Disbiosi e dispepsia funzionale: un aiuto possibile con l'integrazione probiotica

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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo

Nell'articolo recentemente pubblicato (maggio 2020) sulla rivista Microrganism gli autori riassumono i risultati delle più recenti ricerche sull'associazione tra alterazioni del microbiota intestinale e patogenesi della dispepsia funzionale.

La dispepsia funzionale è uno dei disturbi gastrointestinali più frequenti, con una prevalenza tra il 10% e il 30% in diverse popolazioni.

I sintomi sono: dolore e/o bruciore epigastrico (pirosi), sensazione di eccessiva pienezza postprandiale o di precoce sazietà, in assenza di alterazioni delle strutture anatomiche rilevabile alle indagini strumentali standard (tra le quali l'endoscopia digestiva).

I criteri classificativi dei disturbi funzionali gastrointestinali Roma IV distiguono, in accordo con la sintomatologia predominante, tre sottotipi della patologia:

  • sindrome da sofferenza postprandiale,
  • sindrome da dolore epigastrico,
  • forma mista.

Più recentemente si è aggiunta una ulteriore forma distinta: la dispepsia associata a infezione da Helicobacter pylori.

Nella patogenesi della dispepsia funzionale sono implicati diversi meccanismi fisiopatologici: disordine della motilità gastroduodenale, ipersensibilità viscerale, distorsione della comunicazione nell'asse intestino-cervello, infiammazione subliminale della mucosa duodenale, suscettibilità genetica.

A questi si aggiungono prove recenti che suggeriscono l'implicazione di modificazioni quantitative e/o qualitative del microbiota gastroenterico, evidenziando differenze tra le popolazioni betteriche di pazienti con dispesia funzionale confrontate con quelle di soggetti in buona salute, e la possibile relazione della disbiosi intestinale con la gravità della sintomatologia.

Il chiarimento di queste complesse interazioni tra microbiota e organismo ospite può portare a svelare un nuovo approccio terapeutico mirato che coinvolga l'impiego integrato di probiotici e prebiotici, e che potrà essere efficace nel trattamento dei molteplici aspetti della malattia.

A questo proposito, in relazione all'utilizzo integrativo di probiotici, bisogna tener conto delle conclusioni dell'ultimo (2019) summit mondiale sul microbiota intestinale per la salute: "la scelta del giusto ceppo batterico è imperativo per sperimentazioni di successo".

 

Bibliografia

Data pubblicazione: 17 maggio 2020

3 commenti

#1
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Ex utente

Ma io non riesco a capire se si guarisce da questa dispepsia funzionale, soffro di quella postprandiale, a 20 anni stare cosi e assurdo, certi dicono che si guarisce, certi no , i miei medici di si, vorrei chiarimenti

#2
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Dr. Alessandro Scuotto

I disturbi funzionali dell'apparato digerente sono delle condizioni che presentano sintomatologia ad andamento irregolarmente ricorrente. Questo vuol dire che una corretta terapia nel periodo critico può risolvere il problema, ma che questi sintomi si possono presentare nuovamente in periodi successivi a seguito di fattori scatenanti (alimentazione, stress psicologico, infezioni...). In questo caso occorrerà un ulteriore terapia (non necessariamente identica a quelle precedenti),

#3
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Ex utente

Grazie per la risposta , il fatto è che vedo molti articoli sul web anche in america di questa patologia e leggo pareri discordanti tra loro, che la causa è sconosciuta e quant'altro, non si guarisce, si può gestire ecc.

altri dicono l'esatto l'opposto che la causa è lo stress e quant'altro e si puo guarire, e i miei medici che mi hanno fatto la diagnosi dicono altro...

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