Batterio resistente? Ti tolgo la pinza!
Come sappiamo molte infezioni sono ormai antibiotico resistenti. Che cosa si può fare?
Uno studio pubblicato dalla rivista Chemistry&Biology ha pubblicato un intressante articolo dal quale si evince che, in questi casi, l’uso di alcuni antidolorifici sarebbe in grado di eliminare i batteri resistenti con un altro meccanismo di azione
Lo studio appartiene ad un gruppo di studiosi della della University of Wollongong, coordinati dal Dottor Aaron Oakley, che hanno studiato gli effetti di tre noti farmaci non steroidei (bromofenac, carprofen e vedaprofene) e hanno comprovato una chiara azione antibatterica.
Come è possibile questo risultato?
In pratica questi antidolorifici impediscono al germe di replicare il proprio DNA, processo che ne permette la sopravvivenza nell’organismo infettato. Queste tre molecole praticamente annullano l’azione di un enzima chiamato DNA clamp, pinza del DNA, che aiuta l’enzima polimerasi a copiare il DNA.
La pinza permetterebbe all’enzima di restare adeso alla molecola di DNA permettendone quindi la replicazione.
Bloccando l’aiuto della pinza, quindi dell’enzima dna clamp, il dna non viene replicato e si riuscirebbe a debellare l’infezione resistente.
Fonte Chimica e Biologia, Yin et al:. “Replicazione del DNA è gli effetti antibatterici di non steroidei anti-infiammatori”. DOI: 10.1016/j.chembiol.2014.02.009