Mitocondri.

Le disfunzioni mitocondriali: un problema più comune di quanto si pensi

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Dr. Stefano Ardenghi Medico di medicina generale, Medico di base, Microbiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

I mitocondri, spesso menzionati nei libri di biologia come "centrali energetiche della cellula", sono in realtà organelli di straordinaria importanza la cui funzione va ben oltre la semplice produzione di energia.

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha evidenziato come il malfunzionamento mitocondriale possa essere alla base di numerose patologie, molte delle quali difficili da diagnosticare attraverso le analisi di routine.

Cosa sono i mitocondri?

I mitocondri sono organelli presenti in quasi tutte le cellule del nostro corpo, con l'eccezione dei globuli rossi maturi. La loro particolarità è quella di possedere un proprio DNA (DNA mitocondriale o mtDNA), ereditato esclusivamente dalla madre, che codifica per 37 geni essenziali per il loro funzionamento.

Una singola cellula può contenere da poche decine fino a oltre 2.000 mitocondri, con una concentrazione particolarmente elevata nei tessuti ad alto fabbisogno energetico come il cervello, il cuore e i muscoli scheletrici.

Struttura e funzione dei mitocondri

I mitocondri presentano una struttura caratteristica con due membrane:

  • Una membrana esterna relativamente liscia
  • Una membrana interna ricca di pieghe chiamate "creste", che aumentano notevolmente la superficie disponibile per le reazioni biochimiche

All'interno della membrana interna si trova la "catena respiratoria" o "catena di trasporto degli elettroni", un complesso sistema di proteine che culmina nella produzione di ATP (adenosina trifosfato), la molecola che fornisce energia per praticamente tutti i processi cellulari.

Durante questo processo, noto come fosforilazione ossidativa, i nutrienti che assumiamo (principalmente glucosio e acidi grassi) vengono convertiti in energia utilizzabile dalla cellula. Come sottoprodotto di questa reazione si generano anche i radicali liberi dell'ossigeno (ROS), molecole potenzialmente dannose se prodotte in eccesso.

Le disfunzioni mitocondriali

Le alterazioni della funzione mitocondriale possono verificarsi per diverse ragioni:

  1. Cause genetiche: mutazioni del DNA mitocondriale o di geni nucleari che codificano per proteine mitocondriali. Queste mutazioni possono essere ereditate o verificarsi spontaneamente.
  2. Cause acquisite legate a fattori come:
    • Invecchiamento
    • Stress ossidativo cronico
    • Esposizione a tossine ambientali
    • Effetti collaterali di alcuni farmaci
    • Malattie autoimmuni
    • Infiammazione cronica sistemica

Quello che rende particolarmente complessa la diagnosi delle disfunzioni mitocondriali è la loro manifestazione clinica estremamente variabile. Essendo i mitocondri presenti in quasi tutti i tessuti, un loro malfunzionamento può colpire virtualmente qualsiasi organo o sistema.

Sintomi delle malattie mitocondriali

I sintomi più comuni includono:

  • Affaticamento persistente che non migliora con il riposo
  • Intolleranza all'esercizio fisico anche di lieve entità
  • Debolezza muscolare e mialgie
  • Disturbi neurologici come emicranie, difficoltà di concentrazione, "brain fog" (nebbia cerebrale)
  • Problemi gastrointestinali ricorrenti
  • Disturbi del sonno
  • Intolleranza a temperature estreme
  • Sintomi simil-influenzali in assenza di infezioni

Nelle forme più gravi, le disfunzioni mitocondriali possono manifestarsi con:

Le malattie mitocondriali primarie

Esistono numerose patologie classificate come "malattie mitocondriali primarie", tra cui:

  • Sindrome MELAS (Miopatia, Encefalopatia, Acidosi Lattica, episodi Stroke-like)
  • Sindrome di Leigh (encefalopatia necrotizzante subacuta)
  • Neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON)
  • Sindrome MERRF (Epilessia Mioclonica con Fibre Rosse Ragged)
  • Sindrome di Kearns-Sayre

Questi disturbi, sebbene rari (circa 1 caso su 5.000 nella popolazione generale), rappresentano solo la punta dell'iceberg.

Secondo studi recenti, forme più lievi di disfunzione mitocondriale potrebbero essere presenti in una percentuale significativamente maggiore della popolazione e contribuire a condizioni croniche come la fibromialgia, la sindrome da fatica cronica/encefalomielite mialgica (CFS/ME) e alcune forme di intolleranza all'esercizio fisico.

Diagnosi dei disturbi mitocondriali

La diagnosi di una disfunzione mitocondriale rappresenta spesso una sfida, soprattutto nelle forme meno severe.

Gli esami di routine come emocromo, funzionalità epatica e renale, ormoni tiroidei risultano generalmente nella norma.

Il percorso diagnostico può includere:

  • Misurazione dell'acido lattico a riposo e dopo esercizio
  • Analisi del DNA mitocondriale alla ricerca di mutazioni note
  • Biopsia muscolare con analisi istologica, enzimatica e ultrastrutturale
  • Studi di respirometria su cellule del sangue o fibroblasti
  • Spettroscopia di risonanza magnetica (per valutare il metabolismo energetico tissutale)
  • Test di funzionalità mitocondriale su cellule in coltura

La diagnosi spesso richiede un approccio multidisciplinare e l'esperienza di centri specializzati.

Il legame con altre patologie

Le disfunzioni mitocondriali sono implicate come fattori contribuenti in numerose patologie, tra cui:

Questo ha aperto nuovi scenari di ricerca e approcci terapeutici per condizioni precedentemente considerate non correlate al metabolismo energetico.

Strategie di supporto per migliorare la funzione mitocondriale

Sebbene non esistano ancora terapie definitive per molte malattie mitocondriali, diverse strategie possono contribuire a migliorare la funzione mitocondriale e ridurre i sintomi:

Approcci nutrizionali

  • Alimentazione anti-infiammatoria: dieta ricca di alimenti freschi e non processati, con abbondanza di vegetali colorati e grassi salutari
  • Alimentazione chetogenica modificata: in alcuni casi, sotto stretto controllo medico
  • Riduzione dei picchi glicemici: limitazione di zuccheri raffinati e carboidrati ad alto indice glicemico
  • Distribuzione adeguata dei pasti: per fornire un apporto costante di nutrienti

Stile di vita

  • Esercizio fisico moderato e personalizzato: l'attività fisica regolare, adattata alle capacità individuali, stimola la biogenesi mitocondriale (la creazione di nuovi mitocondri)
  • Gestione dello stress: tecniche di rilassamento, meditazione e respirazione consapevole
  • Igiene del sonno: miglioramento della qualità e quantità del riposo notturno
  • Riduzione dell'esposizione a tossine ambientali: limitazione di inquinanti, pesticidi e sostanze chimiche potenzialmente dannose

Supplementazione nutrizionale (sempre sotto controllo medico)

Alcuni micronutrienti e composti possono supportare la funzione mitocondriale:

  • Coenzima Q10: essenziale per il trasporto degli elettroni nella catena respiratoria
  • Acido alfa-lipoico: potente antiossidante con azione protettiva sui mitocondri
  • L-carnitina: facilita il trasporto degli acidi grassi all'interno dei mitocondri
  • Vitamina B2 (riboflavina): componente di cofattori essenziali nel metabolismo energetico
  • Magnesio: cofattore di numerosi enzimi coinvolti nella produzione di ATP
  • NAD+ e suoi precursori: molecole coinvolte nei processi di ossidoriduzione mitocondriale

Progressi nella ricerca

La ricerca sulle disfunzioni mitocondriali è in rapida evoluzione. Alcuni degli approcci più promettenti attualmente in fase di studio includono:

  • Terapia genica mirata a correggere mutazioni del DNA mitocondriale
  • Terapia di sostituzione mitocondriale (come nel caso della "fecondazione a tre genitori")
  • Farmaci mirati che agiscono su specifici aspetti della disfunzione mitocondriale
  • Trapianto di mitocondri da cellule sane a cellule con mitocondri difettosi
  • Induttori della biogenesi mitocondriale per aumentare il numero di mitocondri funzionanti

Conclusioni

Le disfunzioni mitocondriali rappresentano un campo di grande interesse scientifico e clinico, con implicazioni che vanno ben oltre le rare malattie mitocondriali classiche. La comprensione del ruolo di questi organelli nella salute e nella malattia sta profondamente modificando il nostro approccio a numerose condizioni croniche.

Per i pazienti che soffrono di sintomi persistenti e inspiegabili, soprattutto legati a stanchezza cronica e intolleranza all'esercizio, considerare la possibilità di una disfunzione mitocondriale può aprire nuove strade diagnostiche e terapeutiche.

È importante sottolineare che qualsiasi approccio volto a migliorare la funzione mitocondriale dovrebbe essere discusso con professionisti sanitari competenti e inserito in un programma terapeutico personalizzato.

La continua ricerca in questo campo promette di portare nei prossimi anni importanti innovazioni diagnostiche e terapeutiche che potrebbero migliorare significativamente la qualità di vita di molti pazienti.

Data pubblicazione: 16 aprile 2025

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