Nuova terapia per secchezza vaginale,menopausa e cancro al seno con piastrine e acido ialuronico
Per le donne in menopausa che hanno avuto un cancro al seno, la secchezza vaginale dovuta alla carenza di estrogeni determinata dalla menopausa può essere un problema difficile da risolvere, specialmente laddove ci sono controindicazioni alla terapia ormonale.
Una nuova opportunità riguardo la terapia di questo disturbo è emersa da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Menopause: iniezioni di plasma ricco di piastrine autologhe combinate con acido ialuronico, sembrano migliorare i sintomi da secchezza vaginale legati all’atrofia vulvovaginale della menopausa.
L’unione di queste sostanze iniettate localmente nella mucosa vaginale, potrebbe promuovere la rigenerazione dei tessuti attraverso la stimolazione di un mix di fattori di crescita forniti dalle piastrine prelevate dalla stessa paziente, in presenza di un supporto fornito dall’acido ialuronico che promuove la differenzazione e la migrazione cellulare.
Lo studio, pilota non randomizzato di fase 2, è stato effettuato su 20 pazienti sopravvissute al cancro al seno come alternativa alla terapia con estrogeni, in postmenopausa (età media 60,8 anni) con sintomi di secchezza vaginale e atrofia vulvovaginale, mediante la somministrazione di iniezioni nella parete posteriore della vagina di un totale di 4ml del composto formato da piastrine autologhe e acido ialuronico
Il punteggio medio dell’indice di salute vaginale (VHI) è migliorato significativamente con valore >15, ed è stato raggiunto dall’80% delle donne dopo un mese e dal 95% delle donne dopo sei mesi.
A sei mesi dal trattamento il volume delle secrezioni vaginali, il tasso di umidità, l’elasticità e l’integrità dell’epitelio vaginale erano aumentate in modo significativo, con una riduzione del valore del ph vaginale e ripristino dell’equilibrio dell’ecosistema vaginale.
La secchezza e l’atrofia vulvovaginale comportano disturbi anche a carico della sfera sessuale, con dolore ai rapporti (dispareunia), bruciore, calo del desiderio, questo tipo di terapia ha dato miglioramenti significativi anche per i disagi sessuali già dopo un mese di trattamento, con persistenza del miglioramento anche dopo sei mesi.
I punteggi relativi al grado di soddisfazione delle pazienti erano in media 7,05/10 a sei mesi e 19 donne su 20 hanno dichiarato che si sarebbero sottoposte volentieri a iniezioni ripetute di piastrine e acido ialuronico se fosse stato necessario per mantenere gli effetti positivi nel tempo.
La dottoressa Barbara Hersant e collaboratori, ricercatori e autori dello studio dell’Ospedale Universitario Henri Mondor di Creteil, hanno affermato:
“La risposta positiva emersa da questo studio sembra essere sufficiente per giustificare un nuovo studio controllato randomizzato di fase 3. Resta da stabilire se la medicina rigenerativa possa svolgere un ruolo nella terapia della secchezza vaginale da atrofia vulvovaginale legata alla menopausa”
Fonte:
Articoli correlati: