L'amore omosessuale è più puro di quello eterosessuale. Lo dice Umberto Veronesi

luigilaino
Dr. Luigi Laino Dermatologo

L'Amore omosessuale, sarebbe, secondo Umberto Veronesi che lo ha dichiarato oggi a Milano (vedi fonte in calce) più puro di quello eterosessuale, perchè

non strumentale alla procreazione.

Ancora rimanendo adesi ai temi scientifici, Veronesi afferma (a nostro avviso giustamente) che l'omosessualità non è frutto di radici genetiche.

Sono parole che - cita la fonte - rispondono ad altre citazioni effettuate sul tema dal sindaco di Sulmona che ha definito "aberrazione sessuale" l'omosessualità.

Prendendo subito le distanze da queste ultime simili affermazioni del primo cittadino della citta abruzzese, sulle quali ogni commento è superfluo, vorrei, sia da padre di famiglia ma soprattutto da medico che ha tanti amici e pazienti omosessuali con i quali condivido rapporti sociali e professionali di grande profondità, almeno da parte mia, dire che non sono in modo assoluto d'accordo con le parole del grande Luminare, riguardo alla "purezza" di diversi modi di Amare.

Dichiaro però che esprimere un libero parere come ha fatto Veronesi, è sempre una cosa da preservare anche quando si pensa all'opposto, ma a nostro modestissimo avviso, quando si è "Leader opinion" nella Medicina e nella Scienza ritengo si dovrebbe valutare aspetti più ampi di un singolo problema o in questo caso di un particolare e delicato tema, al netto di frasi appartenenti sicuramente ad un discorso più ampio.

Io ritengo al contrario che esista UN solo AMORE, quello di un essere umano per un altro essere umano, o quello più grande di UN essere umano per tantissimi esseri umani. La procreazione è un ulteriore tema, che io personalmente auspico sempre interna all'Amore  e prospettica ad Esso, senza che si tolga nulla a tutte le altre forme di quell'unico Amore.

Non penso che ci sia un amore più puro o meno puro di un altro.

L'Amore, è per me - ma non credo di essere solo -  UNO e UNICO.

Con la sua interezza, la sua complessità le sue fasi e la sua eternità. Noi siamo solo chiamati a vivere per una frazione di infinito un singolo grande sentimento, il più grande dell'Essere vivente.

Ognuno poi, lo viva come vuole.

E' quello che personalmente, auguro a tutti di provare, almeno una volta nella vita, per qualcuno.

 

 

fonte:

http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20110623_171403.shtml

 

Data pubblicazione: 23 giugno 2011

9 commenti

#1

Caro Laino,
non è detto che, pur essendo un grande scienziato, Veronesi non possa dire delle fesserie. E questa sembra anche un po' grossa.
In epoca attuale con l'evoluzione dei costumi, del senso morale, l'amore eterosessuale non è più anch'esso strumentale alla procreazione. Poi ( e qui condivido le tue osservazioni) non comprendo perchè la purezza di un sentimento dovrebbe essere strumentale a qualcosa.
Un amore sia omo che etero può essere <non puro> a seconda dei soggetti che lo praticano,della loro esperienza, del loro carattere ecc.
Sulle radici genetiche neanche Veronesi può esserne certo, poichè non ci sono certezze scientifiche. Vi sono per esempio casi di omosessualità più o meno nascosta o repressa, in gruppi familiari che, mi pare, allo stato attuale non sono stati sufficientemente studiati.
E' comunque consolante che un Opinion Leader come Veronesi possa prendere degli abbagli sulla omosessualità, speriamo che non ne abbia mai presi in Oncologia.

#2
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Dr. Giuseppe Santonocito

Sulle radici genetiche dell'omosessualità certezze non ce ne sono, ma indizi di una qualche forma di partecipazione genetica, mi pare proprio si possa dire di sì.

Oltretutto bisognerebbe capire in che senso Veronesi intendesse "omosessualità", dato che è un termine onnicomprensivo e impreciso. Come minimo si dovrebbe distinguere fra identità di genere e orientamento sessuale, ma si potrebbero fare altre distinzioni.

Ho l'impressione che quella di Veronesi sia stata un'esternazione volutamente eccessiva, forse in risposta a quella del sindaco di Sulmona.



#3
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Ex utente

Penso che Veronesi impiegherebbe piu' utilmente il suo tempo occupandosi del suo lavoro di oncologo piuttosto che occuparsi di nucleare e di amore omosessuale .

#4
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Dr.ssa Valeria Randone

Concordo con il Dr .Santonocito e con il Dr.Migliaccio, sulla dubbia scientificità dell'azzardata affermazione del prof. Veronesi.
Omosessualità va distinta da identità di genere, di ruolo, trasgender,orientamento sessuale.
Inoltre non è affatto vero, che il sentimento non è "inquinato" dal desiderio di genitorialità, perchè proprio gli omosessuali, si battono senza esclusioni di mezzi, per la fecondazione assistita, per l'ovodonazione, la fecondazione eterologa e l'adozione, e sono feroci nel loro progetto genitoriale.
Questa volta VEronesi, ha sconfinato in un territorio non suo

#5
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Dr. Enrico Conti

Le parole di Veronesi fanno notizia solo perchè a pronunciarle è proprio lui e perchè il contesto in ci sono state pronunciate (difesa della omosessualità contro esternazione imbecille di uomo pubblico) è passato volutamente in secondo piano, altrimenti addio occasione per inutili starnazzi. Se la notizia fosse stata riportata per quello che vale non ci sarebbero tanti commenti.

#6
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Dr. Giampiero Griselli

Allora nel momento in cui una coppia omosessuale desiderasse avere un figlio, e magari ottenesse questo risultato (quanti casi abbiamo conosciuto,anche recenti) il loro amore scaderebbe in purezza?
Ma andiamo!

#8
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Dr. Luigi Laino

Riporto integralmente Gramellini

Il dottor Veronesi sostiene che l’amore più puro è quello omosessuale, perché non è finalizzato alla procreazione. Lo sostiene in risposta a quel sindaco che aveva definito l’omosessualità un’aberrazione genetica.

Veronesi mostra di aver letto il Simposio di Platone (il sindaco si è fermato a Playboy). Ma forse l’illustre oncologo ha dimenticato il finale, altrimenti si ricorderebbe che l’amore non prevede classifiche di genere. All’origine, narra Platone, esistevano maschi, femmine e androgini dotati di entrambi gli organi sessuali.

Ma quando gli uomini vollero scalare il cielo, gli dei li punirono spaccandoli in due. Da allora ciascuno cerca la sua metà perduta: i maschi dimezzati sono diventati gay, le femmine lesbiche e gli androgini etero. Nessuno è più puro o aberrante dell’altro. E tutti possono procreare, anche se l’unione fra le due metà dello stesso sesso partorisce solo idee e non corpi.

La differenza, spiega Platone, non la fanno dunque i sessi, ma la qualità dei sentimenti: la «scala dell’amore», che va dalla bellezza fisica a quella divina. L’amore è l’energia dell’universo con cui l’uomo riesce a entrare in sintonia soltanto quando ama. L’oggetto dell’amore non è poi così importante. Può essere un maschio, una femmina, un figlio, un animale, una pianta, una montagna, un sogno, un progetto, un ideale. Quel che conta è la pulsione spirituale che l’amante esprime nell’amare.

Chiedo umilmente scusa al professor Platone se duemilaquattrocento anni dopo non abbiamo ancora imparato la lezione


Siamo contenti che anche un giornalista lucido come Gramellini abbia avuto la nostra stessa sensazione!

#9
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Dalla Stampa.it anche la replica di Grillini, storico attivista del movimento omosessuale italiano sembra in qualche modo mettere il punto su una situazione piuttosto chiara su cui non si parla di "differenze" ma di "eguaglianze" !

"è già stato ampiamente dimostrato come i meccanismi dell’innamoramento e della passione amorosa siano esattamente identici in tutti gli esseri umani, eterosessuali e non. Quello che cambia è semplicemente l’oggetto dell’amore che negli omosessuali è costituito dalle persone dello stesso sesso"

http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/408547/

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