Erba della madonna.

Erba della Madonna: la farmacia sul tuo balcone

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Come scrivevo tempo fa, mi sto dedicando alla fitoterapia tradizionale occidentale, e mi sento un po’ come Colombo alla scoperta di un nuovo mondo. Mi hanno particolarmente colpito le proprietà dell’erba della Madonna, o secondo il nome scientifico, Sedum telephium. Ci ha fatto una interessantissima lezione il dottor Sergio Balatri, che ha dedicato molti anni della sua professione all’applicazione clinica di questa pianta, che il collega usava su alcune patologie di pronto soccorso a Firenze.

Caratteristiche dell'Erba della Madonna

Questo nome deriva dalla mitologia: Telefio era un re, colpito dalla lancia di Achille, che gli aveva procurato una ferita, che non rimarginava mai. Il Sedum telephium ha la proprietà di guarire lesioni, che in alcuni casi potrebbero richiedere addirittura un intervento chirurgico.

È una piantina grassa molto graziosa, che non necessita di grandi cure.

Perché si chiama Erba della Madonna?

Il nome, erba della Madonna, deriva dal fatto che un tralcio può essere staccato dalla pianta per adornare tabernacoli e fiorisce a distanza di diverse settimane, anche senza averle mai dato acqua.

A cosa serve l'Erba della Madonna?

Uso della pianta: in toto. Viene staccata una foglia, si toglie la pellicola dalla faccia inferiore, e si applica sulla zona da trattare. L’aderenza viene garantita da un cerotto, può essere tenuto per 8-10 ore al giorno.

L’effetto è antibatterico e cicatrizzante.

Le indicazioni principali comprendono:

  • Unghia incarnita.
  • Callosità (gli spagnoli la chiamano erba callista).
  • Cisti sebacee.
  • Mastite.
  • Bartolinite.
  • Follicolite.

Esiste anche sotto forma di gel (Sedum maximum gel, in erboristeria). Personalmente l’ho sperimentata su me stessa sulle punture di zanzara e l’effetto antiprurito è pressoché immediato.

Effetti collaterali: rari. Può dare fenomeni allergici locali, che vengono trattati con l’applicazione di pomata all’ossido di zinco.

In alcuni casi, davvero vale la pena di riscoprire i rimedi della nonna per curarsi in modo naturale!

Per approfondimenti: vedi il depliant in pdf oppure guarda il video.

 
 
 
 
 
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Un post condiviso da Valentina-Violante Pontello (@valentinapontello_ginecologa)

Data pubblicazione: 22 maggio 2011 Ultimo aggiornamento: 10 ottobre 2022

4 commenti

#3
Foto profilo Utente 258XXX
Utente 258XXX

Buongiorno, l'ho letto solo ora GRAZIE! Si può acquistare la pianta in fioreria? nominando il nome scientifico si è sicuri che si tratta di quella di cui ha descritto le proprietà o ci sono ibridi coltivati per l'estetica che perdono queste caratteristiche?Il gel da gli stessi effetti collaterali e vi si può porre rimedio allo stesso modo con la pomata all'ossido di zinco? Vorrei provarlo ....

#4
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Dr.ssa Valentina Pontello

Mi perdoni Sig.ra ma non avevo letto il suo messaggio., Rispondo comunque perchè potrebbe essere utile ad altri. Si compra in alcuni vivai, ma di solito passa di mano in mano, ci si fa regalare da chi ce l'ha sul balcone.
Il momento migliore per prenderla è entro luglio, quando la pianta è ancora attiva. Si stacca un rametto vicino alla base, in modo da comprendere anche qualche piccola radice (ma attecchirebbe comunque anche senza). A novembre la pianta cade tutta, si riproduce dalla base, tutti gli anni c'è una pianta nuova.
Ci possono essere tipologie leggermente diverse, ma la pianta è sempre quella. Il gel può dare irritazioni ma è molto raro, anzi viene usato per curarle.

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