Acido folico e gravidanza: meglio non eccedere
Nel mese corrente è stato pubblicato un articolo su JAMA Pediatrics che riporta i risultati di uno studio di coorte prospettico multicentrico a cura di alcuni ricercatori spagnoli.
Dai dati emersi in questo studio si dimostrerebbe che l'acido folico assunto in gravidanza ad alti dosaggi, può avere conseguenze negative sullo sviluppo delle capacità psicomotorie del bambino nel primo anno di età.
In Italia, come in altri paesi, si raccomanda l’assunzione di 400 mcg (0,4 mg) al giorno di acido folico in gravidanza e in pre-concepimento (almeno tre mesi prima).
Tale raccomandazione è finalizzata alla prevenzione/riduzione dell'insorgenza di malformazioni fetali, in particolare i difetti del tubo neurale ed è riportata sulle schede tecniche del farmaco disponibili sul sito AIFA “Farmaci e gravidanza”.
Per quanto l'adeguato apporto di acido folico (che è una vitamina) sia fondamentale, dallo studio emerge che supportare con dosaggi eccessivi (oltre i 1000 mcg/die rispetto ai 400 indicati e in alcuni casi fino a 5000 mcg/die) espone a rischi neurologici.
Lo studio infatti ha evidenziato che i bambini di un anno di età nati da madri trattate con i dosaggi suddetti, secondo una valutazione basata sulle Scale Bayley di sviluppo infantile, dal punto di vista psicomotorio hanno ottenuto un punteggio inferiore. Lo studio necessita di ulteriori conferme dato che per la prima volta si segnala attraverso uno studio coorte che l'eccesso di acido folico in gravidanza può arrecare danni.
Per leggere l'articolo originale: Articolo JAMA Pediatrics