Saturimetro (pulsossimetro) ai tempi del COVID19
A causa della pandemia da Virus SARS COV-2, da alcuni mesi, è ormai entrato nelle case di tutti il saturimetro/pulsossimetro, un piccolo strumento medico portatile che misura frequenza cardiaca ed i livelli di saturazione di ossigeno nel sangue (SpO2, ovvero una stima della quantità di ossigeno trasportata dai globuli rossi).
Tale strumento funziona secondo i principi della spettrofotometria e i suoi sensori, altamente sensibili, rilevano le variazioni dei modelli di assorbimento di luce tra sangue ossigenato e sangue non ossigenato.
Oggi molto ricercato ed utilizzato (anche in maniera impropria) da pazienti che sviluppano malattia polmonare da Virus Sars Cov-2, lo strumento invero viene da sempre utilizzato sia per lettura in estemporanea durante visita/consulto, sia nel monitoraggio ospedaliero e domiciliare dei pazienti con patologia cardio-respiratoria e non solo.
In generale, una SpO2 compresa tra il 94% e il 100% è considerata normale, mentre valori inferiori indicano possibili condizioni mediche sottostanti che devono essere attentamente valutate.
Molteplici sono i dispositivi in commercio e tutti dovrebbero essere obbligatoriamente certificati, per cui è presumibile una lettura accurata.
Tuttavia, oltre al possibile mal funzionamento del dispositivo, ci sono alcuni fattori che possono influenzarne il funzionamento e provocare errori o letture inappropriate:
- posizionamento non corretto,
- movimento della persona,
- presenza di smalto/unghie artificiali,
- ipoperfusione e vasocostrizione,
- febbre,
- bassa temperatura,
- elevata frequenza cardiaca,
- etc.
Attenzione a non fare diagnosi in base ai soli numeri
Non di rado, la semplice lettura dei numeri riportati dal dispositivo genera paura e/o una vera e propria crisi d’ansia/panico, talvolta immotivata e pericolosa, possibile causa di peggioramento clinico legato alla reazione psicosomatica e neurovegetativa del soggetto (aumento di frequenza cardiaca e respiratoria, aumento pressione arteriosa etc).
Il saturimetro è uno strumento di facile utilizzo e se correttamente utilizzato può essere un valido indicatore di benessere o condizione patologica ma, come tutti gli strumenti medici, il suo uso deve essere integrato alla clinica ed alle condizioni del soggetto: un numero basso (SpO2< 94%), così come un rilievo normale, deve essere valutato in uno specifico contesto, possibilmente con ausilio medico.