Asimmetria mandibolare
Per asimmetria mandibolare si intende lo spostamento mandibolare della linea mediana o deviazione laterale della mandibola, laterognazia, scoliosi facciale.
L’alterazione morfologica può essere localizzata in diverse regioni del cranio, più frequentemente colpisce la sola mandibola, che si presenta asimmetrica con spostamento laterale a destra o a sinistra del mento e della linea mediana che passa tra i due incisivi centrali.
Cause delle asimmetrie facciali
Le cause che possono incidere sulla mandibola asimmetrica sono diverse.
Differenze di spessore dei tessuti molli della guancia
Si tratta di un'evenienza frequente in cui i muscoli della faccia (soprattutto il massetere) lavorano in maniera asimmetrica: ne risulta uno spessore maggiore dalla parte del muscolo che lavora di più.
Se si mette il pollice fuori della guancia e l’indice all’interno si dice che “si pinzano” i tessuti molli interposti. In questo caso si può capire che l’asimmetria è dovuta ai tessuti molli perché si può apprezzare una differenza di spessore e di consistenza tra le due guance.
Asimmetrie ossea vera dello scheletro facciale
Nella crescita la mandibola è formata da due ossa mandibolari, una destra e una sinistra, che a un certo punto della crescita si uniscono. La deviazione in questo caso è legata alla differente lunghezza ossea tra parte sinistra e destra della mandibola in una o più delle sue parti (condilo articolare, ramo e corpo). La causa di questa differente lunghezza ossea è ancora oscura.
Deviazioni laterali forzate della mandibola
Questo è il caso in cui un precontatto da un lato forza la mandibola a un tragitto deviato verso il lato opposto; è una deviazione legata a funzione scorretta della masticazione. Si potrebbe chiamare anche scoliosi funzionale della faccia o asimmetria falsa.
Come fare la diagnosi di asimmetria facciale
La tomografia assiale computerizzata o indagine radiologica tridimensionale o TAC volumetrica è il solo esame che consente di fare la differenza tra deviazione laterale forzata della mandibola e asimmetria vera. Consente inoltre di escludere la presenza di eventuali asimmetrie significative associate della faccia e del cranio [1].
Come curare la mandibola asimmetrica
In caso di differenze di spessore dei tessuti molli della guancia, un muscolo di un lato ha lavorato di più ed è andato incontro ad ipertrofia. Siamo in presenza di una malocclusione che lo gnatologo deve capire e risolvere cominciando con un bite: riportando la funzione in simmetria ridarà armonia facciale e curando eventuali sintomi associati di malocclusione.
In caso di deviazione laterale forzata della mandibola lo gnatologo toglierà il precontatto.
Nell’asimmetria scheletrica vera della mandibola, se il coinvolgimento estetico è davvero un problema, si deve ricorrere al chirurgo.
Nel caso d’ipertrofia dei tessuti molli è più difficile commettere errori, l’uso corretto del pollice e dell’indice che “pinzano” la guancia è di solito sufficiente per capire cosa si deve fare.
È grave errore intervenire con chirurgia senza aver fatto una TAC perché si potrebbe confondere l’asimmetria con la deviazione laterale forzata della mandibola.
Dato che la causa è una malocclusione, non fare una diagnosi volumetrica tridimensionale (TAC) corretta può portare a credere che ci sia un’asimmetria ossea. Si toglierà la parte di osso che, erroneamente, si crede in eccesso aggravando la malocclusione. Nel momento in cui si staccano i muscoli dalla mandibola, poi andranno “riattaccati” e l’esperienza insegna che spesso è difficile rimetterli al posto giusto senza far venire o peggiorare il dolore.
Alcuni miti da sfatare
L’asimmetria, passata la fase di crescita, può peggiorare. Se peggiora, è solo perché cresce di volume lo spessore della guancia, oppure peggiora il precontatto. In questo caso la causa è solo una malocclusione e un intervento chirurgico può avere gravi conseguenze.
L’intervento chirurgico anche in casi di dolore associato ad asimmetria è sempre risolutivo ed è l’intervento di prima scelta. La letteratura scientifica consiglia di provare prima con interventi conservativi come fisioterapia e bite.
Conclusioni
Si consiglia l’intervento solo dopo aver fatto una TAC che escluda una deviazione laterale forzata e in presenza di coinvolgimenti estetici in grado di influenzare la vita sociale del paziente.
Fonti:
[1] Dati presi da “Diagnostica per immagini in odontostomatologia radiologia e TAC” di F. Sitzmann Editore USES