Esofagite da Candida e omeprazolo
L'esofagite micotica, in genere da Candida Albicans e' la piu' comune infezione esofagea, soprattutto in pazienti HIV positivi.
Nei soggetti HIV negativi, l'associazione piu' comune si osserva durate o dopo terapia con farmaci inibitori della secrezione acida, in particolare inibitori di pompa protonica.
Altri fattori noti da tempo favorenti l'infezione sono
i tumori,
la terapia locale o sistemica con derivati del cortisone,
precedenti infezioni da Candida,
il diabete,
l'uso frequente di antibitici
e una vagotomia.
Gli inibitori di pompa protonica distruggono la barriera acida gastrica favorendo la colonizzazione orofaringea ed esofagea da parte dei funghi e contemporaneamente riducono l'assorbimento dei farmaci antibiotici somministrati per via orale riducendone l'efficacia.
Nei pazienti HIV positivi le infezioni soprattutto orofaringee ma anche esofagee da Candida sono molto comuni, in questi casi pero' l'immunodeficienza gioca un ruolo fondamentale rendendo l'eventuale assunzione di inibitori di pompa meno rilevante, al contrario un recente revisione della letteratura ha confrontato pazienti HIV negativi affetti da candidosi esofagea con soggetti sani identificando un'associazione positiva tra infezione e terapia con inibitori di pompa.
Anche gli H2 antagonisti hanno dimostrato l'associazione ma con minore frequenza.
Le terapie superiori a 28 giorni consecutivi sono risultate in particolar modo associate allo sviluppo dell'infezione.
In conclusione quindi, oltre ad utilizzare gli inibitori di pompa solo quando strettamente indicato, e' consigliabile sospenderne l'assunzione in presenza di infezione almeno per tutta la durata della terapia antimicotica e fino a risoluzione del quadro clinico, riassumendoli solo se necessario e se non sostituibili da altri farmaci meno potenti.
Acid suppressing therapy as a risk factor for Candida esophagitis
H.W.Daniell
Dis of the Esophagus (2016) 29,479-83