Attenzione alla stipsi indotta da terapie a base di oppioidi

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale

La stipsi indotta da oppiodi è un effetto collaterale noto ma evidentemente non sufficientemente conosciuto secondo i dato presentati alla Conferenza sul dolore tenutasi a Los Angeles nel settembre scorso.

Il lavoro presentato dalla Dottoressa H. Wilson, statunitense, ha evidenziato come l'effetto si presenti nel 40-80% dei pazienti in terapia cronica con oppioidi.

Il dato purtroppo è trascurato dai medici stessi che prescrivono le terapie: in uno studio presentato su 489 pazienti in terapia in diversi paesi ad esempio la stipsi era segnalata solo dal 61% dei medici prescrittori che in ben un quarto dei casi non sapevano se il loro paziente assumeva lassativi.

La terapia spesso autoprescritta inoltre a base di lassativi nel 55% dei casi non era efficace ed il miglioramento era solo marginale nel 45% dopo una o due settimane.

L' 8% dei pazienti conseguentemente ha ridotto o sospeso temporaneamete la terapia del dolore per risolvere questo effetto collaterale risolvendo il problema nella maggior parte dei casi.

Appare quindi opportuno ricordare questo frequente effetto collaterale e suggerire fin dall' inizio ai pazienti una corretta strategia terapeutica non solo farmacologica ma anche dietetica e comportamentale per affrontarlo al meglio in modo da non arrivare al punti di dover modificare la terapia stessa con ovvie conseguenze sul controllo del dolore che risulterà inadeguato peggiorando significativamente la qualità di vita di questi pazienti.

 

Fonte: WilsonH, Pain Week 2014 Poster 151 e 152

 

 

Data pubblicazione: 30 settembre 2014

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