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Dispepsia funzionale: comprendere il disturbo per gestirlo meglio

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Dr. Francesco Caruso Chirurgo apparato digerente, Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo d'urgenza, Medico di medicina generale, Colonproctologo, Chirurgo oncologo, Dietologo

Scopriamo cos'è la dispepsia funzionale, un disturbo gastrointestinale che influisce sulla qualità della vita: la natura dei sintomi, come dolore e pienezza postprandiale, insieme alle possibili cause e fattori di rischio, come infezioni pregresse e stress. Il trattamento varia da interventi dietetici a opzioni farmacologiche e supporto psicologico, mirati a migliorare la qualità della vita del paziente.

Cos'è la dispepsia funzionale?

La dispepsia funzionale (DF) rappresenta uno dei disturbi gastrointestinali funzionali più comuni, influenzando significativamente la qualità della vita di molti individui. Si stima che una considerevole percentuale della popolazione mondiale esperisca sintomi di dispepsia funzionale almeno una volta nella vita, con un impatto notevole sul benessere personale e sui sistemi sanitari globali.

I disturbi gastrointestinali colpiscono circa il 40% della popolazione italiana e circa l'11% di dispepsia funzionale, con una prevalenza tra le donne.

Sintomi

I pazienti con dispepsia funzionale frequentemente riferiscono una varietà di sintomi, che possono variare notevolmente da persona a persona. I sintomi più comuni includono:

  • Dolore o fastidio persistente o ricorrente localizzato nella parte superiore dell’addome.
  • Sensazione di pienezza addominale e pesantezza allo stomaco, soprattutto dopo i pasti.
  • Sazietà precoce che impedisce di finire un pasto normale.
  • Nausea che può essere presente senza vomito.

Questi sintomi, pur non essendo associati a una malattia organica evidente tramite esami di routine, possono influenzare negativamente la routine quotidiana del paziente.

Cause

Le cause esatte della dispepsia funzionale non sono completamente comprese, ma si ritiene che vi siano molteplici fattori coinvolti.

Questi includono:

  • alterazioni della motilità gastrica,
  • ipersensibilità viscerale,
  • stress psicosociale,
  • possibile disbiosi microbica.

Fattori di rischio

I fattori di rischio per lo sviluppo della dispepsia funzionale includono:

  • Storia di infezioni gastrointestinali.
  • Uso prolungato di farmaci che possono irritare lo stomaco, come gli antiinfiammatori non steroidei (FANS).
  • Stress e ansia, che possono alterare la motilità e la sensibilità gastrica.

Quando rivolgersi al medico?

È importante consultare un medico se i sintomi della dispepsia interferiscono con la qualità della vita e non migliorano con le modifiche dello stile di vita.

Inoltre, se si presentano segni di allarme come:

  • perdita di peso inspiegabile,
  • vomito persistente,
  • segni di sanguinamento gastrointestinale.

Controlli e diagnosi

La diagnosi di dispepsia funzionale si basa principalmente sull’esclusione di altre cause organiche attraverso un’attenta anamnesi, esame fisico e, se necessario, esami diagnostici come l’endoscopia superiore. I criteri di Roma IV sono spesso utilizzati per guidare la diagnosi clinica.

Per approfondire:Dispepsia o cattiva digestione: cosa fare?

Terapia e trattamento

Il trattamento della dispepsia funzionale può includere:

  • modifiche dietetiche, come la riduzione di cibi grassi e piccanti,
  • farmaci per ridurre l’acidità gastrica o promuovere la motilità,
  • approcci psicologici per gestire lo stress e l’ansia.

Per approfondire:Utilizzo dei probiotici nella dispepsia

Prevenzione

Le strategie preventive includono:

  • una dieta equilibrata,
  • evitare il consumo eccessivo di alcol e caffè,
  • non fumare,
  • gestire efficacemente lo stress.
Data pubblicazione: 11 dicembre 2024

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