Sesso e disinformazione
Le bufale sul sesso corrono online.
Più di una giovane italiana su 5, oltre il 20% delle 20-30enni, ha appreso su internet informazioni sbagliate sulla sfera intima, le tecniche contraccettive e i loro effetti.
La RETE è il luogo dove nascono e crescono falsi miti molto diffusi anche tra le non giovanissime: basti pensare che per il 4% un bagno caldo dopo un rapporto non protetto può rappresentare un'alternativa alla pillola del giorno dopo per evitare gravidanze indesiderate.
L'indagine è stata condotta in 12 Paesi su circa 5900 giovani dai 20 ai 30 anni, di cui 500 italiane. Emerge che il 37% delle giovani connazionali vuole informazioni su benessere e salute sotto le lenzuola, e che una su 2 desidera saperne di più su tutti i metodi contraccettivi disponibili.
Le giovani donne non hanno ancora una corretta cultura sulla sessualità:
- 6 su 10 ritengono sia normale provare dolore durante i rapporti sessuali;
- il 56% non conosce la posizione esatta della vagina;
- per il 5% il coito interrotto può essere un valido modo per prevenire una gravidanza indesiderata.
Dati preoccupanti soprattutto perchè non riferiti non solo alle adolescenti.
Un cosidetto falso mito, che affligge le ragazze impegnate in una relazione stabile, riguarda la pillola anticoncezionale.
Spesso, questa viene demonizzata affibbiandole delle colpe che invece non ha, soprattutto oggi che la ricerca ha fatto passi da gigante in merito, sviluppando pillole a basso dosaggio di estrogeni per evtare l'insorgere della fastidiosa ritenzione idrica.
Un'altra convinzione che accomuna non solo le giovanissime, ma anche le donne adulte, riguarda i rapporti non protetti durante le mestruazioni.
Si pensa che durante i giorni del flusso mestruale la donna non sia fertile, senza considerare che gli spermatozoi possono resistere nelle vie genitali femminili per un periodo di 3 giorni circa, prima di arrivare a fecondare l'ovulo.
Inoltre l'uso del metodo OGINO-KNAUS, sapendo che non si può avere la certezza matematica del periodo dell'ovulazione (ripetuto spesso dal sottoscritto in molti consulti) che può cambiare da donna a donna, soprattutto in base alla regolarità del ciclo.
I contraccettivi vanno consigliati in base alle esigenze della donna e tenendo conto 2 requisiti fondamentali: alta efficacia e minimi effetti collaterali.
Tanti i vantaggi nell'uso dei contraccettivi ormonali: elevata facilità d'uso, miglioramenti della sindrome premestruale, della dismenorrea, delle metrorragie (flussi abbondanti) e conseguenti anemie, dell'acne e dell'endometriosi.
Non hanno effetti sulla fertilità.
Gli svantaggi possono essere controllati modulando i dosaggi degli estrogeni e progestinici e valutando gli effetti metabolici e/o trombo embolici e informando che non proteggono dalle malattie sessualmente trasmesse.
Fonte
Istituto nazionale di statistica - ISTAT