Emulsionanti alimentari rischi.

Emulsionanti alimentari: l'impatto nascosto sulla salute intestinale e metabolica

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Dr. Stefano Ardenghi Medico di medicina generale, Medico di base, Microbiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Gli emulsionanti alimentari rappresentano uno dei gruppi di additivi più diffusi nell'industria alimentare moderna. Presenti in migliaia di prodotti di largo consumo, queste sostanze sono utilizzate principalmente per migliorare la consistenza e prolungare la shelf-life degli alimenti. Tuttavia, recenti evidenze scientifiche stanno sollevando seri interrogativi sulla loro sicurezza a lungo termine, in particolare per quanto riguarda la salute intestinale e metabolica.

Cosa sono gli emulsionanti?

Gli emulsionanti sono sostanze che permettono di miscelare acqua e grassi, creando emulsioni stabili. Sono fondamentali per la produzione di numerosi alimenti industriali come:

  • Prodotti da forno confezionati
  • Salse e condimenti
  • Gelati e dessert
  • Prodotti lattiero-caseari
  • Bevande vegetali

I più comuni includono il polisorbato 80 (E433), la carbossimetilcellulosa (E466) e i mono e digliceridi degli acidi grassi (E471).

Per approfondire:Cibi ultra-processati: quali sono i rischi per la salute?

Il meccanismo d'azione: cosa accade nell'intestino

Il nostro tratto gastrointestinale è rivestito da uno strato di muco che costituisce una barriera protettiva essenziale tra il contenuto intestinale e l'epitelio. Questa barriera ha un ruolo cruciale nel mantenere separati i batteri intestinali dalle cellule della mucosa, prevenendo così infiammazione e alterazioni della permeabilità intestinale.

Uno studio fondamentale pubblicato nel 2015 dal team di Chassaing ha evidenziato come emulsionanti comunemente utilizzati possano alterare significativamente questa barriera protettiva attraverso diversi meccanismi:

  1. Riduzione dello spessore del muco intestinale: gli emulsionanti hanno proprietà detergenti che possono erodere lo strato di muco, riducendone lo spessore e l'efficacia protettiva.
  2. Alterazione della composizione del microbiota: si è osservato un aumento dei ceppi pro-infiammatori (Proteobacteria) e una riduzione di quelli protettivi (Bacteroidetes).
  3. Aumento della permeabilità intestinale: la cosiddetta "leaky gut syndrome" facilita il passaggio di batteri e tossine nel circolo sanguigno.
  4. Promozione dell'infiammazione: Questi cambiamenti innescano una risposta infiammatoria che può diventare sistemica.

Per approfondire:Microbioma: perché è così importante per la nostra salute?

Correlazioni con patologie moderne

L'infiammazione cronica di basso grado indotta dagli emulsionanti è stata associata a diverse condizioni patologiche:

  • Malattie infiammatorie intestinali (IBD): Lo studio NutriNet-Santé del 2021 ha rilevato un aumento del rischio del 34% nei consumatori regolari di alimenti ultra-processati ricchi di emulsionanti.
  • Sindrome metabolica: Alterazioni nel metabolismo energetico e nella regolazione dell'appetito potrebbero contribuire allo sviluppo di obesità resistente alle diete.
  • Diabete di tipo 2: È stato osservato un peggior controllo glicemico nei soggetti con elevato consumo di alimenti contenenti emulsionanti.
  • Steatosi epatica non alcolica (NAFLD): L'infiammazione sistemica e l'alterazione della permeabilità intestinale possono favorire l'accumulo di grasso nel fegato anche in assenza di consumo alcolico.

Popolazioni particolarmente a rischio

Sebbene gli emulsionanti rappresentino un potenziale problema per la popolazione generale, alcune categorie di soggetti potrebbero essere particolarmente vulnerabili:

  • Soggetti con predisposizione genetica a IBD o malattie autoimmuni
  • Pazienti con sindrome dell'intestino irritabile (IBS)
  • Bambini, la cui barriera intestinale è fisiologicamente più permeabile
  • Anziani, nei quali i sistemi di difesa e riparazione risultano meno efficienti

Approccio clinico e raccomandazioni pratiche

Nella mia pratica clinica, ho riscontrato miglioramenti significativi in pazienti con sintomatologia gastrointestinale persistente attraverso l'implementazione di un protocollo di eliminazione degli emulsionanti.

Il protocollo di eliminazione e reintroduzione

  1. Fase di eliminazione (21 giorni):
    • Rimozione completa degli emulsionanti dalla dieta
    • Registrazione sistematica dei sintomi e delle variazioni
  2. Valutazione clinica:
    • Analisi dei parametri infiammatori
    • Valutazione dei sintomi gastrointestinali e sistemici
  3. Reintroduzione graduale:
    • Introduzione di un emulsionante alla volta
    • Monitoraggio di eventuali reazioni avverse

Raccomandazioni dietetiche per i pazienti

  • Lettura accurata delle etichette alimentari, con particolare attenzione a E433, E466 ed E471
  • Preferenza per alimenti freschi e minimamente processati
  • Preparazione domestica di alternative ai prodotti industriali (es. salse, condimenti)
  • Integrazione con alimenti prebiotici per sostenere il microbiota intestinale
  • Utilizzo di emulsionanti naturali (es. lecitina di girasole non OGM) quando necessario

Considerazioni finali e prospettive future

È importante sottolineare che gli emulsionanti sono riconosciuti come sicuri dalle autorità regolatorie nelle dosi attualmente permesse. Tuttavia, l'emergere di nuove evidenze scientifiche suggerisce la necessità di ulteriori studi, in particolare per quanto riguarda gli effetti dell'esposizione cronica e le possibili interazioni con altri additivi alimentari.

La ricerca futura dovrebbe concentrarsi su:

  1. Studi clinici controllati sull'uomo per confermare i risultati ottenuti sui modelli animali
  2. Analisi degli effetti a lungo termine dell'esposizione cronica
  3. Sviluppo di alternative più sicure o di metodi per mitigare gli effetti negativi

Nel frattempo, un approccio precauzionale appare giustificato, soprattutto per i soggetti a rischio o con sintomatologia gastrointestinale persistente.

Bibliografia essenziale:

  1. Chassaing, B., Koren, O., Goodrich, J. et al. Dietary emulsifiers impact the mouse gut microbiota promoting colitis and metabolic syndrome. Nature 519, 92–96 (2015). https://doi.org/10.1038/nature14232
  2. Association of ultra-processed food intake with risk of inflammatory bowel disease: prospective cohort study BMJ 2021; 374 https://doi.org/10.1136/bmj.n1554 (Published 15 July 2021)
  3. Dietary emulsifiers directly alter human microbiota composition and gene expression ex vivo potentiating intestinal inflammation - Benoit Chassaing, Tom Van de Wiele, Jana De Bodt, Massimo Marzorati, Andrew T. Gewirtz. https://gut.bmj.com/content/66/8/1414.abstract
  4. Dietary Emulsifier–Induced Low-Grade Inflammation Promotes Colon Carcinogenesis - Emilie Viennois, Didier Merlin, Andrew T. Gewirtz, Benoit Chassaing. https://doi.org/10.1158/0008-5472.CAN-16-1359
Data pubblicazione: 27 aprile 2025

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