Dalla parte delle donne (recensione di un libro)
Il panorama che emerge sulle condizioni femminili nel mondo è sconcertante tra schiavitù, miseria, ignoranza, e ahimè soppressione selettiva (non importa uccidere le bambine, basta non curarle quando sono malate, non vaccinarle, non nutrirle per favorire i fratelli maschi!).
Dobbiamo sentirci fortunate ad essere nate in un paese dove i diritti di base delle donne sono riconosciuti, anche se ancora siamo ben lontani dalle pari opportunità.
Ma rimane la speranza che le cose possano cambiare, e che le donne possano riscattarsi dalla miseria in cui sono costrette dal fatto di essere fisicamente più deboli. Le storie raccontate nel libro ci parlano di donne semplici, ma determinate, come ad esempio Mukthar Mai, che si è rifiutata di suicidarsi dopo una violenza di gruppo e ha scosso le coscienze di tutto il mondo, devolvendo il risarcimento che ha ricevuto dallo stato, il Pakistan, alla costruzione di una scuola. http://www.mukhtarmaimmwo.com/mukhtar-mai.html
Cosa possiamo fare noi? Tante cose in realtà. Non è possibile leggere questo libro e restare con le mani in mano. Nell’ultimo capitolo troviamo un elenco delle organizzazioni no profit che si battono per migliorare le condizioni femminili nel mondo. Io ne segnalo tra queste un paio che sto esplorando:
www.kiva.org organizzazione che si occupa di microcredito. Si prestano piccole somme (10-25 dollari, tra l’altro ricordo il cambio favorevole con l’euro) ad imprenditrici in paesi in via di sviluppo per avviare o continuare un commercio. La somma viene restituita nel corso di un anno e diventa quindi disponibile per prestiti successivi ad altre persone.
http://www.womenforwomen.org aiuta le donne che vivono in paesi devastati dalla guerra. Tramite una piccola donazione mensile (27 dollari) si aiuta una donna a ricostruire la sua vita. La cosa interessante è che nel periodo di “adozione” si scambia una corrispondenza diretta con la persona che stiamo aiutando. Alla fine del periodo si viene associati ad un’altra “sorella”.