Omeprazolo e antinfiammatori assunti contemporaneamente aumentano il rischio di colite microscopica
La colite microscopica e' una patologia cronica del colon che si presenta tipicamente con diarrea acquosa non ematica e comprende nella sua definizione le cosiddette colite linfocitiche e collagenosica.
Fino al 30% dei pazienti con diarrea acquosa non ematica risultano essere affetti da colite microscopica la cui incidenza e' in aumento. La terapia con budenoside per bocca e' efficace nell'81% dei casi ma le recidive sono frequenti con un impatto pesante sualla qualita di vita.
La causa non e' del tutto chiarita ma una chiara associazione con malattie autoimmuni, malassorbimento di acidi biliari e fumo e' dimostrata.
L' assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori di pompa protonica, inibitori selettivi del reuptake della serotonina e statine ha dimostrato essere associata alla comparsa di colite microscopica, con un meccanismo pero' ancora non chiaro.
Un recente studio caso controllo condotto nel Regno Unito tra il 1992 ed il 2013 ha studiato l'associazione tra la comparsa di colite microscopica e l'assunzione di questi farmaci.
1211 casi di colite son stati confrontati con 6041 controlli, pazienti prevalentemente donne, di eta' media 63 anni.
E' stata trovata un'associazione positiva tra l'assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, inibitori di pompa protonica, inibitori selettivi del reuptake della serotonina e comparsa di colite microscopica, soprattutto dopo assunzioni prolungate dei farmaci ed in particolare dopo uso concomitante di farmaci antinfiammatori ed inibitori di pompa.
Per le statine invece non e' stata dimostrata l'associazione.
E' stato ipotizzato che la disbiosi indotta dall' assunzione di questi farmaci inibenti la secrezione acida, associato al danno di parete del colon da parte degli antinfiammatori possa costituire il motivo per cui compare la colite.
E' consigliabile quindi limitare al massimo l'assunzione di questi farmaci, soprattutto se in associazione e per il minor tempo possibile.
B.P.M Verhaegh et al, Aliment Pharmacol Ther.2016;43(9):1004-1013