L'informazione corretta per la scelta del miglior contraccettivo
Per incoraggiare e favorire una corretta e completa informazione nell'ambito della contraccezione, la Società italiana di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza (SIGIA) nella figura di Manuela Farris , Ginecologa e consigliere della Società è stato organizzato un incontro a MILANO dal titolo " Donne e contraccezione: la consapevolezza è libertà ". Questo incontro ha cercato di fare chiarezza sulla necessità di consentire a tutte le donne, fin da giovani, di avere la possibilità di prendere decisioni consapevoli e responsabili in ambito contraccettivo e di discutere col medico l'opzione più adatta, più comunemente noto come "counselling ".
L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA' (OMS) ci informa che il 41% delle gravidanze in tutto il mondo è indesiderato e ben il 50% di esse si conclude con una interruzione volontaria di gravidanza (IVG).
In Italia, l'uso dei contraccettivi ormonali risulta meno diffuso rispetto ad altri paesi europei (!), e per completare il quadro bisogna anche tenere conto del fatto che da nord a sud del paese la differenza nell'uso di tali contraccettivi diminuisce in maniera drastica, con la sola eccezione della Sardegna (problema della diffusione della talassemia). Considerando i dati recentemente pubblicati dal Ministero della Salute che mostrano un sostanziale aumento negli ultimi due anni del ricorso alla contraccezione d'emergenza, la cosidetta "pillola del giorno dopo", tutto ciò non deve stupirci.
La collega Farris afferma " E' fondamentale sensibilizzare tutte le donne, a partire dalle più giovani, a informarsi in maniera corretta e tramite i canali giusti. Internet mette a disposizione molte notizie ma circolano altrettante fake news " Queste considerazioni sono frutto di una grande esperienza nella gestione delle giovanissime per quanto riguarda la prevenzione delle gravidanze indesiderate.Risulta infatti che tra le giovani del nostro paese, l'89% utilizzi internet per informarsi sulla contraccezione (MEDICITALIA docet!), e che solo il 21% si affidi ai Consultori e strutture pubbliche deputate a questi compiti.Anche per questo motivo, la conoscenza dei giovani sull'efficacia dei metodi contraccettivi è purtroppo limitata, e alcuni pensano persino che la "pillola del giorno dopo" sia un metodo contraccettivo adatto a loro.Inoltre, anche se più della metà delle donne tra i 21 e i 29 anni, le cosidette "millenials", reputa di fondamentale importanza utilizzare un contraccettivo, quasi due terzi delle stesse ha avuto rapporti non protetti.
Queste notizie devono stimolare tutti gli OPERATORI SANITARI deputati a questo importante compito a informare le giovani donne su tutti i metodi contraccettivi e ridurre così le IVG (lo affermo da medico NON OBIETTORE)