeno scritto una sillaba. Ennesimo esempio di polemiche meridionali inmnutili e fuorvianti

#41
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Utente 300XXX

"Ennesimo esempio di polemiche meridionali inmnutili e fuorvianti"

Ditemi se questo non è un pregiudizio razzista.

#42
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Utente 441XXX

Infatti mono dobbiamo mangiare le porcate straniere ma solo i nostri prodotti e quelli del sud vedi anche la frutta sono di qualità eccelsa il sud dovrebbe essere ricchissimo e invece noi ITALIANI siamo gli zerbini del mondo

#43
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Dr. Giovanni Migliaccio

Intervengo solo per amor di chiarezza, ma l'uditorio sembra di un livello culturale molto basso.
Io vivo a Milano dal 1956. Lavoro a Milano. Mio padre vinse un concorso nell'amministrazione finanziaria. Non fu quindi una emigrazione per necessità.
E, certo, moltissimi insegnanti, medici e di altre professioni intellettuali in quegli anni giunsero al nord, prevalentemente per scelta, un po' meno i contadini e gli operai.
Fu una fortuna per il Nord perché i professionisti meridionali andavano ad occupare posti che erano carenti, in quanto la stragrande maggioranza di lavoratori del Nord erano operai, contadini e artigiani, che certamente hanno contribuito all'economia, ma non certo alla cultura.

Il livello culturale di qualcuno di voi è evidente quando si crede che i politici possano legiferare su indicazione dei medici.
Secondo tale illuminata visione io potrei obbligare il Governo a mettere al bando qualche alimento ? Siamo al ridicolo!

Buon Anno comunque a tutti


#44
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Utente 300XXX

Dottor Migliaccio, ha il mio appoggio

#45
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Utente 447XXX

Qui però va detto che se non ci pensano i medici con la loro istruzione ad alzare la voce col ministero non si può certo parlare di prevenzione con la coscienza pulita. Io quando sarò laureato PROVERÒ a fare qualcosa

#46
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Dr. Mauro Colangelo

Il blog del mio stimato amico Giovanni Migliaccio, nato per rimarcare l'insostenibilità di differenze valutative, si è trasformato nell'arena di uno scontro becero quanto sterile alimentato da risentimenti regionalistici inaccettabili, seppur ammantato da inconsistenti argomentazioni giuridiche o pseudo-scientifiche. Mi sono risolto ad intervenire perché sono stato citato anch'io, che non ritengo per la dignità della mia intera vita professionale e per la disinteressata dedizione a questo sito, di essere minimamente toccato dalla gratuita ed ingiuriosa accusa di cialtronaggine napoletana. Dopo 36 anni di servizio pubblico in Neurochirurgia, coronato dalla riconoscenza di coloro che ho strappato alla morte o cui ho ridato il vigore della salute, ho cominciato un lavoro diverso per il quale sto girando il mondo intero. Dovunque mi sia presentato, dicendo con orgoglio di essere Italiano, sono stato accolto con favorevole apprezzamento. Tra l'altro, il Medico italiano è considerato uno dei migliori al mondo. Allora, fingiamo per un po' di essere all'estero e di guardare a ciascuno di noi solo come un Italiano, perché è bene ricordarselo, quando gli altri parlano di noi dicono: Italiani, brava gente!
Mi accomuno a Giovanni nell'augurare a tutti un prospero 2018!

#47
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Ex utente

Gentili Dottori, scusate se mi permetto; come utente vorrei fare alcune considerazioni.
Premesso che non ho visto la trasmissione di cui parlate né so chi sia la signora in questione, penso che l'argomento vada inquadrato esclusivamente in termini di capacità professionali, non di provenienza regionale o altro.
Credo che in generale gli utenti del SS sia pubblico che privato sarebbero tranquilli se fossero certi che chi si sta prendendo cura della loro salute lo sta facendo con competenza e professionalità; purtroppo noi utenti non abbiamo sempre questa certezza.
Al contrario, di fronte a fatti come quelli che sono accaduti più o meno recentemente, dalla clinica S. Rita di Milano all'ospedale di Saronno a quello di Latina o di Vibo Valentia solo per citarne alcuni a prescindere dalla territorialità, noi utenti non possiamo evitare di domandarci anche solo per un istante "chi sia" l'operatore che abbiamo di fronte.
Ovvero: è in grado di svolgere le mansioni che gli sono state affidate? Ci aiuterà a risolvere i nostri malanni oppure... chi lo sa?
Per citare il suo esempio, dott. Migliaccio, se un operatore non è capace di pulire adeguatamente gli strumenti oppure inserisce erroneamente la spina dell'erogatore dell'ossigeno, che cosa ci sta a fare in sala operatoria? Chi ce lo ha messo?
Inoltre, in base a quali criteri è stato permesso a certi personaggi di arrivare a ricoprire ruoli anche di una certa importanza, con le drammatiche conseguenze che purtroppo ora tutti conosciamo?
Credo che questo sia il punto fondamentale, che non può certo essere affrontato considerando l'aspetto della provenienza regionale o quello della retribuzione; piuttosto, credo che vadano considerate la cultura professionale e la capacità, e di conseguenza l'idoneità, in mancanza della quale l'operatore in questione è fuori posto ed è meglio per tutti che svolga mansioni di altro tipo in altro luogo.
Il resto, a mio modesto parere, è fuori argomento.

Grazie e saluti

#48
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Dr. Giovanni Migliaccio

Egr. signor 475100,
Il Suo intervento mi sembra molto saggio ed è condivisibile, ma come si suol dire, le mele marce esistono in ogni ambiente
Poi la stampa non aiuta per nulla a informare correttamente in quanto far diventare una notizia, scandalistica aumenta la vendita dei giornali e giornaletti da parrucchiere.
Certo gli episodi citati non fanno onore alla classe medica, ma Le assicuro sono "mosche bianche" al confronto della maggioranza di medici che hanno dedicato e dedicano i propri giorni e le proprie notti, i propri Natali e i Capodanni alla cura dei pazienti.
Io ho trascorso quasi tutti i Capodanni in sala operatoria e di questo ne vado fiero e orgoglioso.
Gli insuccessi non sono quasi mai dovuti a colpa medica (mi occupo anche di medicina legale), ma la prospettiva fomentata da avvocati di prospettare lauti risarcimenti, favoriscono l'idea che i medici commettano errori 9 volte su 10
Ne siamo consapevoli, ma la cosa non ci tocca più di tanto. E' la nostra coscienza che ci fa stare tranquilli.

#49
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Utente 441XXX

La competenza del dr migliccio non è maao stata messa in discussione ma secondo me l’emigrazione è più giustificata se fatta per necessità. Il dottore dice che lui stesso e al nord per scelta e non per stretta necessità. Così però si creano scompensi che incentivano i nostri poco affidabili politici a puntare tutto sul nord visto che i medici stessi prediligono esercitare al nord come sede privilegiata. Capisco che quelli del sud hanno portato la cultura ai meno nobili del nord. Ma se tutte le cellule del cuore andassero nel rene cosa si otterrebbe? Che il corpo ne morirebbe è così l’Italia. I medici potrebbero fare una lettera al ministero invece che pensare di essere portatori di cultura al nord. Cultura che per altro non è che divulgano a quelli delle paludi ma tengono bene per se

#50
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Dr. Giovanni Migliaccio

Caro 441793
il nord degli anni 50-60 aveva necessità di insegnanti, di medici, di professionisti in genere, ma anche di operai (vedi Fiat, Lancia, Alfa Romeo ecc.)
Il Nord si preparava al boom economico con i propri imprenditori e artigiani ma anche e soprattutto con i contadini del Sud che diventavano operai.
Medici, insegnanti, impiegati delle varie istituzioni statali erano al 90% meridionali.

I medici non scelgono il Nord come sede privilegiata, altrimenti tutti dovremmo andare in Svezia o negli USA, sedi davvero privilegiate per l'efficienza delle Strutture, ma con forti diseguaglianze (negli USA), dove se hai soldi ti curano altrimenti t'arrangi (non è proprio così, ma quasi).

E di medici di scarsa qualità ne ho conosciuti anche negli USA (e non erano calabresi).
Per una lettera al Ministero, perché non ci pensa Lei? Avrà più ascolto di un medico, visto che questi potrebbe avere degli interessi personali e di categoria.


#51
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Utente 447XXX

Egregio dottore ribadisco che la competenza sua e dei calabresi non è messa in discussione. Il fatto era l'emigrazione se mai che lascia il sud inferiore al nord. La lettera al ministero intendevo per quanto riguarda le porcherie industriali che ci fanno mangiare. Sa all'università si sente dire mangiate frutta e verdura 5 volte al giorno (il ministero vorrebbe portare a 10 ed è un'idiozia visto che lo stomaco di molti non reggerebbe ma va beh) e poi ancora la vita ci porta via tanto tempo e dobbiamo mangiare cibi veloci (questo detto da prof medici). E allora visto che voi siete i rappresentanti e le massime autorità (mondiali ma cominciamo dall'Italia) in campo salute dovreste non solo lei dottore chiaramente tutti insieme da veri intellettuali ATTIVI fare questa grande cosa. Dopo tutto avrebbe anche visibilità internazionale se lo facessero anche solo i medici italiani. Chiaro non è che dico di fare una lettera con solo la sua firma è ovvio ma quando sarò laureato da medico anche io aderirei a un progetto simile se ci fosse. E sarebbe un ennesimo esempio di come l'Italia tenta di promuovere la salute attraverso una VERA prevenzione partendo da un'alimentazione VERAMENTE sana. Le industrie possono benissimo migliorare la qualità dei prodotti è sempre e solo questione dei soliti soldi

#55
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Dr. Giovanni Migliaccio

#447758

Io mi permetto di darLe un consiglio: viste le idee che ha sui cibi, incominci a fare qualcosa di concreto: si ritiri in campagna a coltivare cibi sani e genuini. Vedrà che avrà molte soddisfazioni, anche economiche.

#61
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Dr. Giovanni Migliaccio

Per vostra conoscenza: Lo sapete che nche i Lombardi,Piemontesi ecc. sono anch'essi TERRONI?
Sapete da dove deriva tale termine?
Da MEDITERRANEO. Ovvero tutti i popoli che si affacciano nel Mar Mediterraneo sono definiti TERRONI.
Quindi Pemontesi, Lombardi ecc. sono Terroni.
Poi il termine ha assunto significato dispregiativo ad opera di chi non conosce l'etimologia. Come sempre è tutta questione di cultura!

#62
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Utente 570XXX

Ma in Lombardia non c'è il mare