Cancro del colon-retto. Il rischio aumenta ritardando la colonscopia dopo il sangue occulto positivo
Un recente studio pubblicato su JAMA (*) mette in allerta i pazienti con sangue occulto positivo (SOF) eseguito come esame di screening per il cancro colo-rettale: il ritardo della colonscopia, dopo 10 mesi rispetto agli 8 - 30 giorni, incrementa il rischio di cancro del colon retto e di malattia in fase più avanzata.
Douglas Corley, del Kaiser Permanente Northern California a Oakland, autore principale dello studio, ha valutato 70.124 pazienti con età media di 61 anni, di cui il 53% uomini, positivi al sangue occulto, che erano stati sottoposti a colonscopia di controllo. Sono stati riscontrati 2.191 nuovi casi di cancro del colon-retto e 601 casi di malattia avanzata. Anche se il rischio di cancro del colon retto non è risultato altamente significativo, emerge però un aumento della gravità (stadio avanzato) della malattia.
Ovviamente, concludono gli autori, sono necessari ulteriori studi, ma il dato è da prendere seriamente in considerazione.
Considerazioni. E' ben nota, in Italia e nel resto del mondo, la riluttanza di molti pazienti ad eseguire non solo la ricerca del sangue occulto, come programma di screening (dai 50 ai 75 anni), ma anche e soprattutto la colonscopia che viene indicata dopo la positivà del SOF. I motivi risiedono nella "paura", spesso irrazionale, della colonscopia considerata una procedura invasiva e rischiosa. e nel "fastidio" di dover eseguire la preparazione intestinale (2-3 litri di soluzione per bocca) non sempre gradevole.
Vogliamo inviare un "messaggio" ai pazienti dicendo che oggi la colonscopia, è da considerare un esame "salva vita" e che la procedura, anche se invasiva, viene eseguita in sedazione cosciente/profonda (è un "diritto" del paziente ottenere la sedazione!) e che la preparazione intestinale è molto meno aggressiva" rispetto al passato con schemi differenziati che tengono conto delle particolari esigenze del paziente.
Per gli utenti, comunque, che cercano soluzioni ancora meno invasive oggi si dispone di nuove tecnologie/procedure come il Colon Wash (ossia il lavaggio retrogrado del colon senza necessità di assumere il classico "beverone") e la Colonoscopia Robotica Endotics (strumento monouso, senza complicanze e che non necessita di sedazione).
(*)
Jama 2017. doi: 10.1001/jama.2017.3634
http://jamanetwork.com/journals/jama/fullarticle/10.1001/jama.2017.3634