Reflusso esofageo terapia.

Alternative a PPI efficaci nella terapia del reflusso gastroesofageo

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

È stato recentemente pubblicato (American Journal of Gastroenterology) il risultato di uno studio multicentrico condotto in Italia sul confronto terapeutico tra la consueta terapia con inibitori di pompa protonica (PPI) e quella con agenti protettivi della mucosa (MPA) nei pazienti con sintomatologia suggestiva per reflusso gastroesofageo (pirosi/dolore retrosternale) senza lesioni della mucosa.

Come si è svolto lo studio?

Lo studio in doppio cieco randomizzato è stato condotto su 275 pazienti sintomatici nei quali la EGDscopia risultava negativa.

I pazienti sono stati distribuiti in due gruppi con terapie distinte:

  • un gruppo con omeprazolo,
  • l'altro con poliprotect.

I gruppi sono stati poi sottoposti a 4 settimane di terapia con successive 4 settimane di osservazione.

Quali sono i risultati dello studio?

Il trattamento con Poliprotect si è rivelato non inferiore a quello con Omeprazolo sul beneficio sintomatologico e non ha determinato variazioni del microbiota gastroenterico, evidente invece nel gruppo che assumeva Omeprazolo.

Da questo lavoro si deduce il vantaggio possibile dell'utilizzo di una terapia con meno effetti collaterali potenzialmente avversi e la possibilità di impiego anche nelle condizioni nelle quali gli inibitori di pompa protonica non sono indicati (infanzia e gravidanza).

Data pubblicazione: 01 luglio 2023

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