Salvaguardare la legge 194/78

La legge 194/78 ha fatto dimezzare le IVG (aborti volontari) e grazie all'informazione sulla contraccezione, come avviene sul nostro sito, ha reso le donne più consapevoli nei confronti della maternità.

Notevole la riduzione dell'aborto clandestino (dati ISTAT), però con il boom dei medici obiettori tra pochi anni non si potrà più abortire: tra i ginecologi la percentuale di obiezione di coscienza è salita dal 59,7% del 2005 al 70,7% del 2009.

 

Oggi 21 ottobre 2011 si tiene il primo congresso della "LAIGA" (Libera associazione Italiana Ginecologi per l'applicazione della 194/78) a Roma.

Questa associazione è sostenuta dai Colleghi Ginecologi e Anestesisti e personale paramedico ("non obiettori") per evitare le migrazioni verso cliniche "clandestine", e non cadere nel paradosso che, mentre cresce la ricerca sulla medicina prenatale e quindi un miglioramento della diagnosi di anomalie fetali, queste donne siano in seguito abbandonate al loro destino.

 

Data pubblicazione: 21 ottobre 2011

3 commenti

#1
Foto profilo Dr.ssa Elisabetta Chelo
Dr.ssa Elisabetta Chelo

Caro Nicola,
ti ringrazio per il tuo intervento. L'interruzione di gravidanza è un'argomento scomodo che in tutti gli ambiti si "dimentica" facilmente. Oggi è cambiata la realtà sociale delle donne che ricorrono alla legge 194 , ci sono più donne straniere spesso in reale disagio sociale e forse, anche per questo, l'applicazione della legge viene disattesa.

#2
Foto profilo Dr. Nicola Blasi
Dr. Nicola Blasi

Ciao Elisabetta,
sai che sono molto interessato al problema,in Puglia sono stato il primo ad adottare la RU486.
Per questo motivo vorrei contattare la LAIGA,per essere coinvolto nelle loro iniziativi,che ne pensi?
Grazie per il commento!
CIAO

#3
Foto profilo Dr.ssa Elisabetta Chelo
Dr.ssa Elisabetta Chelo

Caro Nicola,
tutto quello che si può fare per tenere alta l'attenzione sul problema è benemerito. Il pericolo che si ritorni a pratiche illegali è altissimo, soprattutto tra gli immigrati!

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