Forti dubbi di colpevolezza nonostante il DNA
Finalmente dopo 4 anni sembrerebbe che l’assassino della povera Chiara Gambirasio sia stato consegnato alla Giustizia.
Tutto il plauso e i complimenti agli investigatori che hanno condotto una indagine minuziosa e difficilissima e mai effettuata prima d’ora.
Siamo ora tutti contenti di aver trovato il mostro? Nessun Magistrato, nessun investigatore, nessun genetista, avanza un pur minimo dubbio?
Al momento così sembra e la volontà di “sbattere il mostro in prima pagina” sembra obnubilare tutti e prevalere.
Dunque il DNA di Bossetti coincide al 99,9% con quello trovato sul corpo della ragazza.
Quest’uomo, che non sapeva di avere un padre diverso da quello che lo ha allevato assieme alla sorella gemella, si dichiara innocente e cercherà di fornire un alibi per la sera del delitto che, ovviamente, andrà controllato, si spera, con altrettanta minuziosità delle lunghe indagini.
A distanza di 40 anni si è scoperto un adulterio di cui, pur in un piccolo paese, nessuno ne aveva avuto neanche sentore. E questo già appare quanto meno emblematico.
E comunque chi potrebbe non ritenere come eventualità più che possibile che il genitore naturale di Bossetti non avesse avuto un altro figlio?
Chi può escludere una possibilità del genere?
Come si potrà condannare il Bossetti con il dubbio che un suo ipotetico fratello abbia commesso il delitto?
Siamo all’inizio di un iter giudiziario e si spera che quel dubbio aleggi nella mente di chi dovrà giudicare.