Il decalogo "antico" del Coronavirus
Il “Decalogo antico” del Coronavirus non sostituisce il “Nuovo decalogo”, messo a punto dal Ministero della Salute (vedi foto sotto): piuttosto, lo integra nel quadro di una sapienza antica, maturata combattendo le tante pestilenze che nel corso dei millenni hanno afflitto l’umanità.
Questa sapienza ha molto da insegnare.
- Studia con attenzione la storia delle pestilenze.
Esse fanno parte della vita, della lotta darwiniana per la sopravvivenza che accomuna tutti i viventi, dai più elementari fino all’uomo. Se ne ricava un patrimonio di conoscenze, suggerimenti e rimedi, che merita di essere recuperato e valorizzato in chiave scientifica. - Concentrati sui malati e sulle fonti primarie di diffusione.
Attingendo alle cellule infettate, è lì che il virus acquisisce la capacità di moltiplicarsi e di propagarsi. - Diffondi il Nuovo decalogo del Coronavirus.
Metti in pratica misure preziose mutuate da Joseph Lister, il padre dell’antisepsi. Se applicate correttamente, esse potrebbero contrastare non solo il Coronavirus, ma anche le infezioni microbiche resistenti agli antibiotici, che ancora oggi infestano le sale operatorie. - Frena la diffusione del Coronavirus, ma non fermarti lì!
Un virus può diffondersi anche sotto forma di “virione”, costituito da materiale genetico circondato da un rivestimento protettivo, che ne garantisce una conservazione protratta nel tempo anche in condizioni ambientali avverse. Ecco perché, prima ancora di infettare una cellula e di moltiplicarsi, il Coronavirus si diffonde con tanta facilità. Insisti sulle misure del Nuovo decalogo, ma ricordati che tutte le barriere, per quanto presidiate, possono essere aggirate. - Nell’emergenza, non esitare a impiegare rimedi autorizzati per altre malattie (off label), ovvero non ancora validati secondo i criteri della medicina dell’evidenza. Ne forniscono un esempio gli anticoagulanti e la clorochina, che intervengono su segni e sintomi del Coronavirus coinvolti nel decesso.
- Onora la natura, che con gli anticorpi ti prospetta un’arma efficace contro lo stesso Coronavirus.
Quest’arma è prodotta nel nostro organismo, da una “officina” capace di approntarli di volta in volta su misura sia del singolo virus, sia delle mutazioni responsabili dell’eventuale processo di resistenza. Questa officina naturale è capace di renderli disponibili in tempi dell’ordine di 3-4 settimane, incomparabilmente inferiori a quelli richiesti per approntarli in un’officina farmaceutica. Il sistema immunitario è attivo da tempi immemorabili, corrispondenti alla comparsa dei vertebrati sulla Terra. - Punta anche sugli antivirali di sintesi chimica e biotecnologia, ma non scordare che sono talvolta preferiti per ragioni estranee alla scienza e alla medicina. Il farmaco di sintesi gode di una forte protezione brevettuale, che spesso premia gli investimenti effettuati, più che i meriti terapeutici. Per contro, il farmaco naturale è più rapido e meno costoso da sviluppare.
- Non ti illudere sulla possibilità di debellare definitivamente il Coronavirus.
I virus patogeni sono l'entità biologica più diffusa in assoluto sulla Terra. Nel nostro genoma rappresentano la cosiddetta materia oscura, dove svolgono un ruolo poco conosciuto, ma presumibilmente essenziale. Ecco perché è così difficile contrastarli, senza danneggiare l’intero organismo. La straordinaria impresa di debellare definitivamente una malattia è finora riuscita con un solo virus, grazie a un’operazione globale che si è protratta per anni: il Vaiolo. - Se non riesci a estirpare il Coronavirus, impara a conviverci.
Il nostro organismo ospita numerosi virus patogeni, che si risvegliano solo in occasione di cadute momentanee delle difese immunitarie. Anche in queste circostanze, tuttavia, la malattia raramente è di tale gravità da poter essere letale. Sfrutta il fenomeno della cosiddetta “vaccinazione selvaggia”, che porta spontaneamente a questa convivenza pacifica. Non garantisce una immunità completa, ma abbatte l’eventuale carica infettante e riduce drasticamente la gravità di possibili ricadute. Censisci e rimetti in campo chi ne è portatore, così da risollevare l’economia che altrimenti rischia di mietere più vittime dello stesso Coronavirus. - Ascolta i consigli dei medici, degli infermieri, dei ricercatori e degli scienziati.
Ricorda, nel contempo, che le guerre non si vincono con le assemblee. La guerra contro il Coronavirus si vince solo se chi dirige le operazioni dà disposizioni ponderate, ma soprattutto univoche.