La qualità dell'aria indoor negli ambienti di lavoro
È stato pubblicato sulla rivista internazionale, indicizzata su Scopus, Journal of Health and Social Sciences1, un mio editoriale, con il contributo di due prestigiosi autori e massimi esperti in Italia di "qualità dell'aria indoor", negli ambienti di vita e di lavoro, rispettivamente il Dr Gaetano Settimo, Coordinatore del Gruppo di Studio Nazionale Inquinamento Indoor (GdS) dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) ed il Professor Nicola Magnavita, Direttore della Scuola di Specializzazione di Medicina del Lavoro dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
L'editoriale si intitola "Indoor Air Quality and Indoor Environmental Quality: The role of occupational health surveillance and the cooperation between public and occupational health stakeholders"2 e ribadisce l'importanza della collaborazione tra stakeholder occupazionali e di sanità pubblica per il benessere psico-fisico dell'individuo, dentro e fuori l'ambiente di lavoro.
L'individuo trascorre gran parte del proprio tempo in ambienti di vita e di lavoro indoor e il benessere e la produttività sul posto di lavoro dipendono in modo significativo dalla qualità dell'ambiente "indoor". Una buona qualità dell'aria indoor e, più in generale, una solida qualità degli "interni" sono essenziali per prevenire problemi di salute e migliorare il comfort e la soddisfazione degli occupanti.
L'attenzione a questi aspetti, per esempio attraverso la sorveglianza sanitaria occupazionale già effettuata per rischi normati come il videoterminale e la cooperazione tra gli stakeholder della salute, può migliorare il benessere psico-fisico dell'individuo-lavoratore, riducendo il carico globale di malattie e promuovendo pratiche virtuose e sostenibili.
In un'era segnata dal cambiamento climatico e da sfide sanitarie globali come la pandemia di COVID-19, migliorare la qualità dell'aria indoor e, più in generale, la qualità di tutti gli ambienti di indoor (compresi quelli lavorativi), non rappresenta soltanto una responsabilità sociale dei decisori politici e delle aziende, ma è una strategia cruciale per garantire un futuro più sano e sostenibile per tutti.
