Efficacia dell'omeopatia: scienza e informazione
Ha avuto recente diffusione la notizia che l'omeopatia sia inefficace. Questa informazione è "rimbalzata" sul web in diversi spazi informativi a carattere generale, per lo più con effetto sensazionalistico, ma con poca critica scientifica.
La notizia parte da un documento del "National Health and Medical Research" australiano che, si badi bene, è un rapporto e non è uno studio scientifico. Infatti non è stato pubblicato su nessuna rivista scientifica regolarmente indexata o consultabile sui comuni motori di ricerca specifici (PubMed).
La critica nei confronti di un tentativo strumentale di informazione sulla salute basata su vizi di forma e pregiudizi scientifici non può essere che ferma, e rinvio per questo alla lettura delle opinioni di alcuni dei più autorevoli studiosi italiani di omeopatia nel link sottostante
Omeopatia: la replica allo studio australiano
La mia opinione è che il taglio con il quale è stata condotta e diffusa questa indagine risenta proprio degli errori che talvolta vengono imputati alla ricerca in omeopatia: autoreferenzialità, selezione arbitraria delle fonti, conclusioni indirizzate dal pregiudizio (e dal gradimento), sottrazione dei pazienti a cure efficaci.
In conclusione è davvero disdicevole che in alcuni casi l'ostinazione nel voler confinare l'omeopatia (e altre Medicine non Convenzionali riconosciute dall'OMS) nel contesto delle pseudoscienze ricorra con tale facilità a metodologie pseudoscientifiche.