Reflusso: cosa fare quando l'omeprazolo non basta?
La maggior parte dei pazienti con reflusso gastroesofageo otttiene un buon controllo dei sintomi seguendo indicazioni dietetiche e comportamentali ed assumendo una dose quotidiana standard di omeprazolo o di un altro inibitore di pompa protonica.
Esiste pero' una quota significativa di pazienti pari a circa il 45% che con questa terapia non ottiene un adeguato controllo dei sintomi e per i quali è necessario fornire indicazioni terapeutiche aggiuntive.
Un lavoro multicentrico randomizzato in doppio ceco verso placebo appena pubblicato ha studiato l' efficacia di un 'vecchio' farmaco, ovvero l' alginato nel ridurre i sintomi residui somministrato in aggiunta alla terapia con inibiltore di pompa.
Il farmaco è stato somministrato quattro volte al giorno dopo i pasti e prima di dormire in aggiunta alla dose di omeprazolo ed i sintomi valutati con un questionario validato prima e dopo 7 giorni di terapia.
Nei 136 pazienti randomizzati si è osservata una riduzione significativa dei sintomi valutati mediante il punteggio ottenuto nel questionario nei pazienti trattati rispetto a quelli che avevano assunto placebo anche per quanto riguarda i sintomi notturni.
La somministrazione di questo farmaco ha quindi dimostrato ridurre i sintomi residui senza la necessita' di aumentare il dosaggio dell' inibitore di pompa con i possibili effetti collaterali correlati e senza presentare un significativo aumento di effetti indesiderati, fornendo una soluzione efficace e sicura.
C. Reimer et al, Aliment Pharmacol Ther.2016;43(8):899-909