8 marzo: per la salute delle donne l’OMS ha “dieci sfide”
L'8 marzo quest’anno è anche un giorno per la tutela della salute delle donne nel mondo.
Flavia Bustreo, vice direttore generale dell'Oms per la Famiglia, la salute delle donne e dei bambini, ha evidenziato le “dieci sfide” relative ai problemi di salute delle donne nel mondo che l’OMS (Organizzazione Mondiale Sanità) ha deciso di affrontare in una riunione che si terrà presso la Commissione delle Nazioni Unite dal 9 al 20 marzo 2015 a New York, e ha dichiarato:
“Rivedremo gli impegni assunti nella Dichiarazione di Pechino del 1995 e la piattaforma d'azione, al fine di rinnovare l'impegno globale per eliminare le disuguaglianze che mettono l'accesso a servizi sanitari decenti fuori dalla portata di tante donne"
I dieci problemi di salute delle donne da affrontare nel mondo sono:
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Il Cancro: in particolare quelli del seno e del collo dell’utero, i più frequenti nella donna e per i quali è importante e possibile uno screening, una prevenzione e una terapia adeguata che nei paesi a basso e medio reddito, dove si registra il maggior numero di decessi per questo tipo di malattie,sono ancora inefficaci, e inesistenti
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La Salute riproduttiva: i problemi di salute sessuale e riproduttiva che possono compromettere la fertilità delle donne sono un altro problema importante da affrontare. I rapporti sessuali senza adeguate misure di protezione come il profilattico e i contraccettivi ormonali sono un importante fattore di rischio per le malattie sessualmente trasmesse e le gravidanze indesiderate soprattutto nei paesi in via di sviluppo che non possono disporre di adeguati metodi contraccettivi .
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La Salute in gravidanza:nel 2013, quasi 300.000 donne sono morte per complicanze durante il periodo della gravidanza e il parto che avrebbero potuto essere evitate. La tutela della salute della donna e del feto in gravidanza devono essere garantite a tutte le donne nel mondo.
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Infezione da HIV: sono soprattutto le giovani donne quelle più vulnerabili perché non hanno mezzi di protezione per i rapporti sessuali, nei confronti di questo virus HIV e anche per la tubercolosi nei Paesi a basso reddito
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Infezioni sessualmente trasmesse: i rapporti sessuali protetti sono necessari non solo per proteggersi dall'HIV e dal papillomavirus (HPV),ma anche per la prevenzione di malattie sessualmente trasmesse come la gonorrea, la clamidia e la sifilide.
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Violenza contro le donne: oggi, una donna su tre sotto i 50 anni ha subito una violenza fisica o sessuale che va ad intaccare inevitabilmente la salute fisica e psichica della donna che l’ha subita. E' importante prima di tutto saper fare una “diagnosi” e saper quindi riconoscere in queste donne i segni di questa violenza, che spesso purtroppo viene da loro stesse tenuta nascosta, e fornire un’adeguato ed efficace supporto a queste donne da parte degli operatori sanitari.
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Tutela della Salute mentale:. la depressione è un problema di salute mentale abbastanza comune per le donne e il suicidio una delle principali cause di morte per le donne sotto i 60 anni. Una buona sensibilizzazione e una buona assistenza per questi problemi sono fondamentali
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Le malattie non trasmissibili: queste malattie possono essere causa di morte, e sono l’obesità, il fumo, l’alcoool, le droghe gli incidenti stradali. Nel 2012, circa 4,7 milioni di donne sono morte a causa di malattie non trasmissibili prima di raggiungere i 70 anni.. Educare le donne ad adottare stili di vita sani è importantissimo per vivere a lungo e in salute
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Essere giovani: le ragazze adolescenti oggi hanno due problemi da affrontare le malattie sessualmente trasmissibili e la gravidanza. Ogni anno circa 13 milioni di ragazze adolescenti (di età inferiore ai 20 anni) affrontano una gravidanza, e le complicanze di queste gravidanze sono una delle principali cause di morte per queste giovanissime madri adolescenti. Molte sono anche le ragazze, che possono avere problemi di salute legati ad aborti a rischio (clandestini, in condizioni igieniche disastrose effettuati da persone non qualificate) soprattutto nei Paesi a basso reddito.
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Invecchiamento: le donne più anziane, soprattutto casalinghe,possono percepire minori pensioni e sussidi, vivere in condizione di povertà e avere un minor accesso alle cure sanitarie e ai servizi sociali rispetto ai loro coetanei uomini, oltre ad essere anche più vulnerabili a un rischio maggiore di abusi e violenze e ad avere maggiori problemi di salute legati all’invecchiamento.
Con la speranza che queste dieci sfide possano essere brillantemente vinte e risolte con pieno successo dall’OMS, come donna e come medico ginecologo che si occupa della salute delle donne, mi auguro un mondo migliore, che sia in grado di tutelare al meglio la salute di tutte le donne del mondo, dall’infanzia alla vecchiaia.
Fonte:
http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=26444