Utilizzo di omeprazolo e derivati: attenzione all'ipomagnesemia
Già in passato è stata segnalata la comparsa di ipomagnesemia in pazienti che assumono inibitori di pompa protonica, soprattutto se a dosaggio elevato e per periodi prolungati ed in particolare nei pazienti ricoverati.
Un nuovo lavoro appena pubblicato sul Am. J. Kidney Dis. da un gruppo di ricercatori olandesi ha studiato il rapporto tra assunzione di inibitori di pompa protonica ed ipomagnesemia nella popolazione generale e ha verificato anche l' associazione tra assunzione di antiH2 (cimetidina e derivati) ed ipomagnesemia.
Lo studio prospettico di corte ha esaminato 9818 individui nella popolazione generale estrapolando i dati di uno studio noto come 'Rotterdam study'.
Il livello ematico di magnesio è risultato essere 0.022 meq\L inferiore nei pazienti in terapia con inibitori di pompa rispetto alla popolazione generale non in terapia.
In particolare nei soggetti in terapia anche con un particolare tipo di diuretici detti 'd'ansa' la differenza
è risultata ulteriormente significativa nei pazienti in terapia di lunga durata.
L' assunzione di magnesio per bocca in questi pazienti inoltre non ha modificato i risultati.
L' associazione è risultata significativa anche nei pazienti in terapia con antiH2, in questo guppo pero' la contemporanea assunzione di diuretici cosiddetti di ansa non ha influito negativamente.
In conclusione quindi appare opportuno ricordare come l' utilizzo di questi farmaci non è esente da effetti collaterali potenzialmente severi.
Vanno quindi assunti rispettano scrupolosamente le indicazioni ed i dosaggi minimi sufficienti in particolare in pazienti affetti da ipertensione arteriosa o altre patologie che assumono diuretici d'ansa per prevenire la comparsa di ipomagnesemia.
Am J Kidney Dis. 2015;66(5):775-782