La infezione da Chlamydia spesso sottovalutata!
Le infezioni da Chlamydia trachomatis (CT) sono ampiamente diffuse nella popolazione e interessano soprattutto giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni.
L'European Centre for Disease Prevention an Control (ECDC) ha pubblicato recentemente il rapporto epidemiologico 2014 sulle malattie trasmissibili di maggiore impatto sulla salute pubblica in Europa (Annual epidemiological report 2014- Sexually transmitted infections, including HIV and blodd-bome viruses).
La clamidia è risultata la malattia infettiva più frequente. Nel 2012 , ne sono stati riportati 384.105 casi nei Paesi dell'Unione Europea e dell'Area Economica Europea, ma l'incidenza reale è più alta per via delle infezioni ASINTOMATICHE e delle differenze nelle pratiche diagnostiche e nei sistemi di sorveglianza che possono causare una sottostima dei casi.
Infatti l'infezione determina circa il 60.70% delle cerviciti (infezione del collo uterino) e/o uretriti aspecifiche e rimane spesso latente. Si calcola che almeno il 50% degli uomini e il 70% delle donne infette NON PRESENTINO SINTOMI SPECIFICI, il che facilita la diffusione dell'infezione . Dal collo uterino (cervice) la clamidia può diffondersi ai genitali interni determinando endometriti, salpingo-ovariti (infezioni delle tube e ovaie) o quadri di infezione pelvica (PID).
Due terzi di tutti i casi di CT sono stati riportati tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni, con il tasso più alto tra le donne di età compresa tra i 20 e i 24 anni.
La Gonorrea (infezione da gonococco - NEISSERIA GONORRHOEAE) è la seconda infezione batterica più comune con 50.341 casi e il controllo della gonorrea si basa interamente sugli antibiotici ed è attualmente minacciato dalla resistenza emergente alle cefalosporine di terza generazione.
I 29.306casi diagnosticati di HIV/AIDS sono probabilmente sottostimati per via del ritardo nel riportare le diagnosi di HIV in alcuni paesi.
Cause più frequenti:
- uomini che hanno fatto sesso con uomini (40%);
- rapporti eterosessuali (34%);
- uso di droghe iniettabili (6%).
Concludo affermando che negli ultimi decenni si è assistito ad un notevole incremento dell'incidenza dell'infezione da CT e delle complicanze che essa comporta per questo motivo è importante identificare strategie in grado di prevenire la trasmissione , di consentire una diagnosi precoce e di intervenire con adeguate misure terapeutiche.
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