Contraccezione gratuita: primo passo
L'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sta discutendo la gratuità dei contraccettivi orali per tutte le donne che hanno meno di 25 anni. Nella riunione avvenuta nei giorni scorsi la Commissione tecnico- scientifica (CTS) e quella del Comitato prezzi e rimborsi (CPR) dell'Agenzia del farmaco sono state sollevate una serie di difficoltà, principalmente sugli aspetti economici e sul ruolo che devono svolgere le aziende produttrici. Comunque è stato fatto un passo avanti: a partire dai ginecologi, cresce il numero di coloro che chiedono di introdurre questa importante novità.
La SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) con il suo presidente Nicola Colacurci ha sottolineato che è fondamentale che in Italia si faccia finalmente questo passo "necessario". È importante sottolineare che la pillola contraccettiva estroprogestinica è un strumento di grande utilità per le donne sia dal punto di vista contraccettivo che dal punto di vista oncologico (prevenzione del carcinoma dell'ovaio e dell'endometrio). Visto che in Italia manca una vera e propria cultura della prevenzione.
Finora, tranne che in alcune Regioni virtuose come Toscana, Puglia, Lombardia ed Emilia Romagna, non si è fatto granché per aiutare le donne a proteggersi dalle "gravidanze indesiderate" e quindi anche delle IVG (interruzione volontaria della gravidanza).
La maniera migliore per ridurre il numero di IVG è quella di facilitare l'accesso alla contraccezione (asse portante della legge 194/78).
La contraccezione è già da tempo gratuita in Olanda, Svezia, Portogallo, Slovenia e, da ormai un anno, anche la Francia offre gratuitamente la pillola a chi ha meno di 25 anni.
Secondo l'AIDOS (Associazione Italiana donne per lo sviluppo), l'Italia è al ventiseiesimo posto in materia di prevenzione sessuale: l'accesso alla contraccezione è talmente precario che le giovani donne non sono affatto protette.
Ottima decisione, quindi, quella che L'AIFA potrebbe prendere.