Contraccezione dopo il parto
Sulle linee guida dei CDC (Centers for disease control and prevention) di Atlanta sono riportate delle norme sull'uso di contraccettivi ormonali combinati (estrogeni + progestinici) nelle donne che hanno partorito da poco (puerpere).
Sul report settimanale MMWR (Morbidity and Mortality Weekly Report) si afferma: nei 21 giorni successivi al parto le donne non devono assumere contraccettivi ormonali combinati a causa dell'elevato rischio di tromboembolismo venoso (Tev).
Il problema sorge perchè nelle donne che non allattano, l'ovulazione può verificarsi già al 25° giorno del postpartum (Naomi K. Tepper), e per questo motivo è importante avviare precocemente la contraccezione postpartum.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sottolinea, negli ultimi aggiornamenti sulla contraccezione ormonali nelle puerpere, che nei primi 42 giorni dopo il parto il rischio di sviluppare Tev aumenta da 22 a 84 volte.
Sulla base di queste evidenze cliniche i CDC consigliano di non usare estroproprogestinici (pillola,cerotto e anello) tra il 21° e il 42° giorno nelle donne con fattori di rischio tromboembolico e cioè: obesità, impossibilità a muoversi,trombofilia, almeno 35 anni di età,trasfusioni al momento del parto,precedenti episodi di tromboembolismo. Oltre i 42 giorni nessuna restrizione.
Contraccezione alternativa ormonale è la MINIPILLOLA ,basata sulla presenza del solo progestinico (assenza di estrogeni) .Sono queste pillole che trovano un uso mirato per quelle pazienti che per qualche problematica di tipo organico(renale,vascolare, neurologica,ecc.) non possono assumere la classica formulazione estroprogestinica oppure alle donne che hanno appena partorito e che allattano.In questa pillola commercializzata in Italia è contenuto il Desogestrel (DSG) 75 mcg.
Per i metodi di barriera, a parte il profilattico, è preferibile attendere almeno 6 settimane dal parto.