Trapianto fecale: una nuova frontiera terapeutica

flavioborgomastro
Dr. Flavio Borgomastro Medico di medicina generale, Dietologo

Nell’ambulatorio di Medicina Generale e presso le sedi di Continuità Assistenziale ci si trova spesso difronte all’annosa questione di pazienti che “invitano” il medico alla prescrizione di terapie antibiotiche anche quando non necessarie e il medico  che puntualmente si ritrova a spiegare che un abuso di antibiotici rischia di comportare antibiotico resistenza e quadri gastrointestinali che possono rivelarsi particolarmente impegnativi.

Nel caso specifico ,uno studio pubblicato su Aliment Pharmacology & Therapeutics  offre uno spunto di riflessione circa una nuova frontiera terapeutica rappresentata dal  “trapianto di microbiota fecale” nel trattare infezioni ricorrenti da Clostridium difficile, batterio responsabile di copiose diarree soprattutto in caso di prolungate terapie antibiotiche.

La metodica consiste nel prelevare flora batterica da pazienti donatori sani ed iniettarla tramite colonscopia in pazienti affetti da infezione ricorrente da Clostridium difficile

 

Scopo dello studio

L’obiettivo dello studio è stato quello di verificare  l’efficacia terapeutica del trapianto fecale (FMT) rispetto al regime terapeutico classico con vancomicina nella risoluzione del quadro diarroico dieci settimane dopo la fine del protocollo terapeutico.

 

Metodo

Si è proceduti pertanto a suddividere i pazienti in due gruppi.

Per il primo gruppo è stato previsto trapianto fecale , somministrazione di vancomicina al dosaggio di 125 mg per 4 volte al giorno per tre giorni successivamente seguito da una o più infusioni fecali tramite colonscopia .

Per il secondo gruppo il protocollo non prevedeva trapianto di microbiota fecale bensì la sola terapia con vancomicina al dosaggio di 125 mg per 4 volte al giorno per 10 giorni seguita da una somministrazione di 125-500mg/die ogni 2-3 giorni per almeno tre settimane.

 

Risultati

Del gruppo trattato con trapianto fecale  ,18 pazienti su 20 (90%) hanno avuto risoluzione della diarrea Clostridium difficile correlata.

Altri 5 pazienti su 7 hanno avuto risoluzione del quadro diarroico correlato a colite pseudomembranosa.

Del gruppo trattato con sola vancomicina solo 5 pazienti su 19 (26%) hanno manifestato miglioramento del quadro clinico.

 

Conclusioni

Il  faecal microbiota transplantation (FMT) infuso tramite colonscopia si è dimostrato più efficace nel trattamento sia di infezioni da Clostridiun difficile rispetto alla sola vancomicina sia in quadri di colite pseudomembranosa.

 

 

Fonte:

Aliment Pharmacology  & Therapeutics. 2015 Mar 1. doi: 10.1111/apt.13144
Randomised clinical trial: faecal microbiota transplantation by colonoscopy vs. vancomycin for the treatment of recurrent Clostridium difficile infection.
Cammarota G1, Masucci L, Ianiro G, Bibbò S, Dinoi G, Costamagna G, Sanguinetti M, Gasbarrini A. 

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25728808

 

Data pubblicazione: 09 marzo 2015

5 commenti

#2
Foto profilo Dr. Flavio Borgomastro
Dr. Flavio Borgomastro

Caro Andrea ,
io ed altri colleghi di medicina generale compiamo un grande sforzo quotidiano per utilizzare in maniera appropriata gli antibiotici. I pazienti devono essere educati e sensibilizzati circa tale tematica .E questo compito spetta a noi .
Ho ritenuto interessante lo studio in questione e l 'ho postato sia per condividerlo con altri colleghi e soprattutto per offrire uno spunto di riflessione ai lettori al fine di accettare il consiglio del medico di rinunciare all'utilizzo dell' antibiotico quando esso non è indicato per curare una data patologia

#4
Foto profilo Dr. Alessandro Scuotto
Dr. Alessandro Scuotto

E' importante quanto è stato segnalato per l'uso "appropriato" degli antibiotici.
Il trapianto fecale è indicato attualmente per la forma ricorrente, con percentuali di successo tra 83% e 94%
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2091993&utm_source=FBPAGE&utm_medium=Social_AMA&utm_term=154494147&utm_content=other&utm_campaign=article_alert
Per quel che riguarda la terapia antibiotica ò'uso della vancomicina in queste forme dovrebbe essere abbandonato a favore della fidaxomicina
http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa0910812

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