Menopausa: ricominciare da 50 anni
Cosa sanno le donne italiane della menopausa e come vivono questa fase sempre più lunga (di fronte a un'aspettativa di vita crescente) della loro esistenza?
A questa domanda risponde questo studio del CENSIS, realizzato interpellando le stesse protagoniste, le donne dai 45 ai 65 anni che si avvicinano o vivono il passaggio e la fase cruciale del termine della fertilità.
Secondo la definizione del MINISTERO della Salute, la menopausa è un momento fisiologico della vita della donna che coincide con il termine della ferilità, momento da sempre vissuto come cruciale e spesso problematico.
Interruzione definitiva del ciclo mestruale conseguente alla perdita di attività dei follicoli ovarici.
La menopausa naturale viene dichiarata dopo 12 mesi consecutivi di amenorrea non imputabili a nessun'altra evidente causa patologica o fisiologica.
Lo scopo di questa news è quello di mettere in risalto la conoscenza delle più immediate conseguenze per le donne che vivono questa condizione (più di 4 milioni di donne nella fascia di età successiva, dai 55 ai 64 anni, a cui si associano le over 64 - circa 7 milioni e 700 - il 25% della popolazione femminile).
Un dato emerge con chiarezza: quello che nelle generazioni precedenti era vissuto come un momento problematico, in cui la fine del periodo fertile coincideva quasi con il declino psico-fisico e la netta riduzione della vita di relazione e dell'esperienza sessuale delle donne, una sorta di vero e proprio rito di passaggio alla terza età, culturalmente sancito, appare ora molto più sfumato, sicuramente meno drammatico e fortemente individualizzato.
La menopausa oggi "è una fase della vita come tante e non più un impatto specifico sulla vita della donna": questa è l'opinione prevalente delle donne intervistate che tendono a normalizzare questa fase, al punto di sottovalutare e trascurare i suoi disturbi e l'incremento dei fattori di rischio per la salute che essa comporta.
La normalizzazione si accompagna poi all'idea maggioritaria che i disturbi e le conseguenze sulla salute della menopausa (osteoporosie malattie articolari, patologia cardiovascolari, malattie neuro-degenerative) possono essere presenti o meno e variare da donna a donna e questa variabilità individuale si traduce spesso nell'idea che la terapia possa essere NON necessaria.
Un dato su tutti è quello che segnala la forte riduzione della frequenza dei rapporti sessuali tra le donne in menopausa, anche tra quelle in coppia, che si accompagna alla netta divisione del campione sul tema dell'impatto della menopausa sulla vita sessuale delle donne, in cui prevale leggermente la quota di chi lo ritiene negativo.
Si rileva quindi un bisogno di informazione e di guida alla conoscenza e al trattamento della menopausa, dei suoi disturbi e delle sue conseguenze che deve partire certo da una crescita di consapevolezza delle donne ma anche dalla disponibilità di risposte sanitarie, necessarie per garantire la diffusione di una strategia fondamentale anche per gli obiettivi di sanità pubblicas e in grado di migliorare davvero la condizione delle donne in menopausa nel nostro Paese.
Fonte: http://www.censis.it/sites/default/files/downloads/Sintesi_4.pdf