Il consulto medico online e gli sciamani 3.0
Da qualche anno, oramai, sono attivo su Medicitalia e mi sono reso conto che la nostra era ha molto modificato la percezione della figura medica da parte del potenziale o reale malato che chiede un consulto on-line
In primo luogo, solo in virtù del fatto di essersi “ampiamente documentati sul web” molti utenti inviano il messaggio, in modo più o meno surrettizio, di saperne quanto o più di chi risponderà.
L’avere a disposizione tante informazioni attraverso i più disparati siti web (la cui veridicità è spesso opinabile) non è corrispondente ad una cultura tecnica costruita in anni di studio teorico e rafforzata da attività clinica di reparto ed ambulatoriale (per non parlare dell’aggiornamento continuo, ECM a parte).
Non mi è mai capitato, nella realtà o nel web, un paziente che mi abbia detto: “Dottore mi sono informato tramite MEDLINE... ” (se accadesse farei sinceri complimenti alla persona in questione).
Vorrei poi far notare che anche accedere alle informazioni “giuste” senza avere gli strumenti per interpretarle è una mezza verità: purtroppo la medicina pur basandosi su scienze esatte (fisica e chimica) risulta essere una scienza assai inesatta che richiede la conoscenza e la padronanza di molti fattori che ruotano intorno alla singola patologia.
Ma c’è un’altra cosa che mi stupisce molto riguardo le richieste di consulto on-line: molto spesso il richiedente esige una risposta precisa, possibilmente una risposta che gli faccia piacere.
Ovviamente gradisce, anche di più, una diagnosi e se questa non viene fornita è ben pronto all’offesa e all’insulto.
Ora, a parte il fatto che le linee guida del sito delimitano in modo molto preciso cosa ci si può aspettare da una risposta on-line, si dovrebbe facilmente comprendere come sia rischioso (in primis per lo stesso richiedente) fare diagnosi e prescrivere terapie via web.
Ma tant’è: oggi siamo nel mondo della risposta precisa ed immediata!
La medicina non risponde a questi criteri, è fatta di passaggi graduali e logici che rispondono a necessità precise.
Senza contare che lo stesso sintomo, anche se descritto in modo corretto e particolareggiato nella richiesta, può essere la spia di numerose malattie anche molto differenti tra loro.
Per rimanere alla mia specializzazione, un vecchio detto dell’ambiente recita: “L’addome è la tomba del medico”.
Con la saggezza dei detti antichi si voleva significare (ciò che è la realtà) che moltissime patologie addominali si manifestano con lo stesso corteo sintomatologico. Nonostante questo, se si fornisce una risposta di tipo generale, ti tacciano di ignoranza.
A volte leggo delle richieste di consulto e penso mi abbiano scambiato per un moderno sciamano...