Quale mascherina portare

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Anche Chiara Ferragni indossa la mascherina chirurgica, che purtroppo è diventata l’accessorio “must” della stagione. Vediamo insieme quale maschera scegliere e come indossarla correttamente.

La mascherina chirurgica è costituita da tre veli di tessuto non tessuto, con caratteristiche diverse. Quello più superficiale è idrofobo, e ha lo scopo di respingere le particelle d’acqua. Va tenuto verso l’esterno: vale a dire, il blu va davanti e non a contatto con la pelle.

Lavate le mani prima di indossarla.

Il sopra della mascherina è segnato da un ferretto, appena si indossa questo ferretto va modellato sul naso in modo da far aderire correttamente la mascherina al viso.

I lati della mascherina devono aderire il più possibile al volto, aggiustate quindi i lacci o gli elastici in modo da avere una buona adesione. In commercio ci sono anche dei gancetti per evitare segni o dolore dietro alle orecchie. Se ai lati della mascherina potete inserire tranquillamente un dito, vuol dire che non la state indossando bene.

Il naso va dentro, è ovvio, ma da quello che si vede in giro non sembra.

Respirate tranquillamente, senza iperventilare. Bisogna abituarsi alla sensazione, che non è confortevole.

Comportamenti che ne riducono l’efficacia sono: toccare la mascherina, spostarla, metterla e toglierla. Non va fatto.

Si mette quando si esce di casa, si toglie quando si rientra in casa: ci si lava le mani, si toglie toccandola dai lacci, si butta.

Non sono riutilizzabili, le procedure di sterilizzazione che circolano in rete non sono approvate ufficialmente (ad esempio spruzzarle con soluzione di alcool al 70%). Almeno ora le mascherine si trovano più facilmente e non serve metterle da parte.

In conclusione fate come Chiara Ferragni: indossate la mascherina chirurgica, lasciate le maschere filtranti (FFP2 e 3) al personale sanitario dei reparti a rischio.

Non serve una maschera filtrante per andare a fare la spesa, per di più la maggior parte delle maschere filtranti in commercio è tarocca e con marchio CE contraffatto. Quindi probabilmente valgono meno di una chirurgica.

Infine, è inutile portare una mascherina di qualsiasi tipo, se non si rispettano le regole del distanziamento sociale, che è la vera protezione.

Data pubblicazione: 11 maggio 2020

10 commenti

#2
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Tutto bene, ma il 99% delle persone ricicla le mascherine chirurgiche da mesi e se le passa tra i familiari. Basta farsi vedere in giro con la mascherina. I più fortunati hanno a casa l'alcool per disinfettarla. E' inutile dare queste indicazioni (e disposizioni) quando manca tutto:
l'alcool
le mascherine
i guanti monouso
i tamponi
e altro; purtroppo questa è la vera situazione. A casa c'erano migliaia di persone contagiate che hanno creato focolai e non sono stati controllati da nessuno.

#3
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Dr.ssa Valentina Pontello

Gentile Utente,

Le mascherine chirurgiche si trovano facilmente, da inizio aprile si sono sbloccate le esportazioni dalla Cina e ad esempio su Amazon si trovano a meno di 40 centesimi l'una (compresa la spedizione), con tempi di consegna di circa 3 settimane.
Le mascherine filtranti sono più difficili da trovare, ma non sono adatte all'uso che se ne vorrebbe fare (marchio CE contraffatto o omologate per l'esposizione alla polvere e non agli agenti infettivi).

I guanti non servono a niente, bisogna lavarsi le mani spesso. Anzi sono dannosi perchè creano un falso senso di sicurezza.

I tamponi ci sono, in certe aree del paese non c'è la volontà politica di farli (da noi in Toscana ora è più facile accedere, e stanno facendo uno screening sierologico che pure con i grossi limiti consente di ripescare qualche positivo).

L'alcool non serve, il virus si trasmette da persona a persona e non attraverso le superfici, si può disinfettare quanto si vuole, ma la protezione è il distanziamento sociale, che purtroppo non viene rispettato, e si vedono i risultati.

#5
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Ex utente

Buongiorno,
In tutti questi mesi di lockdown siamo stati inondati da fiumi di parole di illustri virogi e medici( con annessi i relativi studi )sul contagio da superficie ,
Abbiamo in vigore, anche se deleterio, un decreto , dove impongono una sanificazione giornaliera o addirittura da cliente a cliente , e ora leggo che non serve a nulla .
Troppe opinioni contrastanti che generano confusione.

P.s Non conoscevo la Ferragni,ora mi son documentata ,sicuramente fra poco la vedremo promuovere mascherine firmate di qualche stilista :)

#6
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Dr.ssa Valentina Pontello

Il contagio da superficie può esistere solo se uno poi si porta le mani agli occhi, naso o bocca. Il virus sulla pelle non fa niente. Ci si lavano le mani. Per questo non bisogna portare i guanti, soprattutto se, avendone pochi, si riutilizzano, rendendoli quindi veicolo di possibile contagio.

Hanno inventato delle mascherine di Fendi, che costano credo sui 90 euro, essendo in tessuto servono pure a poco :)

#7
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Ex utente

Gent.ma Dr.ssa Valentina,
le Sue affermazioni (indicazioni) sono ineccepibili e quindi non hanno bisogno di commenti.
Mi permetto solo di fare osservare che la maggior parte delle persone non comprenderà mai le cautele da adottare con i DPI; al contrario per alcuni la mascherina diventa un mezzo per distinguersi (forma, colori, ecc) e per altri un obbligo cui purtroppo sottostare per stare all'aperto. In entrambi i casi temo che la mascherina se male usata, possa diventare un mezzo di contagio. D'altra parte se fosse usata secondo i canoni, si dovrebbe usarne almeno 5 al giorno (sopratutto il monouso). Sono pensionato di un ospedale come responsabile del Servizio di Prevenzione/Protezione e, creda ne ho viste di tutti i colori. Un cordiale saluto.

#8
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Dr.ssa Valentina Pontello

Sono perfettamente d'accordo con lei. Ricordo anche che l'obbligo vale per i posti al chiuso e all'aperto quando non possono essere rispettate le distanze di sicurezza. Purtroppo questo presidio molto importante viene usato non correttamente da molti.

#9
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Ex utente

Le masse preoccupano indipendente dalla mascherina che portano e dalla impossibilitata di distanza di sicurezza .sembra di essere passati dalla fase 1alla fase 3 senza passare dal via ..in più si sentono medici vedi Sangalli che dichiarano che clinicamente il covid non c'è più!
Mi chiedo da tre mesi a sta parte ci hanno fatto vivere nel famoso Truman show ?
Dove l'unica realtà è la perdita del lavoro?
È tutta una contraddizione a priori ,dove ora non esistono per questioni politiche un confine coerente,e questo preoccupa assai.

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