Lombosciatalgia: nuove linee guida dell'American College of Physician
La lombalgia cronica è un affezione che colpisce ben un italiano su quattro, la lombosciatalgia invece colpisce l'8,3% della popolazione generale con con lieve prevalenza delle donne sugli uomini.
Le nuove linee guida dell'American College of Physicians (ACP), pongono in confronto trattamenti farmacologici con trattamenti non farmacologici nelle lombosciatalgia acuta, subacuta e cronica!
Brevi raccomandazioni per il trattamento della lombosciatalgia
La 1° raccomandazione riguarda la forma acuta e subacuta ove, qualora si volesse optare per trattamenti non farmacologici, mette in risalto l'applicazione di calore superficiale, massaggi e agopuntura, con un miglioramento della qualità da lieve a moderata; se invece si volesse optare per i trattamenti farmacologici, si può ricorrere ai FANS associati a miorilassanti!
La 2° raccomandazione riguarda la forma cronica della lombosciatalgia, ed è inerente solo alle terapie non farmacologiche, quali ancora agopuntura, l'uso di tecniche orientali come il Tai Chi e lo Yoga, il biofeedback elettromiografico!
La 3° raccomandazione sempre per la forma cronica del disturbo, si avvale più di terapie farmacologiche che non, con la scelta dell'uso di FANS in prima linea, tramadolo o duloxetina come terapia di seconda linea e, qualora non ci dovessero essere miglioramenti con le terapie sopracitate, e sempre quando i benefici potenziali superino i rischi, l'uso di oppioidi come ulteriore opzione!
Da evidenziare che, contrariamente a quanto riportato dalle linee guida del 2007, gli antidepressivi triciclici non hanno riportato una significativa efficacia nel ridurre il dolore e perdita della funzionalità, mentre per gli SSRI, evidenze di qualità moderata non mostrano cambiamenti della sintomatologia dolorosa!
Considerazioni personali:
a mio giudizio clinico, la strategia migliore sarebbe, nella forma acuta e subacuta, l'uso ormai consolidato dei FANS con i miorilassanti ed eventualmente, nelle forme molto dolorose o non responsive ai primi, l'uso di tramadolo e/o corticosteroidi, mentre nelle forme croniche, l'unione delle due terapie (quella fisica e rilassante) e quella farmacologica, è il mezzo per ottenere i migliori risultati!
Una menzione a parte voglio farla per il Tai Chi, disciplina orientale di derivazione marziale (nasce infatti come stile interno del kung fu) citato come terapia dall'American College, che il sottoscritto pratica personalmente, e che sarebbe finalizzato, tramite movimenti lenti e circolari, a ristabilire la circolazione energetica del nostro organismo, al fine di ottenere uno stato di salute ottimale...senza voler con questa considerazione, stigmatizzarne eventuali basi scientifiche,ma solo opinionistiche,tenendo conto tuttavia, che l'OMS nel catalogare tutte le medicine alternative a quella convenzionale occidentale,ha introdotto una complessa categorizzazione di cui fa parte anche la medicina tradizionale cinese,compreso il Tai Chi Chuan,definito come ''tecnica psico-corporea''; non è indicato infatti (qualora lo si volesse praticare come terapia di supporto e non primaria) solo nelle lombalgia, bensì anche nella fibromialgia e in molte altre malattie reumatiche.Per quanto riguarda il caso nostro (quello della lombosciatalga), l'ACP consiglia una frequenza dalle 2 alle 5 volte a settimana per 10 settimane!
Fonte:Quaseem A,Wilt TJ,McLearn RM et al.Noninvasive tereatment for Acute,Subacaute,and Chronic Low Back Pain: A Clinical Practice Guideline From the American College of Physician.