
Influenza stagionale: sintomi, durata e prevenzione
Dall'inizio della stagione influenzale 2024-2025, si stima che oltre 6,5 milioni di italiani siano stati colpiti da sindromi simil-influenzali e a febbraio 2025 l'influenza stagionale ha raggiunto il suo picco, iniziando a calare nella sesta settimana dell'anno.
Nonostante il picco sia stato raggiunto, l'influenza continua a circolare e nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 37,28 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 19,57 nella fascia 15-64 anni a 14,28 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 7,23 casi per mille assistiti [1].
Quali sono i sintomi dell'influenza stagionale?
L'influenza si manifesta con sintomi che possono variare in intensità da persona a persona. Tra i più frequenti troviamo:
- Febbre alta (spesso sopra i 38°C)
- Brividi e sudorazione
- Dolori muscolari e articolari
- Mal di gola
- Tosse
- Mal di testa e spossatezza
- Disturbi gastrointestinali (in alcuni casi)
👉🏻L'esperto risponde: Dolori muscolari, mal di testa, nausea, febbre: ho l'influenza?
Influenza nei bambini: quanto dura e come gestirla
La febbre nei bambini è uno dei sintomi più comuni dell’influenza e può durare dai 3 ai 5 giorni. È importante monitorare l’evoluzione della febbre nei bambini e rivolgersi a un pediatra se:
- Supera i 39°C e non scende con antipiretici.
- Il bambino appare molto abbattuto o disidratato.
- Sono presenti difficoltà respiratorie.
Per approfondire:Influenza nei bambini: consigli per i genitori
Quanto dura l'influenza e quando preoccuparsi?
L’influenza stagionale ha una durata variabile a seconda dell’età, dello stato di salute e della risposta immunitaria del soggetto. In genere, i sintomi influenzali durano tra 5 e 10 giorni, ma alcuni disturbi come la tosse e la stanchezza possono persistere più a lungo.
L’influenza segue un decorso tipico suddiviso in tre fasi principali:
- Fase iniziale (1-2 giorni): insorgenza improvvisa con febbre alta, brividi, dolori muscolari e articolari.
- Fase acuta (3-5 giorni): i sintomi più intensi persistono, con febbre, tosse, congestione nasale e affaticamento.
- Fase di recupero (6-10 giorni o più): la febbre scompare, ma può restare una sensazione di spossatezza e una tosse residua.
Quanto dura la febbre nei bambini e negli adulti?
La febbre nei bambini può durare dai 3 ai 5 giorni, ma nei casi più severi può persistere fino a una settimana. Negli adulti, la febbre tende a scomparire in 2-4 giorni, mentre il senso di affaticamento può durare più a lungo.
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Quando preoccuparsi e consultare un medico?
Sebbene l’influenza sia generalmente autolimitante, in alcuni casi può portare a complicanze. È consigliato rivolgersi al medico se:
- La febbre dura più di 5 giorni o supera i 39°C, soprattutto nei bambini e negli anziani.
- Si verificano difficoltà respiratorie o dolore toracico.
- Il paziente presenta segni di disidratazione (secchezza delle mucose, minzione ridotta, sonnolenza).
- Nei bambini piccoli, la febbre è associata a pianto inconsolabile, difficoltà a svegliarsi o convulsioni febbrili.
Se i sintomi influenzali persistono oltre 10 giorni o peggiorano dopo un iniziale miglioramento, potrebbe trattarsi di una sovrainfezione batterica (come polmonite o infezione da streptococco). In questo caso, è necessaria una visita medica per valutare la necessità di un trattamento antibiotico.
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Quali sono le cause dell'influenza stagionale?
L'influenza stagionale è causata da virus influenzali che infettano le vie respiratorie superiori e inferiori. Questi virus appartengono principalmente ai tipi A e B, con il tipo A ulteriormente suddiviso in sottotipi HA e NA. La continua evoluzione di questi virus attraverso mutazioni genetiche rende necessaria una costante sorveglianza e aggiornamento dei vaccini.
Durante la stagione influenzale 2024-2025 in Italia, il virus predominante è stato il virus influenzale A(H3N2) [2].
Come prevenire l'influenza?
L’influenza stagionale può essere prevenuta adottando alcune misure:
- Vaccinazione antinfluenzale (raccomandata per i soggetti più fragili come anziani, bambini e persone immunodepresse).
- Lavaggio frequente delle mani.
- Corretta alimentazione e idratazione.
- Evitare luoghi affollati durante i picchi influenzali.
La continua evoluzione dei virus influenzali richiede aggiornamenti annuali dei vaccini per garantire una protezione efficace. In Italia, per la stagione 2024-2025, sono stati resi disponibili vaccini antinfluenzali quadrivalenti, contenenti due ceppi di tipo A (H1N1 e H3N2) e due di tipo B, per offrire una copertura più ampia contro i ceppi circolanti [3].
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