PIU' contraccezione, MENO interruzioni volontarie di gravidanze (IVG)

Aumentiamo la diffusione della contraccezione (ormonale,meccanica) solo in questo modo si potrà vera PREVENZIONE delle gravidanze indesiderate,che in percentuale altissima portano alla IVG(interruzione volontaria di gravidanza).

Su questo argomento vorrei conoscere il parere(anche anonimo) di tutti gli UTENTI di MEDICITALIA che leggono questa NEWS

SALUTONI!

dr Nicola BLASI

Data pubblicazione: 17 gennaio 2011 Ultimo aggiornamento: 15 maggio 2013

8 commenti

#1
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Utente 811XXX

Ritengo che per fare veramente prevenzione riguardo alle gravidanze indesiretate e all'IVG sia necessario dire tutta le verità sulla contraccezione alle giovani coppie ed anche a quelle non più giovani. Dire che non esistono solo le metodiche meccaniche ed ormonali, ma ci sono anche quelle "naturali". Esporre i pro ed i contri di tutti questi approcci ed assegnare la pillola anticoncezionale solo dopo attente analisi sulla donna (che comprendano anche i tanto snobbati test sulla tromobifilia). Perchè ogni persona ha il diritto di sapere la verità, che questi metodi naturali sono buoni, funzionano, ma che vanno imparati e saputi usare. Sono un'arma in più contro le IVG, non un'arma in meno. Sono un'alternatina per tutte quelle coppie che non vogliono usare la pillola (che non è una medicina normale) e non vogliono usare il preservativo per tanti motivi che non necessariamente devono interessate al medico curante o al ginecologo.

#2
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Dr. Nicola Blasi

Sui vari MINFORMA vengono illustrati tanti metodi contraccettivi,con le varie indagini da eseguire,con tutte le controindicazioni,la verità non viene nascosta.
A proposito dei vari tests sulla coagulazione è importante la valutazione anmnestica della futura utente del metodo contraccettivo ormonale!

#3
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Ex utente

Secondo il mio umile parere bisognerebbe puntare soprattutto sulla contraccezione meccanica, con mezzi di barriera come il condom e il preservativo femminile, in quanto la gravidanza indesiderata forse non è il più grave e frequente degli "effetti collaterali" del sesso non protetto. Penso infatti alle malattie trasmissibili sessualmente, che con la pillolina e coi metodi "naturali" di certo non si evitano e che a volte sono incurabili o portano alla sterilità o a danni al nascituro. Ma perché tantissimi ginecologi si preoccupano solo dello spauracchio gravidanza e IVG, soprattutto nelle fasce giovani-giovanissimi?
Prevenendo le MTS con l'uso di mezzi barriera si prevengono anche le gravidanze - in automatico - e i benefici sono esponenzialmente maggiori rispetto all'uso di altri mezzi meccanici od ormonali (velo pietoso su quelli naturali).
Quindi suggerirei un'informazione e un'educazione senza falsi pudori sull'uso corretto e consapevole del preservativo maschile e femminile.

#4
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Utente 186XXX

Sarebbe indispensabile un diverso modo di approcciarsi del ginecologo al paziente secondo me, soprattutto se minorenne ed inesperto. Quando mi è stata prescritta la pillola anticoncezionale, la mia dottoressa mi ha detto solo: " é tutto spiegato nel foglio illustrativo!". é pur vero che sono maggiorenne, grande e vaccinata e so leggere ma vi sono informazioni che dovevano provenirmi dal medico per un'ulteriore sicurezza.

#5
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Ex utente

I problemi a mio parere sono molteplici:

1 i medici dovrebbero avere pazienza, ciò che si dà per scontanto non lo è per nulla, specialmente quando si tratta di persone che non hanno alle spalle un bagaglio culturale basilare riguardante il funzionamento di un ciclo mestruale e simili (molte donne non sanno neanche cosa sia l'ovulazione e la considerano erroneamente correlata alle perdite di muco trasparente che si hanno 2 o 3 giorni prima del ciclo, altre credono che le normali perdite femminili siano sempre dovute all'ovulazione)

2 c'è molta incoscienza da parte dei più giovani, specialmente quando si cambia con molta facilità partner, non solo si rischiano gravidanze, ma soprattutto malattie di varia natura, malattie assolutamente sconosciute da chi non opera nel campo. Perchè? Perchè a scuola non si fa educazione sessuale per non urtare l'animo sensibile di chi, per motivi religiosi, non vuole sentir parlare di sesso e a casa ci sono genitori altrettanto ignoranti.

3 l'approccio che un medico dovrebbe tentare con l'adolescente, credo, debba essere diverso, partendo dal fatto che il ragazzino si sente forte non usando il preservativo bisognerebbe spiegare perchè sia necessario usarlo, stimolare la sua curiosità

4 il costo dei preservativi risulta "elevato" un ragazzino non sempre può permettersi di spendere 6/7 euro per una confezione, figuriamoci poi le ragazzine che devono prendere la pillola!

5 le famiglie sono il problema principale, conosco genitori che demonizzano il sesso e non educano i propri figli in alcun modo, ecco a questo punto il medico dovrebbe spronare i genitori stessi, di fronte ad un dubbio stupido si può sempre chiedere un consiglio alla madre, al padre ecc

Piccola postilla critica, chi si sente abbastanza grande per fare sesso dovrebbe anche prendersi la responsabilità delle proprie azioni, viviamo in una società troppo lavativa ci sono ragazzine che a 17 anni hanno già abortito 2 o 3 volte

#6
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Dr. Nicola Blasi

Sul "counselling" alla donna che affronta per la prima volta il discorso CONTRACCEZIONE(in particolar modo ORMONALE)siamo d'accordo,io ho notatao che nella maggior parte dei consulti mi viene chiesto qualcosa sull'uso corretto della pillola,questo è un segno evidente di scarsa comunicazione da parte dei Colleghi sull'uso dei metodi contraccettivi.L'educazione contraccettiva deve partire dalla scuola,insegnando l'uso del profilattico(importante per la prevenzione delle malattie trasmesse sessualmente)e magari favorendo una distribuizione gratuita da parte di medici volontari che hanno a cuore questo problema.Io vivo giornalmente ,in Ospedale ,la "tragedia" psicologica delle minorenni che ricorrono alla IVG attraverso il ricorso al GIUDICE TUTELARE e nascondendo ai genitori questo evento,segno questo di scollamento tra Genitori e Figli!Dobbiamo attivarci per CAMPAGNE di informazione che spesso vengono volutamente nascoste per puro BIGOTTISMO.

#7
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Utente 186XXX

Concordo con quanto detto dall'utente 189759 e con quanto detto dal dottore. Personalmente ritengo che l'educazione sessuale dei ragazzi potrebbe essere effettuata grazie all'incontro scuola - consultori familiari di zona, così come, con ottimo successo, ha fatto il mio istituto, quando andavo a scuola. Tutto questo va a colmare, come nel mio caso, il vuoto lasciato dal mancato dialogo in famiglia in merito. Anzi punterei su questi istituzioni sanitarie, spesso abbandonate a sè stesse, su cui io stessa faccio un fiducioso affidamento.

#8
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Utente 191XXX

Penso che più che "educazione sessuale" si dovrebbe fare "educazione affettiva" per riscoprire il fatto che il sesso per noi Umani non è solo una questione fisica ma ANCHE un momento di intimità affettivo. Non parlo di amore, ma la sfera dell'affettività è fatta anche dalla passione, dal desiderio, dagli affetti e dalle sensazioni in generale.
Inoltre sono completamente d'accordo con lei Dottore quando dice che c'è bisogno di maggiore contraccezione e meno IVG!
A prescindere dal discorso della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili che ritengo sia la cosa più importante, per quanto riguarda evitare gravidanze indesiderate che poi sfociano in aborti è importante che ci sia informazione e prevenzione al riguardo.

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