Influenza australiana: sintomi e durata del virus influenzale stagionale
La stagione dell'influenza 2022/2023 è iniziata e, secondo i numeri dei più recenti bollettini, i casi stanno aumentando in modo considerevole: la cosiddetta influenza australiana potrebbe causare un'epidemia più aggressiva rispetto agli ultimi anni, durante i quali le restrizioni e le mascherine hanno permesso ai virus influenzali di circolare meno.
Diffusione dell'influenza australiana
L'attuale influenza in circolazione è stata denominata "australiana" perché si è già diffusa ad agosto nell'inverno del continente oceanico: ora è arrivata nel nostro paese facendo salire subito i numeri dell'incidenza nella popolazione.
Cosa dicono i dati in Italia?
Secondo l'ultimo bollettino Influnet rilasciato dal Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza a cura dell'Istituto Superiore di Sanità, nell'ultima settimana di novembre l'incidenza del virus influenzale è stata di 12,9 casi per mille assistiti, rispetto ai 9,5 della settimana precedente.
La popolazione più colpita è quella pediatrica, in particolare la fascia di età al di sotto dei 5 anni dove sono stati registrati 40,8 casi per mille assistiti (29,6 nella settimana precedente).
Come si prende l'influenza stagionale?
Come tutti i virus influenzale anche nel caso dell'australiana la trasmissione avviene per via aerea e per contatto: quindi attraverso le goccioline (droplet) che vengono rilasciate con la tosse e gli starnuti oppure attraverso il contatto diretto o indiretto con aree contaminate dalle secrezioni rilasciate tramite le vie respiratorie.
Per approfondire:Influenza nei bambini
Sintomi dell'influenza australiana
I sintomi dell'australiana sono quelli tipici dell'influenza stagionale quindi:
- febbre alta,
- tosse,
- dolori muscolari diffusi,
- mal di gola,
- mal di testa,
- mancanza di appetito,
- brividi.
In alcuni casi si possono verificare anche nausea, vomito e diarrea, in particolare nei bambini.
Per approfondire:Febbre alta: quando preoccuparsi?
Come distinguere l'influenza dal Covid-19?
I sintomi del Covid-19 e quelli dell'influenza sono molto simili, in particolare Cerberus e Gryphon, le più recenti sottovarianti di Omicron 5, si possono confondere facilmente con un raffreddore.
Pertanto la prima regola per distinguere l'influenza dal Covid-19 è quella di effettuare un tampone. Non bisogna, infatti, sottovalutare il Coronavirus in quanto, parallelamente ai contagi dell'influenza, potrebbero riprendere a salire anche quelli del Covid: secondo gli ultimi dati della Fondazione GIMBE ad oggi stanno aumentando i ricoveri e le terapie intensive, mentre la linea dei contagi è stabile e potrebbe essere sottostimata dalla mancata denuncia della positività a seguito dei tamponi fai da te.
Quanto dura l'influenza?
La durata media dell'influenza è di circa 5 giorni: la maggior parte delle persone guarisce in una settimana o dieci giorni.
Le fasce di età più fragili (soggetti con patologie croniche, neonati e anziani) sono maggiormente a rischio di complicanze più gravi, come polmonite e peggioramento delle condizioni di salute di base.
Il periodo di incubazione è di circa due giorni e si è contagiosi fino a 5 giorni dopo la comparsa dei sintomi.
Come curare l'influenza stagionale?
Per le persone in buona salute la cura dell'influenza si basa sul riposo e sull'idratazione: si consiglia di astenersi dal lavoro o scuola per una settimana e bere molta acqua, oltre a fare ricorso a paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre alta e dolori diffusi. Si ricorda che con i virus influenzali è inutile ricorrere all'utilizzo di antibiotici.
Il ricorso ai farmaci antivirali contro l'influenza viene raccomandato solo in casi selezionati, in considerazione dell'incertezza degli esiti e dei frequenti effetti collaterali.
I soggetti fragili, over 65 o in condizioni di salute a rischio devono rivolgersi tempestivamente al proprio medico di famiglia affinché venga intrapresa la terapia farmacologica più corretta per le proprie condizioni.
Vaccino antinfluenzale
Il Ministero della Salute consiglia di rispettare le norme di igiene di base per la prevenzione dell'influenza, quindi lavare regolarmente le mani, coprire bocca e naso quando si starnutisce, isolarsi ed evitare il contatto con altre persone nel caso si avvertano i primi sintomi influenzali.
È fortemente raccomandato, inoltre, il vaccino antinfluenzale in tutta la popolazione tra i 6 mesi e i 6 anni di età e nella popolazione adulta over 65, donne incinte e a tutti i soggetti ad alto rischio di complicanze o ricoveri legati all'influenza (per esempio persone affette da patologie croniche e caregiver).
Per approfondire:Come riconoscere l'influenza intestinale?
Fonti
- Istituto Superiore di Sanità - Sistema di Sorveglianza Influnet
- Sistema di Sorveglianza Integrata dell’Influenza: bollettino del 2 dicembre 2022
- Ministero della Salute: Prevenzione e controllo dell'influenza - raccomandazioni per la stagione - 2022/2023
- Istituto Superiore di Sanità - Influenza
- Fondazione GIMBE