Preeclampsia gravidanza.

Un test per prevedere la preeclampsia

La preeclampsia è una condizione clinica che può precedere la crisi eclamptica (ossia convulsiva) in corso di gestosi. La gestosi è una malattia che si può verificare nel terzo trimestre di gravidanza ed è caratterizzata da ipertensione, edemi malleolari e proteinuria.

Come fare la diagnosi di preeclampsia?

La preeclampsia si riscontra nel 8% delle gravidanze ed è difficoltoso diagnosticarla in anticipo con i test tradizionali.

Il placental growth factor (fattore di crescita placentare PlGF) è un accurato test in grado di prevedere con grande accuratezza lo sviluppo della preeclampsia in corso di gravidanza.

test preeclampsia gravidanza

In uno studio prospettico realizzato su 625 donne gravide alla 35 settimana, un basso livello di PIGF nel sangue assume un alto livello di sensibilità nel diagnosticare la preeclampsia.

Il test positivo indica che la donna ha il 96% di possibilità di sviluppare preeclampsia.

Rischio preeclampsia in gravidanza

Il PIGF aumenta durante la gravidanza, indicando una condizione di benessere placentare, fino a raggiungere un picco intorno alla 30^ settimana. Un valore superiore a 100 pg/ml indica la normalità.

Spesso è difficile per i ginecologi gestire condizioni di rischio preeclamptico, controllando la pressione sanguigna, la proteinuria, gli edemi, le transaminasi, l’uricemia; con questo test è possibile individuare le pazienti a rischio già dalla 20^ settimana di gravidanza.

La positività del test suggerirà al ginecologo di prevedere un'induzione del parto entro 14 giorni o in un tempo ancora più rapido (9 giorni) in caso di valori molto bassi di PIGF (inferiore a 12pg/ml).

 

Fonte: "Diagnostic accuracy of placental growth factor in women with suspected preeclampsia" (Circulation).

Data pubblicazione: 11 novembre 2013 Ultimo aggiornamento: 05 maggio 2021

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