Emogasanalisi venosa nell’insufficienza renale: perchè farla e cosa ci dice
Alimentandoci, noi introduciamo valenze acide (ioni H+) che vengono immediatamente “tamponate” dal bicarbonato presente nel sangue; i reni sono capaci di rigenerare il bicarbonato che si è consumato, immettendo nell’urina una quantità equivalente di ioni H+.
Nell’insufficienza renale si può verificare un calo della capacità di acidificare le urine, e di conseguenza si riduce il livello dei bicarbonati nel sangue.
L’emogasanalisi è un sistema di rilevazione complesso, nato per valutare la funzione respiratoria misurando il livello di ossigeno e anidride carbonica nel sangue arterioso; ma è anche l’unico sistema di analisi che ci permette di conoscere il livello del bicarbonato nel sangue, che viene derivato con un algoritmo dal pH e dalla CO2.
Se nel paziente con insufficienza renale ci interessa solo il valore della bicarbonatemia, si può evitare di eseguire il prelievo da un’arteria: possiamo utilizzare i dati misurati con la emogasanalisi su un prelievo venoso, sapendo che sul sangue refluo dai tessuti gli altri valori saranno ben diversi dai valori abituali per il sangue arterioso: infatti il sangue che ritorna dai tessuti è stato impoverito dall’ossigeno e arricchito di CO2; e questo è tanto più vero se si è usato un “laccio” per produrre una stasi venosa, come si fa abitualmente per facilitare il prelievo dalla vena.
L’aumento dell’anidride carbonica (componente “respiratoria” della acidosi) comporta a sua volta un calo del pH, che quindi non ci dice nulla su quale sarebbe il pH di riferimento, misurato sul sangue arterioso.
In definitiva, i valori che dobbiamo tenere in considerazione sul sangue venoso, per valutare la componente “metabolica” di una possibile acidosi o alcalosi, sono:
- il Bicarbonato standard (HCO3 – std) che corrisponde al livello di bicarbonato nel sangue riportato alle condizioni standard di pH e CO2; è normalmente intorno a 24 millimoli per litro, con valori accettabili da 21-22 a 26-28
- il BE (Base Excess, eccesso di basi), altro valore derivato, che si comporta in modo speculare al bicarbonato: rispetto al valore base che si ha quando il bicarbonato è 24, ha scostamento in negativo con valori di bicarbonato più bassi; in positivo con i valori più alti; quindi è normale trovarlo compreso fra -2 e +2, ma è sicuramente accettabile fra -3 e +4.