Il canto dello sciamano

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Chi di noi pensa di essere alternativo, integrativo, naturale, etc etc a mio parere è bene che dimostri di esserlo davvero confrontandosi ed aprendosi anche ai rimedi tradizionali delle altre culture.

Io ho avuto la grande fortuna ed opportunità di assistere ad un seminario tenuto da uno sciamano della foresta amazzonica, Juan Flores Salazar, organizzato dal Centro di Medicina Integrativa e dall’Università degli Studi di Firenze.

Cosa ho visto?

Ho visto un grande uomo, animato da una passione immensa per la natura, e dalla voglia di conoscere ed integrarsi con le medicine diverse, compresa quella occidentale. Mayantuyacu in Perù è un piccolo ospedale, dove vengono praticate, sullo stesso paziente, sia rimedi occidentali (la moglie di Juan Flores è medico di formazione occidentale), sia rimedi fitoterapici, costituiti da piante della foresta amazzonica, il luogo in cui esiste maggiore biodiversità al mondo (70 specie diverse per ogni metro quadrato).

Ho visto un modo diverso di fare medicina, in cui la somministrazione del rimedio è accompagnata da canti rituali, che rappresentano un ringraziamento simbolico alla pianta e ai benefici che essa ci concede.

Cosa ho imparato?

Ho imparato che la foresta è un organismo, vivente, e perfettamente integrato tra tutte le sue parti. Ho imparato che nella foresta ci si sente piccoli come formiche, in mezzo a tanta grandezza e maestosità.

Ho imparato che nella cultura ashaninka di Juan Flores è naturale che anche i bambini imparino fin da piccoli a riconoscere le piante e le loro virtù.

Ho imparato che l’ospedale di Juan Flores viene visitato da medici di tutto il mondo, per fare pratica e tirocini. Ho imparato che questi “occidentali” inizialmente vengono visti con un po’ di diffidenza, per il loro volto pallido e emaciato (derivante da una alimentazione scorretta) e per l’odore asettico, e che nel giro di poco tempo si integrano, come se da sempre avessero fatto parte di una grande famiglia.

Ho imparato che non si deve pensare che la nostra medicina sia la migliore del mondo, se no diventa una religione, e non è più arte medica.

 

Muchas gracias Juan Flores!

www.mayantuyacu.com

 

Data pubblicazione: 16 giugno 2012

27 commenti

#1
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Dr.ssa Franca Scapellato

Interessante, hai proprio ragione: occorre avere un'apertura mentale nei confronti delle altre medicine e delle altre culture, c'è sempre da imparare.

#2
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Ex utente

Gentile Dottoressa Pontello,

il relazione al Suo pregiatissimo componimento, mi permetto significarle che ho letto un bellissimo libro che tratta l'argomento in esame, invero: Lo Sciamano di NoaH Gordon.
Un romanzo, codesto, struggente e che lascia trapelare la ragguarevole umanità di una persona alla ricerca spasmodica di relazionarsi con le arti mediche di un piccolo popolo di pellirose.
Il medico, riunisce le proprie conoscenze scientifiche "tradizionali", con quelle spirituali, nonché fito-terapiche della capo-villaggio, mercé unicamente la spiritualità e la innata volontà di lenire le sofferenze di un popolo. Una sorta di simbiosi che rende non poco corale il rapporto fra i due soggetti uniti da, inconfutabilmente, da una empatia e, codesta, susseguentemente, utilizzata per far fronte alla drammatica situazione di sopravvivenza di un popolo a dir poco: defraudato! seppellito vivo dall'istinto di sopraffazione nonché di conservazione di quei "valorosi" Yankee... che, ancora oggi, rappresentano quanto di più orroroso possa esistere sul nostro pianeta! Invero, la medicina come religione: "Il Dio danaro".
La ringrazio della cortese attenzione e confidando nella liceità su quanto in narrativa esposto, la saluto con molta cordilità.
aa

#3
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Dr.ssa Valentina Pontello

Gentile Utente,

la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza riguardo al libro di Gordon, lo leggerò con piacere questa estate sotto l'ombrellone.

cordiali saluti a lei :)

#4
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Ex utente

Chiarissima dottoressa Pontello,

preliminarmente, mi permetto esternarLe le mie perfette espressioni di ringraziamento per aver preso in considerazione il mio esile componimento, ma, soprattutto, per aver gradito il romanzo di cui si è fatta menzione, e che ha per tema quanto da Lei pubblicato con lapalissiana sensibilità nel presente articolo. Romanzo che, confido, sarà compagno di lietezza, nonché di astrazione per le Sue vacanze.
Ho letto, con non dissimulata gaiezza, un Suo articolo e per l'appunto, quello del 27 settembre 2011, avente per titolo: "La soddisfazione professionale".
Mi ha colpito il terzo capoverso del sopraddetto Suo eccellente scritto, invero, con un elegantissimo linguaggio figurato....: "i temi delle superiori erano una tortura..."...."mi hanno ricordato una vena nascosta, quasi un filone aurifero, da scavare dalle profondità della terra, per farlo riaffiorare".

Testuali parole dell'ornatissima dottoressa Pontello.
Donna con un'innata sensibilità artistica (ARTE...), dal gusto spiccato .... che si traduce in: ESTETA - dal greco aisthetès (colui che sente...!)
A tal proposito, giova ricordare che l'anzidetto sostantivo è pertinenza di quel ramo della filosofia (estetica per l'appunto) che si occupa dello studio del bello - teoria generale dell'arte: L'"ESTETICA" - come scienza dell'espressione e linguistica generale - del Benedetto Croce (che avrà letto sicuramente ?). Detta opera di elevato pregio influenzò, con le teorie sulla creazione artistica, intere generazioni di scrittori, filosofi e critici!

Riallacciandomi al "tema-tortura", vorrei cogliere l'opportunità per significarLe che io all'esame di maturità, nella fattispecie, difronte al tema di italiano, e pur avendo una discreta fantasia (spero tuttora...), messo a brusco contatto con la traccia "IMPOSTAMI", nella circostanza, non riuscii a trovare nella mia mente i concetti attinenti ad essa medesima - avvertii una grande confusione ed una inspiegabile "povertà" di idee....il tutto si tradusse in una inoppugnabile compromissione del voto finale! ... breve aneddoto: le cartucciere (pingui...ben fornite!!!) in quella sede, non mi furono di nessun aiuto!!! .... ci sarebbe voluta una carica serotoninergica, ovvero: "scavare nelle profondità della terra ... per far riaffiorare quel filone aurifero"...!
Il modo di scrivere, la stilistica, per esser più precisi, ossia il modo di esprimere compiutamente, in maniera edificante ed efficacemente un concetto o un sentimento non è dettato dalla quantità di studi in cui un determinato individuo si è immerso o dalla caterva di libri che il soggetto si è comperato, bensì dalla QUALITA' ...e, prerogativa fondamentale ed ineluttabile del bravo compositore è, senza dubbio alcuno, riconducibile a fattori genetici ...ATAVICI!!! La dottoressa Pontello mi aiuterà a concretizzare che tutto è dettato dal c.d. "temperamento": quella parte della personalità che non è suscettibile di modifiche..., alberga sovrano nel codice genetico dell'individuo.
Il perbenismo, l'uso di mondo, la avvedutezza, la puntualità, la certosina maestrìa che si ravvisa in un determinatato consociato, non è altro che la manifestazione estrinseca di ciò che (di buono) deteniene nell'animo!
La grammatica, la sintassi, per l'appunto, ci forniscono, unicamente, le norme sulla retta pronuncia (ortoepia) e sulla retta scrittura (ortografia), nonché sull'esatto coordinamento delle parole nel discorso - lo "stile", così detto, costituisce la differenza tra diversi individui nell'esprimersi.... un pò come le impronte digitali: che variano da persona a persona e che non ce ne sono due uguali perfettamente!
Uno stile personale lo si raggiunge generalmente facendo coincidere il sopraddetto temperamento con ciò che esprimiamo che non può e non deve mai essere manipolato nè deturpato nè involgarito da regole imposte dalle mode del momento, da regole o correnti tiranniche!!! per cui bisogna giungere ad una medizione, una sorta di equilibrio tra temperamento (del quale la dott.ssa Pontello è ineccepibiilmente dotata) ed i mezzi espressivi che ci vengono messi a disposizione dalla nostra grammatica, dal nostro idioma!!! e non da quello di importazione!! che per analogia ... spesso "imbarbarisce" le nostre chiare e peregrine ORGINI!!
Sovente, l'osservare, il ricordare, il giudicare, le esperienze, il momento d'ispirazione, mettono in risalto i nostri codici positivi della nostra personalità - l'inquietudine, il piacere di svolgere una mansione, un ufficio e diretti a persone di ragguardevole pregio, o,meglio, legate affettivamente, forniscono una impronta particolare, più intensa al nostro pensiero che si traduce inequivocabilmente in un elegante manoscritto!!!
Questo punto mi aiuterà la dottoressa a meglio comporlo: spesso l'arte (spesso citata...) è dettata dalla immaginazione dell'artista in esame ed è una fervida attività propria dell'uomo .... che riesce a trasformare cose inesistenti, tratte però dalla trasformazione di dati concreti, in realtà: teatro - musica - letteratura - scienze ecc... (e le realtà, in codesta circostanza, più rilevanti, più degne di nota, per ciò che mi riguarda, sono quelle concretate dalla ornatissima dottoressa Pontello).
Nessun "sapientone", nessun dotto, nessun luminare della scienza ha mai potuto discettare e trattare con certa gravità su come incrementare la surriferita immaginazione: è una ricchezza, lapalissianamente, interiore! (...quella vena nascosta, quel filone aurifero...!)
Quante persone abbiamo conosciuto con "6000" lauree, relativamente intelligenti, efficientissime nel proprio lavoro, ma senza un "briciolo" di IMMAGINAZIONE??? .... ecco perché la vera ARTE (spesso citata...) è assai RARA!!! ....è, con dati di fatto, patrimonio di pochi eletti !!! ... non lo dico per "captatio benevolentia"
Nella società odierna, ove ormai tutto è imperniato sulla ricerca del vile danaro, (come una sorta di protezione .... per i privi delle sopraddette peculiarità...ed il mondo ne pullula!!!) ove tutto è "americanizzato" (ove il portinaio del tuo palazzo fra non molto ti ossequierà in inglese, ove fra non molto anche la Santa Messa sarà recitata in inglese...)si è perduto anche il c.d. sentimento o "cuore" che dir si voglia, la facoltà di provare gioia o dolore e di manifestare tutta la gamma dei nostri affetti!
Per farla breve, e faccio ammenda per la prolissità, la dottoressa Pontello mi aiuterà a sottolineare che:
- il "cuore" si può educare ossia indirizzarlo verso sentimenti nobili e generosi alla ricerca del buono!
- l'intelligenza ricerca la verità: ciò che è scritto sui manuali, sui testi e con la consequenziale ed inappuntabile esattezza!
- mentre l'IMMAGINAZIONE ricerca in modo insopprimibile il BELLO .... L'ARTE!!! (connubio e simbiosi tra i due aspetti che fanno derivare il cosidetto: TALENTO NATURALE!!!IL PERBENISMO, e mi ripeto fino alla stracca estenuazione dei sensi: armi di cui è ampiamente dotata la chiarissima dottoressa pontello!
fermo restando il copioso "trattato" di cui mi son preso congedo di portare alla Sua attenzione, mi preme parteciparLe ancora che dai Suoi componimenti si evince la sensibilità dell'artista e di chi ama essere in linea con le cose fatte a regola d'arte !!! (al di là della scrittura...) Caratteristiche, codeste, che mi hanno fatto indugiare con maggiore intensità sulla Sua dotata, nonché dolce persona.
Mi sono permesso "affrontare" ed emettere un giudizio sull'artista in esame (la dottoressa Pontello!) e sulla sua opera - la propriamente detta "critica", (che è ufficio molto importante, Lei mi insegnerà, è delicato e che va fatto con una certa ponderazione per non incorrere in gravi sanzioni...) io, modestamente, credo sia di aiuto all'artista perchè il giudizio emesso sulla sua "opera" lo ILLUMINA, gli rivela aspetti negativi e positivi di ciò che ha compiuto ... spesso ad esso SFUGGITI!

Non voglio essere troppo prolisso e non vorrei divagare con argomenti non attinenti le finalità d'istituto dello spettabile Medicitalia, ma come summenzionato è la MUSA, la "Calliope", "il filone d'oro"...., che dir si voglia, che mi spinge a scrivere (e spero bene, con senso compiuto) e con ragionamenti fondati - ma adesso cercherò di edulcorare questo mio stato d'animo ...portato all'estremo e che si trova in uno stato parossistico dettato dalla c.d. immaginazione, anzidetta!
Mi sono dilungato TROPPO..., ci sarebbe tanto da discorrere e da argomentare con persone del Suo livello, ma, adesso, e non ho nemmeno ravvisato la quantità di parole "battute", devo giocoforza fermarmi...per ovvi motivi!!!
Ad ogni buon conto, Le tributo sin d'ora la mia più sentita gratitudine per l'attenzione che ha riposto alla presente. E confido che non L'abbia annoiata!
Mi permetto solo aggiungere che Lei è il ritratto rassicurante della prosperità, dell'avvedutezza della sensibilità e, "CONDITIO SINE QUA NON" è ricca della sopra citata "Immaginazione"
5000 corsi accademici, simposi e ricerche varie (con i consequenziali Galloni!!!) non sostituiscono, invero: la BELLEZZA!!! L'ARTE, che può essere, senza dubbio alcuno, sinomino di AMORE!!! in senso lato!!!!

La saluto con molta riverenza.
aa


#6
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Dr.ssa Valentina Pontello

Gentile Utente,

che dire... mi sento onorata della sua stima, per la quale la ringrazio dal più profondo del cuore, seppure nel modo sintetico che mi caratterizza.
Grazie davvero!

#8

Cara Valentina,
sono lieto che questa esperienza si riuscita a trasmetterti il vero senso del "non convenzionale", evidentemente hai incontrato un "maestro".
Un'occasione in più per comprendere che il Medicus è sempre quello, la differenza risiede solamente nell'ampiezza del suo bagaglio di conoscenze e nella sua capacità di integrazione.
Un caro saluto.
Riccardo

#9
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Dr.ssa Valentina Pontello

Caro Riccardo,

concordo in pieno. L'alternativo può e deve diventare complementare, a significare l'integrazione delle conoscenze in un quadro, che altrimenti rimarrebbe parziale, a beneficio del paziente.

#10
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Ex utente

Ornatissima Dott.ssa Pontello,

mancano poche ore al c.d. "solstizio d'estate".
Qualche reminiscenza scolastica mi viene in aiuto: "giornata iniziale caratterizzata, in termini meteorologici, dalla massima distanza del sole dall'equatore celeste.
Conseguentemente, e con non dissimulata gioia, mi prendo congedo di augurarLe che i più bei raggi possano "baciare" la Sua splendida persona!

In relazione al Suo pregiatissimo articolo e, per l'appunto: "....red carpet all'everyday wear" (nella sua accezione anglosassone: tappeto rosso all'abbigliamento per l'uso quotidiano),
mi permetterei aggiungere, vista la circostanza, un cosiddetto, e sempre di volgare matrice "runica", germanica,... Summer dress code!

Invero, evitare in questi giorni di canicola:
1)"ballerine" - soprattutto se calzate in abbinamento a pantaloni elasticizzati tipo: skinny, vale a dire: quei calzoni che fasciano e stringono di buon grado, prevalentemente, all'altezza delle caviglie! nella fattispecie, potreste assumere una fisionomia "medievalesca" ...,
2) evitate sandali da "turista", o, meglio definiti dalla letteratura delle oscenità: sandalo del tedesco in visita alla torre di Pisa! ... potreste essere procedibili per querela! con tutte le aggravanti prevedute, se calzati in abbinamento a calzini corti bianchi!
3) evitate "solennemente" ... l'infradito (tanto anelato negli ultimi anni...) che oltre ad assumere una postura disequilibrata, nella migliore delle ipotesi potrebbero confondervi per un "residuato" della battaglia delle "termopili"!
4) anche se "firmato", "sottoscritto" dalla più grande firma del globo,... evitate il borsello - potreste essere oggetto di richieste come: raccomandate, cartoline, plichi, missive varie...!
5) evitare il "tutone" (ibidem: ...red carpet all'everyday wear)anche in casa. se volete uscire, siete pregati almeno di "correre" ... solo così scongiurerete il rischio che vi si configuri come uno di quei buontemponi convinti che tale "capo d'abbigliamento" (orripilante definizione) sia adatto per ogni occasione!
6) underwear! evita gli indumenti micro(ibidem red carpet ....6° cpv)
Le bizzarie in questo settore è meglio lasciarle a modelli/e, "american-gigolò", spogliarellisti/e ed "esaminandi" per la prossima edizione del grande fratello! Solo loro (forse..) non sono, irresistibilmente, comici con body neri e "sospensori" tigrati!
7) inutile aggiungere, poiché si configurerebbe come un mero oltraggio ai telegionali...recenti, di non uscire nelle ore più calde, di bere almeno due litri d'acqua al dì, di assumere molta frutta e verdura; usare un berrettino con visiera (possibilmente, privo di scritta: NY ovvero sweet years)!

Scevro dall'adottare disattesi, quanto sconvenienti ed inopportuni componimenti, e diretti alla Sua cortese persona, Le significo che, a parte il contenuto, ineccepibilmente, consono e scientifico del Suo articolo in esame, ho letto esso medesimo con una vena di malcelata ilarità. Il Suo scritto mi ha ingenerato una sorta di vivida gaiezza. L'ho ricondotto al commento che mi son permesso di articolare sulla Sua dolce persona, invero: all'esteta (aisthetès... colui che sente).
Un connubio fra scienza e morale ..., di colui che ha il così detto "Dono"!

Confidando nella Sua giusta interpretazione su quanto in epigrafe esposto, ma, soprattutto, nella giustezza, nonché nella liceità del contenuto, La saluto molto affettuosamente, non senza far, inesorabilmente, richiamo al primo capoverso!

aa

#11
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Dr.ssa Valentina Pontello

Gentile Utente,

la ringrazio per il gradimento che esprime verso i miei componimenti e la saluto con spensierata gaiezza
:)

#20
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Dr. Fernando Bellizzi

Io sono cresciuto tra Italia e Messico, ed anche il Messico è pieno di magia.
Lo Sciamano accompagna e personalizza il trattamento e quindi mette un tocco umano, che spesso manca nel "medico occidentale".

Posso però far notare una cosa, che spesso viene tralasciata quando si parla di "rimedi naturali"? La medicina occidentale comunque estrae i principi attivi da piante e animali. Questo me lo fece notare un mio zio medico. Il farmaco occidentale, rispetto al metodo naturale, estrae solo un principio attivo, e non i tanti principi attivi che sono contemporaneamente presenti in una pianta.
Questa riflessione era nata parlando di una paziente che avevano impiegato tanto a capire come mai avesse tante complicazioni su un problema relativamente semplice con terapia farmacologica consolidata. Il problema era che la signora si curava con un infuso di una pianta, che però aveva anche un alto livello di tossicità epatica e di fluidificazione del sangue. Effetti che andavano ad amplificare ed alterare la terapia farmacologica.
Mio zio mi spiegò che i principi della pianta erano ben conosciuti, solo che l'industria farmacologica riusciva ad isolare i diversi principi attivi ed a dosarli meglio nella terapia.

Spesso parlando con persone che cercano la medicina naturale rispetto a quella industriale, quando chiedi loro da dove l'industria tiri fuori le molecole dei farmaci, ti rispondono con un banale "chimica" (come se non fossimo vivi grazie alla chimica) o semplicemente ignorano del tutto la questione!

#21
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Dr. Alessandro Scuotto

Caro Fernando,
l'attuale visione integrativa della medicina non pretende di sostituire i trattamenti fitoterapici a quelli con i farmaci di sintesi o viceversa, ma di scegliere in modo opportuno la terapia più idonea per il paziente in relazione alla sua condizione.
Per alcuni versi è una scelta analoga a quella che potresti fare tu nella scelta dell'approccio psicoterapeutico più idoneo.

#22
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Dr. Fernando Bellizzi

Alessandro, indubbiamente, e non mi pare di aver di aver parlato di esclusività del trattamento, ma proprio sottolineato che anche i farmaci di sintesi traggono origine dalla natura.
Ed anzi, molti farmaci nascono dallo studio degli sciamani, dei loro metodi. L'industria ha anche il vantaggio di industrializzare anche la coltivazione delle piante e di migliorarne la produzione.
Un libro molto bello su come nasce l'industrializzazione del farmaco di sintesi per me è stato "LSD - Il mio Bambino difficile" di Albert Hoffman dove descrive la nascita del farmaco ed i viaggi dagli sciamani per studiare le piante da loro usate.

#23
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Dr.ssa Valentina Pontello

cara Fernando,

quello che scrivi è vero: molti farmaci sono derivati dalle piante.
Alcuni esempi: acido acetilsalicilico, morfina, stimolanti delle contrazioni uterine, anticoagulanti, antiasmatici, farmaci per la tosse...

Alcuni fitoterapici sono registrati come farmaci, e usati comunemente anche da non fitoterapeuti (bromelina, serenoa repens...).

#24
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Ex utente

Chiarissima dott.ssa Pontello,

In relazione ai commenti articolati dai Suoi cortesi lettori,ammiratori, giova ricordare che la sostanza medicamentosa per elezione, per antonomasia, è l'antibiotico! Sostanza, codesta, assolutamente "naturale"!
Grazie Fleming, grazie Chain, grazie Florey: gli "sciamani" per eccellenza!
Se gli orientamenti dottrinari in materia avessero avvalorato le ricerche dell'Università di Napoli, ed espletate, ad un di presso, nel lontano 1890, si sarebbe potui addivenire a delle conclusioni epistemologiche idonee a lenire non poche "sofferenze" patite nel passato!
Ad ogni buon conto: ogni preoccupazione è figlia del proprio tempo!

Con immutata stima, La saluto con la cordialità e l'affetto di sempre.
aa

P.S.
Nella circostanza, un eventuale commento sull'uso smodato degli esotismi linguistici vanno ascritti alla mia (purtroppo...)indicibile volontà di difendere le mura amiche! Il làbaro delle mie italiche origini!
Il "Sommo" dissipò un'intera esistenza affinché parlassimo tutti l'italiano! ...
A mio modesto parere, i francesismi, gli anglicismi e quant'altro, depongono male: fanno, ineccepibilmente, provincialismo! e la nostra Nazione, la nostra nobile, nonché peregrina Terra, di cultura ne ha ancora tanta da ..."vendere"!
... vi è mai capitato di entrare in un c.d. "caffè" e nelle cui locandine vi è scritto a bella posta: "in questo BAR non accettiamo TICKET RESTAURANT" ! a me, accidentalmente, sì per l'appunto!
Una miscelleanea di idiomi .... avvilente, irriferibile!
Faccio ammenda per la postilla, inequivocabilmente, non consona alla tematica in esame. grazie.


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