Osteoporosi: i bifosfonati non aumentano il rischio di cancro esofageo
I bifosfonati sono farmaci comunemente usati per prevenire e curare l'osteoporosi, ma possono causare esofagite erosiva quando le pillole non vengono assunte correttamente e rimangono intrappolate in esofago. Alcuni studi precedenti hanno suggerito un'associazione tra uso a lungo termine di bifosfonati e un aumento del rischio di cancro esofageo, ma ci sono stati risultati contrastanti.
E’ stato presentato uno studio nei giorni scorsi all’American College of Gastroenterology (ACG) 2012 Annual Scientific Meeting and Postgraduate Course (Abstract P577. Presented October 22, 2012.) E’ stata eseguita una revisione sistematica e una meta-analisi degli studi osservazionali controllati pubblicati su MEDLINE dal 1950 al 2012 e le bibliografie di tutti gli articoli recuperati sono stati esaminati. Hanno incluso tutti gli studi osservazionali controllati che hanno confrontato il risultato del cancro esofageo in pazienti trattati con bifosfonati con gruppi di controllo.
Gli Autori arrivano alla conclusione che non vi è alcun rischio che i bifosfonati inducano il cancro esofageo. Se il paziente ha realmente bisogno di utilizzare i bifosfonati per la malattia delle ossa, non si deve interrompere la terapia per paura di sviluppare un cancro esofageo.
Le compresse devono essere assunte con molta acqua ed arrivare allo stomaco. Se rimangono in esofago possono dare bruciore e causare esofagite (come anche l’aspirina, l’ibuprofene ed il ferro).
Gli Autori suppongono che gli studi che suggeriscono un'associazione tra esofagite, bifosfonati e il cancro esofageo sono dovuti al fatto che i pazienti si sono recati in Pronto Soccorso in seguito ad un episodio di esofagite e in quell’occasione, dopo la visita, è stato diagnosticato un cancro esofageo, ma non vi è nessuna correlazione con l’utilizzo dei bifosfonati.
E’ importante quindi che le compresse di bifosfonato vengano assunte la mattina a digiuno con un abbondante bicchiere d’acqua, 30 minuti prima di fare colazione e mantenendo il busto in posizione eretta (quindi non bisogna coricarsi per almeno 30 minuti).
E' altresì importante che i pazienti in terapia con bifosfonati informino il proprio dentista se devono sottoporsi ad importanti cure odontoiatriche, per ridurre il rischio di osteonecrosi della mandibola o della mascella.
Fonte: Bisphosphonates and Esophageal Cancer: No Link Seen
Jim Kling Oct 25, 2012