Infartio rischi omeprazolo.

Inibitori di pompa protonica e infarto: i rischi dell'omeprazolo per il cuore

andreafavara
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

L'assunzione di inibitori di pompa protonica auenta il rischio di infarto del miocardio: omeprazolo e farmaci antiacidi, sono una classe di medicinali comunemente prescritti e molto efficaci soprattutto nella terapia a lungo termine della malattia da reflusso gastroesofageo, ma possono avere effetti collaterali per il cuore.

Farmaci antiacidi: i rischi per il cuore

Uno studio statunitense appena pubblicato su Plos One ha valutato l'associazione tra l'assunzione di questi farmaci a lungo termine e il rischio di eventi cardiologici acuti, in particolare infarto del miocardio.

Il lavoro ha evidenziato un aumento di rischio di infarto del 16% nei pazienti in terapia e un aumento pari al doppio della mortalità per evento cardiovascolare acuto.

È vero, riconoscono gli autori, che l'associazione potrebbe selezionare un sottogruppo di pazienti già di per sé a maggior rischio di malattie cardiovascolari, tuttavia tale associazione non si è osservata nei pazienti in terapia con farmaci cosiddetti anti H2, ovvero derivati della cimetidina, indicando quindi un associazione specifica con gli inibitori di pompa protonica.

Il meccanismo non è noto ma non sembrerebbe tanto legato ad un'alterazione della aggregazione piastrinica quanto piuttosto essere in relazione alla capacità di inibire un enzima.

Utilizzo dell'omeprazolo con prudenza

L'associazione, seppur presente, è risultata statisticamente debole e non dovrebbe indurre a modificare la terapia in pazienti nei quali l'indicazione è corretta.

È però un motivo in più per non abusare di questi farmaci, così efficaci da essere oramai venduti, almeno in Italia, anche come prodotti da banco che non richiedono prescrizione medica il che, a mio parere, costituisce un grosso errore e un incentivo a favorirne l'uso inappropriato.

Fonte

  1. Plos One DOI:10.1371/journal.pone.0124653 june 2015
Data pubblicazione: 17 giugno 2015 Ultimo aggiornamento: 11 ottobre 2021

43 commenti

#1
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Dr. Stefano Spina

Studio interessante, articolo ben fatto. Approvo in pieno anche il tuo malcontento in merito alla vendita dei PPI come prodotti da banco

#5
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Ex utente

Del resto, se si devono (purtroppo) prendere gli inibitori, bisogna prenderli. chi soffre di bruciore di stomaco sa benissimo che è un fastidio spesso e volentieri invalidante

#6
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Dr. Andrea Favara

Indubbiamente. Tuttavia spesso esistono terapie altrettanto efficaci con meno effetti collaterali e cio' che andrebbe evitato non è l'uso appropriato ma l' abuso quando non indispensabile.Prego.

#12
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Ex utente

Io sto in terapia da parecchi mesi con omeprazolo da 10 mg al giorno e mi hanno fatto capire (i gastroenterologi) che dovrò assumere tale dose praticamente tutta la vita

#14
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Dr. Andrea Favara

Se l' indicazione è corretta e non esistono soluzioni alternative altrettanto efficaci credo sia corretto.

#15
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Ex utente

Mi hanno detto che siccome la dose è minima, si può protrarre per periodi anche molto lunghi. a tal proposito, postai una richiesta di consulto proprio qui su Medicitalia, sezione cardiologia, per chiedere se c'erano rischi per il cuore con omeprazolo da 10 mg e mi hanno rassicurato che non corro pericoli (anche perché con l'apparato cardiocircolatorio, io sto a posto)

#16
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Utente 383XXX

Dottore buongiorno
io faccio uso di "Lansoprazolo Alter " e circa 15 gg or sono ho avuto un sospetto principio di infarto.SOno stato al pronto soccorso per 24 h : tracciati ed elettrocardiogrammi nella norma,controllo di enzimi per tre volte a distanza di 6 h : tutti negativi; il giorno dopo elettrocardiogramma sotto sforzo ed anche questo nella norma.Questo "attacco" può essere dovuto al farmaco? E' un mese e mezzo circa che ne usufruisco; è il caso di cambiare terapia?
grazie,buona giornata
Ezio Faustinella

#17
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Dr. Andrea Favara

No, non credo e non consiglio di cambiare alcuna terapia se non su precisa indicazione del medico che la segue.
Colgo l' occasione per ricordare che questa non è la sezione del sito per porre quesiti. Esiste per questo la sezione 'consulti'.Prego.

#18
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Utente 384XXX

E quindi se un paziente assume Cardioaspirina a lungo termine con associazione di IPP per profilassi di problematiche gastrointestinali da uso cronico di FANS, in teoria la Cardioaspirina dovrebbe comunque tenere a bada l'aggregazione piastrinica, quindi non dovrebbero insorgere problematiche cardiovascolari, oppure si genera a prescindere un effetto paradosso che porta all'aumento di Infarto miocardico? Ricerca molto interessante comunque...
Inoltre, la Ranitidina potrebbe rappresentare un valido sostituto a questo punto?

#19
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Dr. Andrea Favara

In realta' il lavoro aveva studiato proprio i pazienti in terapia con clopidogrel che è un antiaggregante piastrinico e l' aumentata incidenza di eventi acuti si era vista.
Si, la ranitidina potrebbe rappresentare una valido sostituto. Prego.

#20
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Utente 384XXX

Grazie.
P.S. Mi unisco anch'io al suo malcontento circa la vendita smodata di questi IPP quasi come se fossero farmaci da banco. Personalmente sostengo che sia frutto da un lato di una cattiva o nulla informazione dei pazienti circa certi preparati e dall'altro di una cattiva pratica, ormai diventata regola, da parte delle farmacie, le quali dispensano anche senza ricetta farmaci che la richederebbero dopo una valutazione medica appropriata, che è quello che da anni fanno con le benzodiazepine purtroppo, con gli annessi e conessi che ne conseguono. Riconosco che forse non sia questa la sede opportuna per affrontare un discorso di questo genere, ma questo ha articolo ha stimolato la riflessione in questo senso.

#21
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Ex utente

Alcuni sono farmaci da banco e nelle dosi neanche tanto leggere (20 mg)

#22
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Dr. Andrea Favara

Grazie.Anche io credo sia un problema sottovalutato.

#28
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Utente 343XXX

leggo adesso quest'articolo. cavolo, io ho preso esomeprazolo 40 mg per otto mesi. poi un nuovo gastroenterologo l'ha ridotto a 20 mg, dice che quello che prendevo io "è una bomba".
me l'aveva prescritto un collega sempre al per esofagite peptica, ernia transjatale, cenni di duodenite
bulbare e della seconda porzione, questo in base al referto dell'rx con contrasto.
inoltre prendo anche gastrotuss una o due volte al giorno.

#29
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Utente 343XXX

ma chi è che ha tutta questa voglia di prendere medicine? fosse per me, non prenderei nulla e ho evitato finchè ho potuto. odio le medicine e farei volentieri a meno di fare visite e tutto il resto.
purtroppo quando si sta male e non si riesce a deglutire cos'altro si può fare se non sperare che qualche medicina possa aiutare?
poi se la ranitidina non fa male al cuore perché i medici non prescrivono quella?
comunque tutte le medicine hanno effetti collaterali.
l'ideale sarebbe non averne bisogno o avere una gran fortuna e non dovere subire oltre al male, la beffa.

#30
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Forse a molti la ranitidina fa poco effetto. purtroppo solo chi veramente soffre di bruciore di stomaco cronico e giornaliero sa cosa vuol dire avere tale disturbo e quanto sia invalidante. omeprazolo e derivati sono l'unico sollievo per costoro, purtroppo. penso che chi assume questi farmaci, è ben conscio dei relativi rischi. poi, ci sono gastroenterologi che affermano che si possono prendere IPP per anni senza che questi provochino danni

#31
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Dr. Andrea Favara

L'utilizzo corretto del farmaco non va temuto.
L'abuso,soprattutto in presenza di alternative efficaci, andrebbe evitato.Prego.

#35
Foto profilo Utente 343XXX
Utente 343XXX

certo l'abuso è deplorevole, ma, per logica, gli effetti di rischio per il cuore sono tali e quali sia se l'uso è necessario sia che se ne potrebbe fare a meno.
A me è stato prescritto da subito l'esomeprazolo, la ranitidina non è stata nemmeno prospettata.

#36
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Utente 390XXX

Io da oltre 10 anni assumo IPP continuativamente (ultimi cinque anni esomeprazolo 20mg) mrge e nessuno mi ha mai informato di questo rischio cardiaco(ne' medico di base ne' gastroenterologo).

Per fortuna per ora non ho mai avuto problemi cardiaci,salvo qualche extrasistole.

A questo punto quale e' il consiglio? E' meglio che scelga una alternativa?(ranitidina?)


#37
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Ex utente

Io ho notato che sugli inibitori di pompa ogni medico dice tutto e il contrario di tutto. c'è chi conferma che non si corrono rischi, chi dice che gli unici che possono avere dei problemi sono solo persone predisposte e chi, infine, dice che sono farmaci da usare con estrema cautela e per brevi periodi, anche in caso di MRGE resistente (parlano di disturbi cardiaci, osteoporosi, mancanza di vitamine e magnesio, tumori gastrici)

#40
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Utente 100XXX

Credo che sia corretto avere una ricetta per acquistare questo farmaco. Sono altresì perplesso sul fatto che solo ora si sia scoperta questa "controindicazione".Io sono affetto dal morbo di Chron e prendevo questo farmaco da 5 anni! Ho saputo dal mio farmacista che c'era questo rischio e il mio medico non ne era neache informato. Morale :ho sospeso la terapia con questo farmaco.

#41
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Utente 396XXX

Buongiorno,
ho un dilemma. Ieri mi hanno prescritto per un esofagite di secondo livello com ernia iatale una compressa di esomeprazolo da 40 mg tutti i giorni al mattino per tutta la vita.
Mi e' stato detto che interrompere e riprendere in seguito questo tipo di cura puo' portare alla comparsa dell'esofago di barret e quindi conviene portare avanti in modo continuativo il trattamento.
Sono andato lda mio medico curante il quale mi ha detto tutt'altro. Ha consigliato di usare i 40 mg solo per un mese e poi prenderne solo 20 al bisogno per evitare rischi legati a problemi cardiovascolari ed anche di calo della libido a causa della riduzione di produzuone di testosterone.
A questo punto con due pareri cosi diametralmente opposti non saprei proprio cosa fare.

#42
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Utente 430XXX

oggi ho iniziato una terapia cortrisonica; su indicazione ho preso a pranzo una c di omeprazolo; mai avuto problemi di stomaco..poco più di mezzora dopo reflusso..e per un paio d'ore eruttazioni non di cibo ma penso del medicinale..

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