Viagra® in gravidanza: nuove scoperte nel campo del ritardo di crescita

vpontello
Dr.ssa Valentina Pontello Ginecologo, Perfezionato in medicine non convenzionali

Scorrendo le nuove sul British Journal O&G trovo questa notizia particolare, che mi ha sorpreso non poco.

 

Sembra che siano in corso alcuni studi per valutare l’efficacia e la sicurezza dell’impiego del sildenafil (Viagra®) nel trattamento del ritardo di crescita grave, quello ad insorgenza precoce. Nel gruppo delle pazienti trattate è stato riportato un accrescimento fetale migliore, rispetto al gruppo non trattato (studio caso-controllo).

 

Nello stesso inserto del British JO&G si trova uno studio sui topi: le topine incinte a cui era stato dato il sildenafil partorivano topetti più grossi. L’effetto sembra essere dovuto alla vasodilatazione placentare, analogamente a quello che avviene per l’uso “classico” del farmaco.

 

Sicuramente questa è una scoperta interessante, che, prima di essere tradotta nella pratica clinica di tutti i giorni, avrà bisogno di conferme. E’ confortante sapere che la ricerca va avanti, in un campo delicato, qual è la patologia ostetrica.

 

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1471-0528.2010.02879.x/abstract

 

Data pubblicazione: 22 marzo 2011

2 commenti

#1
Foto profilo Dr. Luigi Laino
Dr. Luigi Laino

Cara Valentina,

sebbene si parli di studi preliminari, questi dati vanno a confermare che sovente le terapie studiate per un problema (ricordiamo che il citrato del sildenafil seguito poi da altre molecole cugine - tadalafil, vardenafil - è stato studiato per il trattamento della ipertensione arteriosa) divengono fondamentali per altre patologie.

Nel mio campo ad esempio sono stati osservati (parliamo di dati spuri e non randomizzati) con queste molecole casi di miglioramenti significativi nel fenomeno di raynaud associato alle acrocianosi delle mani.

Sicuramente vedremo novità presto.

cari saluti

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